Kojiro, guardava tutte quelle donne, senza vederle neanche, assuefatto da quelle riccone superficiali e senza cervello.
Si diresse verso casa del nonno, mosso da un sentimento triste.
Quando prese il taxi, quel giorno si soffermò sull'andirivieni delle macchine.
Pensò a sua sorella Suzumi.
A quell'incidente, erano entrambi in macchina, c'era suo padre alla guida mezzo ubriaco, c'era lui e Suzumi, ma per qualche strano motivo, lui si era salvato, mentre Suzumi era morta.
Aveva soltanto 5 anni, la piccola Suzumi.
Suo padre da quel giorno non era stato più lo stesso, era peggiorato sempre di più.
Si comportava come se Suzumi non fosse mai esistita, non parlava mai di lei e se Kojiro provava a nominarla per qualche fortuito motivo, lui si alterava.
Per questa ragione Kojiro, non guidava, non aveva mai preso la patente.
Era rimasto da sempre traumatizzato da quell'incidente, e aveva paura di guidare.
Anche quando prendeva il taxi se si soffermava troppo a guardare le auto per la strada, iniziavano a venirgli gli attacchi di panico, il taxista che ormai lo conosceva, lo sapeva bene.
"Tutto bene Koji?" domandò notando che guardava con troppa attenzione le macchine.
Lui annuì.
Scese dall'auto, quando furono arrivati, e salutò con un cenno della mano il taxista, lasciandogli delle banconote per il tragitto.
Bussò più volte, poi gli aprirono il cancello della grande villa del nonno.
"Accidenti non mi ricordavo che avesse una villa così bella" pensò.
Entrò e poi venne scortato da un maggiordomo fino alla stanza del nonno.
Lì c'era una giovane e avvenente ragazza che si prendeva cura di lui.
Koji ovviamente pensava che si prendesse cura di lui, in altri sensi.
"Da come diceva papà pensavo che fossi sul punto di morire" esclamò Koji, senza neanche salutarlo.
"Piacerebbe a quella carogna di tuo padre!" rispose lui infastidito,seduto alla sua scrivania, con pile e pile di fogli, a cui dava un'occhiata sbrigativa.
"Cosa sono quei fogli?" domandò Kojiro.
"E' tutto il lavoro, di cui tuo padre non si occupa!" rispose lui irritato.
"Me ne occuperò io!" si propose lui.
"Kojiro,ci sono cose per cui tu sei troppo giovane per gestirle da solo, non hai l'esperienza adeguata, per gestire certi affari"
"Ce la faccio benissimo, te l'assicuro" insistette Koji.
"Di sicuro questo tuo senso di responsabilità ,non devi averlo ereditato da tuo padre!"
"Lo sai, papà non è cattivo è solo che da quando la mamma ci ha abbandonati, e Suzumi è morta...lui si comporta così, è come se volesse spegnere il cervello per non pensare!"
"Suzumi è morta per colpa di tuo padre, era ubriaco!" si alterò il nonno.
"Non è stata colpa di papà, si era mezzo ubriaco, ma è stato quel tizio ad avergli tagliato la strada"
"Si, ma se tuo padre non fosse stato ubriaco, forse avrebbe potuto riprendere il controllo con la macchina, e non avrebbe deragliato contro il guardrail"
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Fake wife (Tokugawa 1) #wattys2020
RomanceCrescere un figlio da sole è già di per sé difficile, soprattutto se nato da una violenza sessuale... Miko Yamamoto, si prostituisce per mantenere suo figlio, Kaiju, un bambino di dieci anni, ma se la vita le riservasse qualche sorpresa? L' incontr...