NICOLAS'S POV
Sono dietro di Nathan mentre apre la porta.
Dietro di essa ci sono due persone: un uomo e una donna sulla cinquantina, elegantemente vestiti.
Speriamo che non siano chi penso.
-Mamma...papà...che ci fate qui?- chiede Nathan molto confuso
Sono chi pensavo
I suoi genitori
Cazzo
Vedo la madre che sorride guardando Nathan e invece il padre che mi guarda male ma io non ci faccio molto caso.
Vuole guardarmi? Bene, che mi guardi
-Sorpresa- dice la madre lanciandosi nelle braccia del figlio
Che bella scena
Magari mia madre fosse così
Magari mi abbracciasse
Magari fosse presente per me
Magari mi facesse da madre
Suo padre continua a fissarmi davvero male ma continui a non dargli corda, continuando a guardare la scena commovente che si presenta davanti ai miei occhi.
La donna si stacca da Nathan e girando lo sguardo si accorge di me
-Tu sei...?- chiede
-Nicolas,piacere signora Smith- e le porgo la mano da bravo ragazzo e lei si affretta a stringerla
-Assomigli a qualcuno di famigliare...- dice guardandomi attentamente
-Sono Nicolas Miller, figlio di Liam Miller- spiego
-Ecco a chi assomigli...sei tutto tuo padre- mi dice e lì io tento la sorte...
Mi giro verso Harry Smith che non ha ancora smesso di fissarmi
-Piacere signor Smith- dico allungando di nuovo la mano ma questa volta verso di lui
-Piacere mio, ragazzo- risponde con tono duro, stringendomi la mano davvero forte e lanciandomi uno sguardo di sfida.
Io stringo la mano altrettanto forte e ricambio lo sguardo senza paura.
Mi inizia a squillare il telefono
Papà
-Scusate- dico a tutti i membri della famiglia Smith
-Dimmi Pa'- dico al cellulare
-Nico sei bravo in economia o comunque matematica?- mi chiede e sembra abbastanza nervoso
-Si perché?-
-Il mio segretario si è appena licenziato, ho dei conti che non tornano, riusciresti a darmi una mano?- chiede
-Certo, perché così preoccupato?-
-Diciamo che i conti che non vengono sono enormi e se l'azienda con cui lavoro mi sta truffando devo fargli causa e chiamare gli Smith- mi spiega
-Gli Smith sono già in città...comunque vengo a rifare tutti calcoli, se non combaciano di nuovo, cerco di capire quello che non va e poi se è grave gli fai causa-
-Grazie figlioli, allora ti aspetto-
-Ciao papà, ti faccio sapere quando vengo- dico e chiudo la chiamata
-Qualcosa che non va?- mi chiede la signora Smith
-No solo dei conti che non tornano poi vado a controllare- dico tranquillo
-Avete bisogno di aiuto?- chiede ancora
-No stia tranquilla, non vorrei farvi lavorare anche durante la vostra permanenza qui anche perché credo che siate venuti per vedere come stavano i vostri figli- dico cercando di fare colpo e in parte ci riesco visto che vedo la madre di Nathan guardarmi con ammirazione ma invece dalla parte del padre non vedo nulla soltanto che è molto irritato dalla mia presenza.
-Ma Rakele?- chiede il padre
-È in giro con una nostra amica...a proposito... dopo passa da Sarah che era preoccupata per te- mi dice e io mi limito ad annuire
Nathan si accorge delle occhiatacce che mi manda suo padre e mi guarda come per scusarsi
Devo trovare una scusa per essere qui
Allora dico la prima cosa che mi viene in mente
-Nathan quindi hai capito tutto di fisica?- chiedo e in un primo momento non riesce a capire cosa sto dicendo ma poi capisce
-Si, ora che me l'hai spiegata si- dice reggendomi il gioco
Con la coda dell'occhio posso vedere suo padre che tira un sospiro di sollievo e accenna un sorriso come se si fosse appena tolto un peso da sopra le spalle
-Scusate la mia presenza qui ma ero venuto per spiegare un argomento di fisica che Nathan non aveva appreso pienamente- dico
Sembro quasi un intellettuale
Metà delle parole che sto usando non so nemmeno cosa vogliano dire
E poi...
Non stavo dando proprio ripetizioni
Piuttosto stavamo dormendo
Insieme
Con la mia mano appoggiata sul sedere di Nathan
Ma quelli sono dettagli
-Vuoi rimanere a cena?- mi chiede gentilmente Nathan
-No vado a casa che ho un po' di cose da fare...e poi i tuoi sono venuti qui per trovarti e io non voglio essere tra i piedi- cerco di spiegare
Anche se l'unica cosa che vorrei fare in questo momento è...
Stare con Nathan
Da soli
Sul letto
Mentre parliamo e ci facciamo le coccole
-Ora io vado...salutami Rakele e dille che sto bene- dico a Nathan e poi mi giro verso i suoi genitori -è stato davvero un piacere conoscervi signori Smith- dico salutandoli cordialmente
-Piacere nostro e prima che andiamo vai io ti voglio rivedere, magari domani se vuoi dopo scuola vieni a pranzo - mi dice Emily mentre mi tira in un abbraccio
-Domani abbiamo sciopero- si intromette Nathan
-Ci vediamo ragazzo- invece mi dice il padre un po' più sciolto di prima ma sempre molto duro, magari ha capito che non sono il fidanzato di suo figlio
O almeno non per ora
-Verrò prima che ve ne andiate, promesso e per domani credo che vada bene- dico uscendo di casa tirando un sospiro di sollievo e rilassandomi un pochettino.
Appena chiudo il cancello di casa Smith mi arriva un messaggio
Da Nathan ♡
Grazie di come ti sei comportato con i miei, sei stato un amore
Mi scuso da parte di mio padre
p.s. mi eri mancato un sacco
mi era mancato un sacco abbracciarti
xxx
A Nathan ♡
Nulla e poi tua madre mi sta simpatica.
Non scusarti tuo padre non ha fatto nulla
Mi mancavi tanto anche te piccolo
(mi mancava il tuo bel culetto) xxxxSembro un maniaco ma sono un ragazzo e ho anche io le mie esigenze e oggettivamente
Nathan ha un bellissimo culo sodo
Quindi non è mica colpa mia
Prima di tornare a casa vado a salutare Sarah almeno vede che sono ancora vivo e smette di preoccuparsi
Busso e lei apre la porta senza chiedere chi è
non mi guarda ma fissa il pavimento ha i capelli scompigliati ed è in pigiama
Ma vado via nove giorni e questi smettono tutti di lavarsi?!
Non voglio sapere cosa accadrebbe se stavo via ancora un po'
Immaginate se mi trasferissi cosa succederebbe
-Non voglio vedere nessuno- dice freddamente
-Nemmeno me?- chiedo e lei probabilmente riconoscendo la mia voce alza lo sguardo e mi salta addosso mettendomi le braccia al collo e le gambe stretta alla mia vita
-Tu...brutto bastardo mi hai fatto preoccupare così tanto...credevo te ne fossi andato per sempre...lo pensavamo tutti- mi dice e io ho un dejavu
-Anche Nathan mi ha detto la stessa cosa... ma credete seriamente che me ne andrei così...senza dirvi nulla?!- chiedo un tantino irritato
Come posso crederlo
Loro
Tutti loro
Sarah, Dylan, Nathan e Rakele, Matthew,Sophia, Michelle e Ryan, mio fratello
Come fanno a dirlo? Ma anche solo a pensarlo?!
Sono tutto
Sono tutta la mia vita
E io me ne dovrei andare via così...?
Senza dirgli niente
Solamente scomparendo
No. Mai.
-Noi...non tornavi...- cerca di "difendere" tutti
-Cazzo Sarah ma sei la mia migliore amica, ora spiegami... come dovrei fare senza di te?!- chiedo e vedo un ampio sorriso comparire sul suo viso
-Scusami gigante- mi dice
-Allora cos'hai fatto fino ad adesso?- dico guardando com è vestita
-Ero al centro commerciale con Rakele-
-E come fai ad essere vestita così?- chiedo confuso
-Sono tornata e mi sono cambiata- spiega
Entriamo a casa e mi siedo sul suo divano lei è ancora in braccio a me
Scherziamo un po', passiamo del tempo come solo due migliori amici sanno fare e gli racconto anche dei genitori di Nathan e lei scoppia a ridere
-Ridi, ridi pure- dico ironicamente
-Cazzo tra poco arriva Dylan- dice di punto in bianco
-Muoviti e vestiti testa di vitello, io vado a casa- dico per poi abbracciarla e lasciargli dei baci su tutte e due le guance ed esco da casa sua
Direzione...
Casa mia
Aaron
I miei fratelli
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I fiori appassiti muoiono sempre
Novela JuvenilSOSPESA "Sono come un fiore appassito...i fiori appassiti muoiono sempre" ... Nicolas Miller:19 anni, nato a Los Angeles, gay dichiarato , l'unica persona di cui si fida è la sua migliore amica Sar...