Il dolce tepore del corpo di Kojiro contro il suo, intensificò il suo godimento, mentre lui si spingeva con vigore fra i suoi generosi glutei.
Per sentirlo dentro, con maggiore intensità, caduta vittima del piacere, Miko si mise a quattro zampe, in quella posizione ritenuta sconveniente e disdicevole.
Kojiro a ginocchioni le cingeva i fianchi, e poi di tanto in tanto, posava le sue mani sul suo seno, per rafforzare il suono dei suoi estasiati e frenetici mugugni.
Quando si accorgeva che i suoi versi di piacere, fossero troppo rumorosi, le posava delicatamente una mano sulla bocca per tapparla.
Voleva evitare che Kaiju, li sentisse.
Per quanto Miko non volesse ammetterlo, le piaceva sentirsi dominata sessualmente da Kojiro, e l'idea di quella posizione sporca e peccaminosa, la eccitava maggiormente.
Kojiro d'altra parte, non aveva mai praticato sesso anale, e stava cercando in tutti i modi di contenere la sua eccitazione per non venire subito, non volendo più uscire da quel cantuccio caldo e piacevole.
Poi voleva che lei si abbandonasse completamente a lui raggiungendo l'orgasmo.
Se non poteva conquistarla con i soldi, tanto valeva provare con il sesso.
Quando Miko raggiunse la soglia massima del piacere, ebbe un attacco di euforia e ridarella che naturalmente Kojiro non comprese.
"Tutto bene?" domandò stranito, da quella sua inusuale reazione.
Lei cercò di frenare la sua ridarella convulsa, spiegando che, quando raggiungeva il massimo del piacere, le capitasse spesso,motivo per cui con i clienti era costretta a contenere il suo piacere, per evitare di avere quella bizzarra, comica e sconveniente reazione.
Kojiro sorrise, era felice che con lui, si fosse lasciata pienamente andare.
Poi le montò nuovamente sopra, per pochissimo, disperdendo il fluente e caldo fiume di piacere a lungo trattenuto.
Terminato l'amplesso, si accocolarono sul letto, senza neanche rivestirsi.
Erano entrambi caduti in un piacevole stato di estasi e beatitudine.
Tutti i muscoli del loro corpo, erano finalmente così distesi e rilassati.
Erano entrambi sprofondati in uno stato di appagante stanchezza, e di annebbiamento da qualsiasi pensiero o futile preoccupazione.
Purtroppo per Kojiro, durò poco... la sua glicemia andava tenuta sotto controllo.
Tossì forte e sobbalzò posandosi una mano sulla tempia.
Miko intuì che non stesse affatto bene.
Miko andò quasi subito nel panico, essendosi appena ricordata della sua glicemia.
"Non preoccuparti sto bene" rispose lui, senza scomporsi affatto.
"Kojiro, non dovresti prenderla con tanta leggerezza, hai il diabete" lo rimproverò con severità.
Lei si alzò senza vestiti, prendendo il misuratore della glicemia.
Kojiro si sollevò controvoglia dal letto, e si mise seduto, seguendo con lo sguardo le sue azioni.
"Miko, sto bene" riprese lui.
"Dammi il braccio!" ordinò lei, irremovibile.
"Miko, sto bene, sul serio" sostenne lui.
"Kojiro,il dottore mi ha detto che" esclamò lei, ma lui la interruppe.
"Ah, i dottori sono così fastidiosi" rispose scocciato.
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Fake wife (Tokugawa 1) #wattys2020
RomanceCrescere un figlio da sole è già di per sé difficile, soprattutto se nato da una violenza sessuale... Miko Yamamoto, si prostituisce per mantenere suo figlio, Kaiju, un bambino di dieci anni, ma se la vita le riservasse qualche sorpresa? L' incontr...