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Dionaea

Ci sono rimasta male, non so perché mi aspettavo dicesse di sì, forse perché la sera che l'ho portato a mangiare dalla trattoria e siamo stati scambiati per una coppia lui non ha negato.
Allora perché ora sì?
Ha ritirato subito la mano dalla mia guancia e ha messo il braccio dietro la schiena di Giulia.
«Giusto?» mi chiede con un sorriso finto.
«Giusto» confermo e sento gli occhi pizzicare.
Non posso piangere.
Sapevo che sarebbe stata una cosa fugace ma non credevo fosse così poco importante.
Per lui.
Per me è stata la prima volta in cui mi sentissi libera, in cui mi sentissi me stessa e venissi accettata per tutte le mie sfaccettature e nessuna di esse prevalesse sulle altre.
Per me è importante.
«Peccato, mi piace la contadina» commenta la modella, il biondo al suo fianco spalanca la bocca, la guarda sorpreso e sbatte le palpebre incredulo.
Penso di aver capito come stanno le cose: lui ha un debole per lei.
Per questo si è allontanato subito e ha negato che tra di noi ci fosse qualcosa, non ci ha neppure pensato su mezzo secondo. Probabilmente ci è rimasto male che a lei non importi un fico secco di lui, data la sua risposta.
Leonardo torna a guardarmi e non riesco a trattenere i miei occhi da lanciargli fulmini e saette.
Se solo Zeus mi avesse dato qualche potere!
Lui si agita e si muove nervosamente sul divanetto.
«Vado a prendere da bere» dice il moro e io mi alzo con lui per accompagnarlo, quindi chiediamo agli altri due cosa vogliono e li lasciamo da soli.

Sono gelosa di Giulia, ma la sua unica colpa è essere bellissima, intelligentissima, simpaticissima e perfettissima.
È così tutto-issima.
Se mi piacessero le donne sicuramente mi innamorerei anche io di lei.

Mentre ci muoviamo verso il bar noto che c'è sempre più gente e mi sento soffocare.
All'improvviso un ragazzo mi cade praticamente addosso e mentre si rialza rimane a squadrarmi.
«Ehi stai attento!» Luca lo allontana subito mentre lo sconosciuto continua a fissarmi, si lecca le labbra e poi mi sorride.
«Direi che hai fatto colpo» commenta il moro.
«Non su chi volevo» borbotto ma la musica è troppo alta e nessuno mi ascolta.
Mi sento sola.

È il terzo giro di drink che facciamo, abbiamo ballato sempre tutti insieme e non sono riuscita a stare da sola con Leonardo.
Forse non voglio neppure rimanere da sola con lui.
Comunque, contro ogni aspettativa, mi sto divertendo lo stesso un mondo.
Non mi importa che lui mi stia evitando e sia sempre attaccato a Giulia, perché lei è così dannatamente gentile e fa di tutto per farmi sentire bene e farmi divertire.
Mentre prendo per ultima il mio cocktail, due grandi mani afferrano i miei fianchi e mi giro traballante verso il proprietario, è il ragazzo che mi è caduto addosso una ventina di minuti fa.
«Ciao, sono Luis»
«Dionaea» gli sorrido.
«Dionaea?» chiede sorpreso «nome strano»
«È una pianta carnivora» spiego.
Più lo guardo, più lo trovo carino.
Sarà l'alcol?
«Vuoi ballare con me?» domanda al mio orecchio e sento il suo respiro caldo sul collo.
Prima che possa rispondere una mano afferra il mio polso e mi attira verso di sé. Sbatto contro il petto di Leonardo rovesciando un po' del mio Caipiroska a terra.
Oh no, il mio caipiroska.
Alzo lo sguardo verso il biondo e lo fulmino per aver sprecato un po' del mio drink.
Noto il suo petto gonfio, come quello del gallo di mia nonna quando fa lo spavaldo, e mi scappa da ridere.
«Che stai facendo?» dice a denti stretti senza smettere di lanciare fiamme dagli occhi al ragazzo con cui parlavo.
«Chiaccheravo» scrollo le spalle.
«Non ti hanno insegnato che non bisogna parlare con gli sconosciuti?»
«Non è uno sconosciuto» ribatto indicandolo «Si chiama...com'è che ti chiami?»
«Luis» sorride in imbarazzo.
«Luis» ripeto tornando a guardare il mio biondo.
Anche se non è mio.
«Non ti ricordavi manco il suo nome» è scocciato e l'idea che possa essere geloso mi esplode in testa come una bomba.
Non ti illudere, Nene.
A lui piace Giulia, tu sei solo di passaggio.
«Scusate se vi interrompo» dice il nonsconosciuto «ma se creo qualche problema me ne vado»
«Ecco, bravo. Sparisci»
Il ragazzo ha un'espressione sorpresa e fa subito per allontanarsi ma io gli afferro il braccio.
«Accetto volentieri il tuo invito»
Leonardo ringhia: «Che invito?» ed entrambi sussultiamo.
«Non voglio creare problemi» dice l'altro al mio orecchio e vedo il fumo uscire dalle orecchie del biondo.
«Non crei problemi»
«Ecco, beh, il tuo ragazzo mi sembra piuttosto incazzato»
«Non è il mio ragazzo» alzo la voce affinché mi senta e i suoi occhi ambrati prendono fuoco all'istante.
«Non è il tuo ragazzo?» chiede Luis confuso.
«No» sorrido, quindi gli prendo la mano e mi muovo verso il centro della pista, sotto lo sguardo furioso di Leonardo.
Ben ti sta.
Mi sento quasi in colpa.
Quasi visto che il ricordo di lui che nega di stare con me scaccia subito quel brutto senso.

Love Seed || COMPLETADove le storie prendono vita. Scoprilo ora