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Leonardo

Quando sento la porta d'ingresso chiudersi mi sposto vicino alla finestra per origliare.
So che non dovrei farlo ma odio quel tipo e voglio sapere che ha da dire.
«Claudio, no, levati!» mi sporgo subito per vedere: il viso di lui si allontana dal suo perché lei lo ha appena spinto lontano dal suo corpo.
Maledetto bastardo, l'ha baciata senza consenso.
«Perché ora non va bene?» ringhia lui, poi indica la casa «Perché ora baci lui?!» io torno a nascondermi e combatto contro il desiderio di uscire in giardino per dirgliene quattro.
«Lo sai che ad un certo punto se ne tornerà a Milano e ti lascerà qui senza pensarci due volte?! E sarai stata una delle tante»
Ma vaffanculo, non è vero!
Che cazzo ne può sapere lui?!
«E dimmi, questo che c'entra con te?» ribatte Dionaea lasciandolo per un attimo senza parole.
«Poi non venire da me a piangere»
«Non lo farò»
Sento Claudio che soffoca un urlo di frustrazione prima di riprendere il discorso.
«Non ci voglio credere che tu sia così stupida da preferire un'avventura con lui piuttosto che una storia seria con me!»
«Ma chi ti ha detto che è un'avventura»
Brava!
«Non ti illuderai mica che per lui sia qualcosa di serio! Ce l'hai presente il suo lavoro? Avrà avuto centinaia di modelle ai suoi piedi e tu credi che tra tutte lui venga a scegliere te?! Una giardiniera carina in campagna?»
Ok, non controllo più i miei passi e sto per uscire in giardino, quando la voce furiosa di Dionaea blocca la mia mano sulla maniglia: «Ma tu che ne sai, eh?! Lo conosci?! Non è venuto a letto con me perché sono carina! Non sono solo un fottuto pezzo di carne, sono molto di più!»
Silenzio.
La sua rabbia è così tanta che, anche se non vedo la sua espressione, la intuisco.
«Questo lo so» la voce di Claudio è dispiaciuta «ma lo so perché ti conosco, lui non sa nulla di te, lo conosci solo da qualche settimana...fosse stato qualsiasi altro ragazzo non avrei interferito e ti avrei lasciata essere felice, ma lui ti sta solo illudendo»
È vero che ci conosciamo da un tempo ridicolo ma abbiamo passato insieme praticamente tutti i giorni e tutte le ore, non mi sono mai sentito così bene e libero con qualcuno, con lei sono stato completamente me stesso, nei miei pregi e nei miei difetti. Non mi è mai successo con nessun'altra. Non ho mai pensato di illuderla e giocare con lei.
«Io non ti ferirei mai» la voce di lui è bassa e fatico a sentirla, quindi appoggio il mio orecchio alla porta «perché so come sei fatta, so che non potresti affrontare un altro abbandono»
«E allora non sai un cazzo di me!» ringhia «nessuno qui sa un cazzo! Mi trattate come se potessi spezzarmi da un momento all'altro, ma non è così!»
«Vogliamo solo proteggerti, Nene»
«Ma io non ho bisogno di essere protetta!» sbraita «È per questo che mi piace Leonardo»
Il mio cuore inizia a battere più forte.
«Lui mi tratta come se fossi una persona normale, con lui mi sento me stessa»
«Con me no?» il suo tono è triste.
«Con nessuno qui sono libera» sospira «per tutti voi sono solo la figlia di una suicida»
Silenzio.
Passano svariati secondi.
«Tra me e te non ci sarà più nulla, mai più, indipendentemente da Leonardo» conclude «quindi d'ora in poi non hai motivi per venire da me. Ti ringrazio di preoccuparti e pensarmi ma io non ne ho bisogno...mi dispiace»
«Aspetta Dionaea»
«Ciao Claudio»
Corro a sedermi sul divano per evitare di essere beccato e quando entra mi rivolge un sorriso triste: «lo so che stavi ascoltando»
Boccheggio mentre cerco cosa dire ma lei continua «apprezzo che tu non ti sia catapultato fuori di casa per difendermi»
«Sai farlo benissimo da sola» penso a voce alta e lei mi si lancia al collo.
«Mi piaci»
Il mio cuore si ferma per poi riprendere a battere all'impazzata. 
«Anche tu mi piaci» confesso «da impazzire»
Mi sento felice come un ragazzino del liceo alla sua prima cotta e non riesco a smettere di sorridere come un ebete.
«Andiamo a guardare un film?» chiede dopo avermi lasciato un tenero bacio sulle labbra, io annuisco e intreccio le nostre dita per poi dirigermi nella sua stanza.

Quando Mad Max fury road finisce spengo il proiettore per poi tornare subito nel letto con lei.
«Mi chiedevo» inizia, mentre sposta i suoi capelli sulla spalla «perché mai hai comprato un proiettore?»
«Perché non è bellissimo guardare i film così?»
«Si ma come ti è venuto in mente? Cioè ti sei svegliato una mattina e hai detto oggi mi compro un proiettore
Scuoto la testa e le lascio un bacio sulla punta del naso prima di rispondere «Mi piace guardare l'arte nei minimi dettagli»
Sembra un po' pensarci su «cos'è per te l'arte?» i suoi occhi incatenano i miei.
Tu sei arte.
Tu che combatti una battaglia contro tutti in questo paese, per dimostrare la tua forza.
Tu che ti rifiuti di farti rinchiudere nella gabbia della poverina e continui a volare libera.
Tu che, il secondo giorno che mi conoscevi, ti sei lanciata a salvarmi e hai trattenuto il doppio del tuo peso facendoti slogare la spalla e che comunque non hai mollato la presa nonostante il dolore.
Tu sei arte.
«Tante cose»

Love Seed || COMPLETADove le storie prendono vita. Scoprilo ora