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Leonardo

Corriamo verso casa sua mano nella mano.
Fosse stato per me avrei fatto l'amore lì, tra l'erba e i fiori, ma non sarebbe stato molto comodo.
Chiudo la porta e Nene si assicura che non ci sia nessuno, suo padre dovrebbe essere andato a lavoro con quel coglione di Claudio.
Appena capisco che siamo soli, attacco il mio petto alla sua schiena, il mio viso si insinua tra i suoi capelli e inspiro il suo profumo.
«Sai di freschezza» abbasso la spallina della sua camicia lentamente, le sposto i lunghissimi capelli neri davanti e sfioro la sua pelle con il naso, disegnando un cammino invisibile dal suo collo alla spalla, su cui mi fermo per lasciarle un tenero bacio.
«Sei ossigeno puro»
Il mio respiro caldo si infrange su di lei, che trema. Ha il viso girato di profilo, le sue iridi smeraldo osservano ogni mio movimento, mentre le sue pupille dilatate inghiottono la mia anima.
Con la punta della lingua, percorro all'indietro la stessa traiettoria di prima, arrivando a stuzzicarle l'orecchio.
Dio quanto mi piace.
Sentire che le si mozza il fiato ad ogni mio tocco mi offusca la mente.
La voglio, la voglio come mai ho voluto nessuna.
Le mie mani si spostano dai suoi fianchi al suo ventre, sbottonandole gli shorts e lasciandoli scivolare lungo le sue gambe.
«Andiamo in camera» suggerisce con un filo di voce, ma non l'ascolto, non posso più aspettare.
Mi ha fatto impazzire fino a pochi minuti fa, si è nascosta tra gli alberi per evitarmi, dopo avermi abbandonato in piena notte e, non contenta, mi ha ignorato per troppi minuti dopo che le ho detto quello che provo.
Uno strano sentimento s'impossessa di me, la ruoto con poca delicatezza, in modo da avere il suo viso a pochi centimetri dal mio.
«Ora devo vendicarmi» bisbiglio, carico di cattive intenzioni.

Dionaea

Mi bacia con così tanta passione e avidità che non riesco a respirare. Mi morde e mi succhia le labbra quasi da far male.
Non si controlla più.
E, sinceramente, neppure io.
Lo voglio.
Lo voglio da morire.
Appena riesco a dividere le nostre bocche, mi allontano per dirigermi verso la mia stanza, ma non me lo permette, le sue mani mi afferrano la vita per sollervarmi e permettermi di sedere sul piccolo tavolo all'ingresso, da cui cadono svariate cose, ma non ci bada, si sistema in mezzo alle mie gambe.
«Mi sono innamorato di te, Nene» sussurra e non riesco a controllare il mio corpo che si muove verso di lui.
Anch'io mi sono innamorata di te.
Mi sento di star perdendo completamente la ragione.
Non capisco più nulla.
La mia testa è piena di lui, dei suoi occhi ambrati, della sua bocca morbida, delle sue mani che mi toccano ovunque, anche l'anima.
Non so più neppure il mio nome.
So solo che voglio lui.
Voglio che sia mio come io sono sua.
Quando finalmente ci uniamo, mi sembra di sentirmi completa per la prima volta in vita mia.
Sono completa. Completa e incredibilmente felice.

Ci siamo spostati in camera mia, dove abbiamo rifatto l'amore più volte, contro il muro, sulla scrivania, per terra e sul letto.
Se venisse la scientifica in questa stanza ne uscirebbe scandalizzata.
Leonardo è insaziabile e sinceramente anch'io lo voglio in continuazione.
«Leo» ansimo mentre mi bacia il seno «Sono le sei, papà tornerà presto»
«Un'ultima volta» sussurra sulla mia pelle.
Proprio in quel momento mio padre entra in camera mia, ovviamente senza bussare.
«Oh merda!» esclama il mio ragazzo mentre si allontana velocemente da me e cade a terra.
Aspettate un attimo.
È il mio ragazzo?
«Scusate» dice papà con un sorriso divertito stampato in faccia «Leo, ti serviranno questi» gli lancia i jeans e i boxer che abbiamo dimenticato in ingresso.
«C'è una donna che chiede di te» aggiunge un po' stranito e forse anche un po' irritato.
E adesso questa chi diavolo è?
Fulmino immediatamente il suo interlocutore in cerca di una spiegazione.

Leonardo

Che figura di merda!
Riesco a pensare solo questo.
Luigi mi ha appena visto completamente nudo con sua figlia e non so perché sembro più turbato io di lui.
Dioenea è...wow.
Siamo già stati a letto insieme, ma in un modo completamente diverso, tutte le volte prima abbiamo fatto sesso, oggi abbiamo fatto l'amore.
E che amore!
Credo che mi servirebbero sei vite per riuscire a sfinirla, è così passionale che non immaginavo fosse possibile. Non è stata per nulla dolce, è prepotente e sa esattamente cosa vuole.
Santo Dio, sarò strano, ma mi fa impazzire.
Inoltre ha sempre un'espressione maliziosa che mi tiene incollato a lei perennemente.
Non credo mi stuferà mai, probabilmente ne diventerò dipendente.
Sempre che non lo sia già.
È come una droga, respirare la sua pelle, il suo profumo, nutrirmi dei suoi baci e del suo tocco è qualcosa che non ho mai provato, e che mi fa desiderarla sempre di più.
«Figliolo» Luigi mi riporta sulla terra «ti devi vestire velocemente perché io non la sopporto più»
Ah già.
Chi mi cerca?
Mi ricordo di essere completamente nudo e cerco di coprirmi velocemente, mentre mi agito nervosamente. Ho paura mi cacci di casa, anche se lui sembra piuttosto calmo.
Mi giro verso Dionaea, per vedere se anche lei sia imbarazzata quanto me, ma direi di no.
Il suo sguardo mi lancia saette assassine e sta tranquillamente nuda con suo padre che mi fissa.
«Chi è?» chiede scocciata mentre si alza per vestirsi, suo padre ci dice di muoverci e sparisce richiudendo la porta.
«Come faccio a saperlo? Sono qui con te!» le faccio notare «Perché tuo padre è così...» cerco di trovare la parola giusta «tranquillo?»
Non è la parola giusta, ma non so se esista un termine per dire "perché non mi è saltato al collo per uccidermi come avrebbe fatto qualsiasi altro padre nel momento in cui vede la propria figlia nuda, a letto, con un ragazzo?"
«Perché siamo nel 2019 e da decenni si è capito che anche le donne hanno gli stessi istinti sessuali degli uomini e, come i tuoi genitori non farebbero scenate se ti beccasse con m-» ma non finisce la frase perché la porta si spalanca interrompendoci, ci giriamo entrambi verso la soglia dove troviamo mia madre.
«Oh.Mio.Dio» urla «Cosa stai facendo con mio figlio?!» si rivolge alla mia ragazza.
Posso considerarla tale?
Cioè dopo quello che le ho detto mi sembra ovvio
...
però lei non mi ha risposto.
Un attimo.
Non mi ha detto che ricambia!
«Leo» mi chiama mentre si copre il corpo, è a disagio perché mamma non la sta prendendo proprio bene, ma non riesco ad ascoltarla.
Voglio solo sapere se prova lo stesso per me oppure sono una scopata sparsa come Claudio.
«Nene, sono importante per te?» chiedo di getto.
Chi se ne frega di mia madre.
«Cos-?!» urla quest'ultima.
«Leo, forse questo non è il momento» sussurra con tono arrabbiato e imbarazzato allo stesso tempo.
Se non me l'ha detto quando le ho messo davanti il mio cuore, quando sarà il momento?
L'ansia che non provi nulla per me si fa sempre più forte, voglio sapere, ma non posso con mia madre che sbraita come un'aquila, quindi cerco di concentrarmi sulla mia genitrice.
«SEI VENUTO QUI PER QUESTA?!» indica Dionaea, la quale assottiglia gli occhi a due fessure «UNA CONTADINA?!»
«Siamo giardinieri e anche se fossimo contadini che c'è di male?» ribatte ma non viene ascoltata perché l'altra ha tutta l'attenzione canalizzata su di me.
Ma io non riesco proprio a reggere questo discorso adesso, voglio solo sapere cosa prova la contadina.

Dionaea

Leonardo continua a fissarmi con lo sguardo da cucciolo che si è perso, mentre sua madre non smette di gridare.
Vi prego tappatele la bocca.
«Non mi interessa cosa sei! Siete sempre tutte uguali! So benissimo le tue intenzioni»
Che intenzioni?
«Spero che tu» si rivolge al figlio «sia stato abbastanza prudente da usare il preservativo e non finire incastrato con una gravidanza. Hai idea di quanto costi mantenere un bambino sai quanti soldi ti chiederà?!»
Che cosa?!
Ma per chi mi ha presa?
«Ma come ti permette?!» sbotto «Primo te li può tenere i tuoi soldi! Secondo io prendo la pillola e terzo non ti devi preoccupare perché non voglio figli»
«Io si» dice il biondo e ci giriamo entrambe di scatto verso di lui «Voglio dei piccoli me e te che corrono per casa mentre ci chiamano a squarciagola»
Ma che sta dicendo?
Soprattutto adesso.
«Non credo proprio! Hai tutta la carriera davanti!» s'intromette Chiara «Ti rendi conto che hai sprecato delle opportunità per venire a farti una scopata in mezzo al bosco?!»
«Io non sono una scopata!» commento furibonda.
Questa è proprio una cafona.
«E io?» mi chiede subito Leonardo.
Ma, santo cielo, che gli prende?!
Dopo quello che ci siamo detti!
Ce lo siamo detti?
«Vestiti!» tuona la madre «Ti riporto a casa. Questa puzza di sterco ti ha dato al cervello»
OH.
MIO.
DIO.
Qualcuno mi impedisca di spingerla giù dalle scale.
Soffoco un urlo di frustrazione e mi alzo coprendo il mio corpo con il lenzuolo per uscire dalla stanza.
Non capisco perché sta donna se la stia prendendo con me e non con il figlio.
Mica gliel'ho chiesto io di venire qui!
«Dove vai?» mi chiede lui, il tono allarmato.
«Me ne vado o rischio di rispondere male a mia suocera» ringhio.
Ho usato l'ultima parola solo per darle fastidio, ho già capito che non mi vuole accanto a Leonardo ma, se lui deciderà di avermi al suo fianco, di certo non sarà lei a impedirlo.
«Suocera?» ripete Leonardo un po' confuso.
Oggi non capisce proprio niente!
Porca miseria!
Non gli sto chiedendo di sposarmi!
«Vedi che ti sei fatto fregare!» sbraita l'altra mentre io esco dalla mia camera, sbattendo la superficie di legno alle mie spalle.
Mi sto chiudendo nel bagno che si affaccia sul corridoio, quando un piede nudo si infila veloce tra la porta e lo stipite, diventando una frittata.
«Mi hai fatto male» si lamenta il biondo che mi è corso dietro, sua madre continua ad urlargli di tornare lì.
«Levati» me la prendo anche con lui e gli rischiaccio il piede.
«Nene, cazzo, che dolore!» con forza entra nella piccola stanza e io indietreggio, visto che non sono in grado di contrastarlo.
«Che vuoi?» borbotto quando mi ritrovo incastrata tra il suo busto nudo e le piastrelle.
So che non mi ha fatto nulla e sono solo nervosa per colpa di Chiara, ma non riesco a non essere arrabbiata con lui.
È per colpa sua che sua madre mi ha dato dell'opportunista capace di farsi ingravidare solo per dei soldi.
«Io ti ho detto quello che provavo per te» inizia e mi sembra un po' irritato «tu invece non mi hai risposto, non mi hai detto se provi lo stesso e ora ho paura di essere solo un passatempo»
«Cos-?» cerco di fare mente locale.
Non gli ho detto che ricambio?
«So che sembra una cosa da ragazzini doverlo dire, ma io voglio te con me per una quantità di tempo spropositata» sospira, mi prende dolcemente le mani mentre mi guarda negli occhi «E tu?»
«Credevo fosse palese» ammetto «certo che voglio te con me per una quantità di tempo spropositata»
Mi regala un sorriso mozzafiato, che le mie labbra ricambiano in automatico, prende il mio viso tra le mani e mi bacia fino a togliermi il respiro.
Poi sua madre fa irruzione in bagno.
La odio.

🌱

Angolo Me 🍀
Siamo arrivati al termine, non mi piace molto scrivere il successivo (ovvero la vita nella relazione) perchè tutte le storie sono diverse e mi piace lasciare a voi la libertà di immaginare il "poi". Ma non ci vuole molto a capire che probabilmente Nene odierà Chiara per sempre e viceversa 😂
Ci ho messo un po' a scriverlo perché ho dovuto dedicare molto tempo alla mia relatrice di tesi, che tra poco va in vacanza e mi lascia a morire sommersa da ansia e libri, quindi ho cercato di vederla il più possibile.
MA! Nonostante il vortice di casino e disperazione in cui nuota la mia vita, ho iniziato un'altra storia (si vede che mi odio proprio), che si chiama "The Prince and The Witch" se avete voglia di darci un'occhiata vi mando un caloroso bacio e abbraccio.
Detto questo, spero di vedervi lì e un grosso grazie ❤️

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 24, 2019 ⏰

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