14 Nascondino (Revisionato)

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 Il giorno seguente, Kojiro era in ufficio.

Leggeva e rileggeva le proposte pubblicitarie sui vari prodotti.

Erano tutte un cumulo di banalità, e di scenette trite e ritrite.

Una donna con un sorriso smagliante, che presentava il detersivo con cui lavava i piatti, tutta sorridente davanti ad un lavello con un cumulo di piatti da lavare.

E altre ancora più banali e peggiori.

Quella della donna che lava i piatti, pensò di cambiarla, sostituendo la figura della donna con un uomo, altrimenti sarebbe parsa troppo sessista e non voleva scatenare un putiferio mediatico.

La sua segreteria seduta ad un'altra scrivania, richiamò la sua attenzione.

"Oggi gireranno la pubblicità dello splashclean" dichiaro lei.

"A che ora?" domandò lui.

"Alle 16:00" rispose timidamente.

"Capisco" concluse in tono freddo.

Era una segretaria nuova, ne aveva cambiate più di dieci, finiva quasi sempre per licenziarle per un motivo o per un altro, finiva quasi sempre per irritarsi e trovare sempre quel cavillo, quel qualcosa che non avessero fatto alla perfezione.

"Che nome stupido, splashclean, chissà perché si danno sempre nomi così stupidi ai prodotti di consumo" esclamò ridendo.

"Perché i nomi stupidi, forse signore sono più facili da ricordare!" rispose lei, con quella sua vocina piccola e delicata.

Quella nuova segretaria, era molto giovane, carina, timida e inesperta, però se la cavava bene, lo doveva ammettere, e poi aveva una cotta per lui, è la cosa lo lusingava, si divertiva a leggergli quel rossore sulle sue tenere guance, e bastava una sua frase, o una sua occhiata in più per farle diventare il viso rosso accesso, e la situazione lo divertiva parecchio.

Ma naturalmente nulla di più, non si sarebbe mai spinto di più con lei, né con nessun'altra donna.

Non era fatto per quel tipo di cose, sapeva cosa le donne si aspettassero da un uomo, e lui non era in grado di soddisfare quel tipo di aspettative da romanzo rosa.

Lui non baciava le donne, e se doveva toccarle, doveva essere per lo più per suo gusto o piacere, che per altre assurde ragioni.

Di solito, evitava qualsiasi tipo di contatto che fosse troppo intimo o passionale, non si sentiva a suo agio con quel genere di cose.

Preferiva di gran lunga, praticare del sesso immediato e sbrigativo, senza girarci troppo attorno.

Per lui il sesso, era solo un istinto primordiale e animalesco che si limitava ad una serratura nella quale infilare la sua chiave.

Per questa ragione, non amava inutili perdite di tempo, come quella di togliersi i vestiti.

Non svestiva mai le puttane con la quale andasse a letto.

Preferiva immaginare cosa ci fosse sotto quel vestito, o a volte neanche ci si soffermava più di tanto, era troppo preso dal piacere che gli provocasse l'amplesso, per pensare ad altro.

Tuttavia con Miko, era diverso, iniziava a domandarsi, come fosse vederla nuda, che effetto gli avrebbe fatto.

L'idea del suo corpo nudo, lo ossessionava, come molte altre cose di lei.

Si portò una mano alla bocca. Lei lo aveva baciato.

Aveva sentito le labbra di lei, contro le sue.

Fake wife (Tokugawa 1) #wattys2020Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora