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La settimana dopo è stata abbastanza tranquilla. Andavo a scuola e incontravo Michelle con la quale andavo poi a lezione. Durante queste passavo la maggior parte del tempo a parlare con la mia migliore amica. Lunedì, ad esempio, ci eravamo ritrovate a mensa a parlare di Peter mentre lui e Ned erano via per lavorare ad un progetto di robotica.

"Come sta andando tra te e Peter?" mi aveva chiesto curiosa mentre infilzava l'insalata con la forchetta.

"Benissimo, all'inizio abbiamo avuto delle... Incomprensioni, credo. Ma adesso va tutto alla grande." sorrisi felice e il bambino di fianco a me sbuffò.

Già, Aiden era tornato a scuola invece che andare alla sua, a quanto pare sua madre era disperata. Quel bambino dimostrava uno strano modo di presentare uno shock, anche perché con me parlava tranquillamente senza mai dare problemi.
Però faceva solo la prima elementare, poteva permettersi di stare a casa probabilmente.

"Ma ero io il tuo fidanzato." borbottò lui incrociando le braccia al petto. "Non è giusto!"

"Oh ma tu sei di più." gli feci una carezza sui capelli pettinati. "Sei il mio bimbo preferito! Lui è solo un ragazzo, il mio, ma pur sempre un ragazzo." alzai le spalle e lui ridacchiò alla mia faccia.

"Sì infatti, un ragazzo che si bacia." intervenne Michelle che adorava prendere in giro il povero Aiden, però sapevo che in fondo le faceva piacere averlo intorno.

"Tu lo baci?" il biondino spalancò gli occhi. "Che schifo!" fece la linguaccia disgustato. "Me lo dai anche un bacino?" chiese poi sporgendo le sue piccole labbra verso di me.

"Io non lo bacio." confessai arrossendo imbarazzata. Michelle ridacchiò ma la ignorai, papà aveva messo una telecamera nella mia stanza e quando Peter veniva a trovarmi eravamo osservati, l'unica cosa buona è che non poteva sentirci perché la maggior parte delle volte lo prendevamo in giro.

E quando andavo a casa di Peter ero costretta a indossare un bracciale che rilevava i miei movimenti, un movimento brusco o non accettato e partiva la voce di papà registrata che ci avvertiva di non fare niente.

Il nocciolo della questione era, dunque, che non ci eravamo mai ancora baciati. E la cosa era abbastanza triste.

"Sai, conosco gente che al primo appuntamento fanno direttamente se-" la mia amica si bloccò ricordandosi della presenza del bimbo e tossicchiò. "Fanno direttamente lo scambio di baci." parlò velocemente e annuii.

"Lo so, ma mio padre è veramente protettivo, soprattutto da quando ha scoperto della mia relazione con lui." spiegai.

"Beh, lo capisco, insomma, se un ragazzo con il corpo di Peter fosse interessato a mia figlia sarei nervoso anch'io." alzò gli occhi al cielo e corrugai la fronte.

"Con il corpo di Peter?"

"Sì, insomma, l'avrai visto almeno una volta senza maglia." scossi la testa e lei scoppiò a ridere. "Beh allora devi, sembra magrolino ma ti assicuro che ha dei muscoli, non che mi interessi sinceramente, però immaginavo che lo sapessi."

Mi schiarii la voce in imbarazzo e guardai il mio piatto. In effetti non sapevo come fosse Peter, la nostra fino ad allora era stata una relazione basata solo sul conoscersi l'un l'altra e accettarsi. "Io sono muscoloso!" intervenne Aiden alzando la manica del suo maglioncino e rivelando il suo piccolo braccio. "Ora me lo dai il bacino?"

Ridacchiai e gli lasciai un bacio sulla fronte per poi riprendere a mangiare.

Quella era stata l'ultima volta che avevo affrontato il discorso "bacio", da allora erano passate quasi due settimane durante le quali avevo lavorato con Peter alla sua tuta da Spider-Man, avevo scoperto di avere accesso alla maggior parte dei file di papà e infine avevo assistito all'arrivo di Wanda e Visione che erano di ritorno da una missione in Messico.

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