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Sospirai rimanendo sdraiato a letto, il suo letto mentre continuavo a guardare le nostre foto assieme. Riguardarle mi faceva provare tutte le emozioni che sentivo nell'esatto momento in cui le stavamo scattando.

In alcune c'era solo lei, tendevo a farle le foto di nascosto quando era troppo presa da qualcosa, come quando l'avevo fotografata mentre stava ridendo dopo aver visto insieme dei video su internet.

"Non ci credo che è vero." continuò a ridere a crepapelle mentre osservava la tv. "Oddio, guarda questo!" scoppiò di nuovo a ridere e sorrisi intenerito osservandola, preferito guardare lei che la tv.

Accesi il telefono aprendo la fotocamera e le feci velocemente un paio di foto, al suono di questa si girò verso di me e arrossii. "Che c'è?"

"No no, ti prego, continua pure a farmi da paparazzo." alzò gli occhi al cielo per poi darmi un bacio sul naso.

"Non posso farci niente se sei fotogenica." l'abbracciai poggiando il mio mento sulla sua testa. "Ho decisamente la ragazza più bella del mondo."

"Disse il ragazzo troppo dolce per essere vero."

Scossi la testa mandando via quel ricordo sentendo di nuovo le lacrime minacciare di scendere.

Il suo funerale era stato molto intimo, solo le persone a lei più vicine erano venute. Io, Michelle e Ned eravamo in prima fila insieme ai suoi genitori.

Pepper e Tony erano distrutti, non avevano smesso di piangere per tutto il tempo mentre il prete parlava.

Non avevo mai visto Michelle piangere e la cosa fu scioccante mentre Ned cercava di calmarla. Io cercavo di stare vicino alla famiglia per quanto potevo, zia May aveva cercato di consolarmi dicendomi che sapeva cosa provavo e che dovevo essere forte.

Natasha era tornata al lavoro, Bruce diceva che era il suo modo per combattere contro il dolore, non voleva neanche pensarci. Steve e Bucky dopo il funerale avevano deciso di raggiungere Wanda e Visione.

"Peter." il sig. Stark entrò nella stanza osservandola con uno sguardo vuoto. "Tua zia chiede quando torni a casa." venne a sedersi verso di me.

"Non lo so, voglio stare ancora un po' qui." mormorai abbracciando il cuscino, il suo cuscino. "Posso?" chiedi poi, non era casa mia dopotutto.

"Certo." sospirò lui. "Puoi fermarti per cena, dirò a May che ti accompagnerà più tardi Happy."

"Grazie." annuii.

Lui guardò le foto di sua figlia per poi prenderne una, era lei a 12 anni mentre abbracciava Tony. "Era veramente speciale, nonostante sembrasse irresponsabile e piena di sé, non ha fatto altro che pensare a noi."

"Avrei preferito che avesse pensato a sé stessa." singhiozzai. "Mi manca, sig. Stark."

"Manca a tutti, ma sono sicuro che non voglia vederci così."

"O forse sì." scherzai e lui sorrise leggermente. "Adorava avere attenzioni anche se non voleva ammetterlo."

"E nonostante tutto non faceva molto per riceverle." annui lui un accordo. "Renata era decisamente particolare come persona, una così la incontri poche volte nella vita." passò una mano tra i capelli. "Ma sono sicuro che non vorrebbe mai vedere le persone a cui tiene depresse."

"Non sono depresso." alzai le spalle. "Voglio solo sentirla vicino a me ancora un po'."

"Capisco." si alzò dal letto. "Se vuoi-" si fermò a pensare. "Se vuoi puoi prendere un po' della sua roba, le vostre foto qualche suo oggetto che ti ricorda di lei." mi propose e sorrisi sapendo già tutto quello che volevo portare con me. "E puoi venire qui quando vuoi, non farti problemi."

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