Capitolo 16

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AARON'S POV
Lo ha visto. E non me l'ha detto.
Stavo passando davanti al Copa e l'ho visto.
Nicolas e un signore sulla cinquantina con una donna di fianco che parlavano.
Sono sicuro che era nostro padre.
Capelli neri e occhi color ghiaccio.
Lui e Nicolas.
Sono due gocce d'acqua
Era uguale a Nicolas.
Io sono uguale a Nicolas.
Sono uguale a mio padre.
O almeno quello che dovrei chiamare padre.
Sono incazzato nero.

Lascio i bambini con la babysitter ed esco di casa per cercare Nicolas
In questo momento ho solo voglia di picchiarlo, fargli male ma davvero male
Lo vedo davanti scuola che scherza con Rakele e Sarah e vedo che Nathan è appoggiato a lui.
Gira per caso e vede che sto andando verso di lui e fa spostare delicatamente Nathan dicendogli qualcosa che non sento
-Brutto bastardo di merda- urlo mentre lo spingo dalle spalle senza pensare che ci sono i suoi amici a fissarci
lui non reagisce ma appena alzo la mano per tirargli un pugno mi blocca velocemente i polsi e mi sbatte con le spalle al muretto
-Non ci provare mai più- dice duro
-Lo hai visto... ti rendi conto che lo hai visto e non mi hai detto niente- urlo ancora più forte per poi sputargli in faccia, lui di nuovo non fa niente semplicemente si sposta da davanti a me e si pulisce la faccia sulla maglia
-Non hai nulla da dire? Hai visto l'uomo che ci ha abbandonato senza dirmi nulla, non te ne frega un cazzo di me allora- lo accuso continuando ad urlare...lui continua a non rispondere
-Mi hai fatto male, primo non mi aspettavo che lo vedessi dopo tutto quello che ci ha fatto
secondo non mi aspettavo che mi tenessi all'oscuro di tutto- dico sbraitando
-Non sai perché l'ha fatto- dice soltanto
-È tutto quello che hai da dire?! Lo difendi?!- dico spintonandolo ancora
-Non fare la persona superficiale- dice
-Io?! Giusto sono io la persona superficiale che stupido- dico sarcastico
-Non sai nulla-
-E sai perché non so nulla?! Perché non mi dici nulla- lo continuo ad accusare
-Aaron...- appena inizia a pronunciare la frase io lo fermo continuando ad urlare
-Sai Nicolas...diventerai come lui, scomparirai, ci lascerai da soli...me e i nostri fratelli, non sei mai a casa, faccio tutto io...mi occupo di tutto....sei un fratello di merda- gli urlo ancora contro per poi spingerlo così forte da farlo cadere a terra.
I suoi occhi color ghiaccio diventano quasi totalmente neri ma non per la spinta ma per le mie parole
Le mie parole
Ripenso a quello che ho detto
Cazzo
Cazzo
Cazzo
Scusa
Scusa
Scusa
Non volevo.
Davvero.
Non lo penso davvero
Non sei come papà
Non lo sarai mai.
Non ci lascerai mai da soli
Siamo tutto per te. Io lo so.
Ci vuoi bene.Non ci abbandoneresti mai.
Non sei mai a casa perché ti spacchi la schiena per noi.
Lo fai solo per noi. Per farci felici.
Perché ti piace vederci sorridere e stare bene.
A me piace il tuo sorriso.
Davvero tanto.
E ora non stai sorridendo.
Ed è colpa mia.
È vero che sto sempre io a casa ma non mi pesa.
Anzi mi piace darti una mano.
Anzi vorrei fare di più per aiutarti
Non sei un fratello di merda.
Tutt'altro.
Sei meraviglioso
Il miglior fratello che potessi desiderare
Sei il mio eroe

Nicolas mi guarda con uno sguardo non suo, ma so che non è arrabbiato ma si sta dando la colpa di essere un fratello schifoso
Cosa che non è
-Nicolas...non lo penso davvero- dico avvicinandomi a lui ma lui indietreggia
-Non avvicinarti- dice mentre si alza e si pulisce dalla polvere
-Cazzo Nicolas picchiami, tirami uno schiaffo per quello che ho detto.- lo invito perché uno schiaffo è l'unica cosa che meriterei al momento.
-No- dice soltanto
-Perché? Me lo merito.- gli chiedo
-Te lo meriteresti...ma non ti farei mai del male volontariamente- dice per poi girarsi e iniziare ad andarsene ma poi si ferma si gira verso di me ed inizia a parlare...
-Sai...non è stato facile per me vederlo...molto probabilmente quel male che stai provando adesso te non è nemmeno un decimo del male che ho provato io quando ho letto la sua lettera e vedendolo davanti a me dopo diciassette anni con a fianco una donna che non è la mamma...ma Aaron...una seconda possibilità si da a tutti anche a chi non se la meriterebbe e ti posso assicurare che papà se la merita non solo da me ma anche da parte tua e...leggila- dice porgendomi la lettera che papà aveva inviato a lui.
E poi se ne va.
Ma non sta scappando come farebbe un codardo.
Se ne sta solamente andando via.
Ma non di sua spontanea volontà
Ma perché lo spinto a farlo io.

Mi giro verso gli altri che mi stanno fissando
-Mi verrebbe voglia di picchiarti- mi dice Sarah guardandomi malissimo
-Fallo- dico per poi accovacciarmi a terra e iniziare a piangere
-Non piangere. Non ne hai il diritto.- dice Nathan visibilmente arrabbiato
-Che ne sai te?!- lo attacco però continuando a piangere
-Ho conosciuto tuo padre...è davvero una persona fantastica... si è preoccupato sia per Nicolas che per te- mi dice calcando il "te" alla fine
-Nathan- lo chiamo
-Dimmi-
-Corri da Nicolas...ha bisogno di te- dico e lui se ne va
-Nicolas lo ha fatto per te- mi dice Sarah
-Come fai a saperlo?- chiedo
-Ho detto a Nicolas di non vederlo perché gli avrebbe fatto male ma lui sai cos ha risposto? "Fino a quando fa male a me va bene. Se fa male ad Aaron mi incazzo" queste sono state le sue precise parole...- continua Sarah e mi fa sentire sempre più una merda
-Ho bisogno di Nicolas- dico piangendo più forte
-Dovevi pensarci prima- dice Rakele
-Ma nonostante questo... tornerà a te- dice Sarah
-Dici?- chiedo speranzoso
-Ovvio...ti vuole troppo bene per stare lontano da te- continua lei e io sorrido
-Lo spero- dico sottovoce quando le due ragazze se ne sono andate
Sono un vero coglione

I fiori appassiti muoiono sempreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora