Such a beautiful view
VI. BALLA PER ME, BALLA CON ME.
«Che cazzo ho fatto, Minho?»Minho fissa l'armadio che ha davanti agli occhi, ha anche Jonghyun davanti agli occhi ma lui non lo vede, e non lo vede perché l'ha sentito. Parola per parola, non si è fatto sfuggire nemmeno un secondo del suo racconto.
Non è che proprio non se lo aspettasse, Jonghyun lo conosce bene, l'ha visto come guarda Kibum ogni volta che sono insieme, come gli si accendono gli occhi quando il barista entra nel suo campo visivo, dire che non sospettasse qualcosa sarebbe una bugia bella e buona. Lui lo sapeva.
Solo non si aspettava che tutto accadesse in quei tempi.
Che cazzo.
«Quindi voi ora...»
Quello "state insieme" gli muore in gola quando vede lo sguardo di supplica sul volto dell'amico, è una domanda che non vuole sentire e allora lo omette, se lo rimanda giù.
«No.»
«No? Proprio no?»
«No...non lo so...»
«Cavoli...»
«Lui mi ha baciato ed io ho perso completamente il controllo. Capisci? Non potevo resistere. La sua pelle aveva un odore così buono...i suoi occhi erano pieni di tenerezza, e guardavano me, in quel momento volevano me , non potevo ignorarli, io...io non volevo. E le sue labbra...Dio, non c'ho capito più niente.»
«Ed eravate entrambi sobri, mi hai detto...giusto? Alla fine la birra non l'avete toccata.»
«Assolutamente lucidi. Sì.»
«E allora che t'importa. C'è poco da rimpiangere quando si è consapevoli delle proprie azioni, non hai scusanti e nemmeno lui. Prendi quello che viene, la vita dà, la vita toglie.»
Jonghyun spalanca occhi e bocca, poi piega quest'ultima in una smorfia. In pratica lo sta liquidando.
«Fosse così semplice.»
Minho sospira. I problemi che si fa Jonghyun proprio non li capisce, ormai è tutto in ballo. Se non si è posto freni prima, non ha senso farlo ora.
«Hyung, io penso che ti stai facendo troppi problemi per niente. Vuoi stare con lui? Allora prenditelo. Vai al bar, bacialo senza dire niente, bacialo come ieri. Fagli capire come stanno le cose fra voi, senza parlare, senza affrontare discorsi idioti e imbarazzanti, siete grandi e grossi tutti e due. Bacialo e basta.»
Jonghyun lo guarda con le mani suoi fianchi. Si appoggia con la schiena all'armadio e chiude gli occhi. Butta fuori un sospiro di quelli belli lunghi, interminabili. Minho la fa facile, se solo avesse la sicurezza di trovare una porta aperta dall'altra parte non esiterebbe un attimo.
Lo bacerebbe e basta, subito, non appena varcata la soglia del chiosco, senza dargli il tempo per dire ciao e di capire. Davanti ai clienti, davanti all'oceano, davanti al mondo, chi se ne frega.
Ma le insicurezze sono una realtà che deve affrontare, fanno parte di lui che mette sempre in conto tutto e un no questa volta non lo vuole. Non da Kibum.
«Guarda che lo so a cosa stai pensando. Senti, ieri lui ha baciato te per primo, o sbaglio? Non ti basta come conferma?»
«Minho, ieri la situazione era delicata...te l'ho detto come è andata. Magari aveva solo bisogno di...qualcuno, e non necessariamente di me.Quando si è confusi, tristi...quando si ha bisogno di evadere, si sa che il sesso è il primo rimedio. Forse è stato solo quello. Un bisogno del momento. E nei paraggi c'ero io.»
«Stai dicendo che aveva solo voglia di farsi una scopata? Va bene, ipotesi plausibile. Ma...»
Minho si alza dal letto, gli va incontro posandogli entrambe le mani sulle spalle, un po' gliele stringe per dargli conforto. «Mi spieghi che bisogno aveva di raccontarti tutti i cazzi suoi? Kibum è un tipo riservato, raramente spiaccica parola o racconta qualcosa su di sé, e tu lo sai meglio di me. Se ti avesse visto solo come una scopata, una notte di abbandono, non credo affatto che ti avrebbe raccontato la sua storia...che, oddio, è terribile. Certe cose non si raccontano al primo tizio che passa, lui non è fatto così. Rivangare certe cose deve essergli costato parecchio, gli saranno tornate a sanguinare tutte quelle ferite che non si sono mai davvero chiuse...ci pensi? »
«Non lo so, Minho. Non lo so.»
Minho non ha tutti i torti questo almeno lo capisce. Il suo discorso fila, non ha punti deboli, ma lui che la faccenda la vive in prima persona non ce la fa a ragionare così. Non è il tipo che vede il bicchiere mezzo pieno...no, lui il bicchiere lo vede già a terra in mille pezzi.
«Che testone!»
Minho ride, gli dà un cazzotto giocoso su una spalla. «Hyung, tu sei coinvolto e non riesci a pensare lucidamente, mettilo in conto. Capita spesso che quando si è troppo presi il cervello inizi a mandare messaggi autodistruttivi, quel bastardo...è un'arma di difesa, che è più un'arma e basta. Contro se stessi. Fidati di me, spegni tutto. Bacialo.»
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Such a beautiful view [2Min ita]
FanficÈ estate quando si incontrano per la prima volta. Taemin è tutto libertà e vita, Minho tutto noia e incertezza. È inverno quando si vedono di nuovo dopo i fatti di quel giorno. Taemin è tutto timidezza e sensi di colpa, Minho invece, ferite...