Miko uscì dal camerino del negozio, ancora una volta, sbuffando.
Era stufa, non ne poteva più, di continuare a provare tutti quei vestiti, alla ricerca disperata di uno che le stesse bene.
La sua taglia "44" non andava affatto bene su quei vestiti così stretti, a fatica riusciva a chiudere la cerniera.
"Forse dovremmo metterci un po' a dieta!" affermò la commessa, in tono denigratore.
Prima che Miko le sbottasse contro, si intromise Miyu dicendo " Ha la stessa fisicità di Beyonce, e non credo che Beyonce dovrebbe mettersi a dieta!".
"Mi ha davvero paragonato a Beyonce?" pensò incredula, per l'assurdo paragone, si era vero come Beyonce tendeva ad essere più formosa sulle gambe e sul fondoschiena, ma da qui a paragonarla alla celebre cantante americana, ce ne voleva tanta di fantasia.
La commessa naturalmente c'era rimasta male, mentre Miko lanciava uno sguardo grato alla cugina di Kojiro,per essere intervenuta subito in sua difesa.
Dopo tante prove, riuscirono a trovare il tanto agognato vestito.
Miko ammise con sua grande sorpresa, che non le dispiaceva affatto, le stava bene.
Era un vestito nero con una contrapposizione di tullè ricamato e chiffon, con dei leggeri motivi floreali,appena visibili, dato che erano anch'essi neri.
Ovviamente, era rivestito in tessuto di chiffon per coprire la parte sopra,con una scollatura generosa a v sul decoltè,ma dato che il suo seno era poco prosperoso, non risultava essere molto volgare, e poi c'erano dei leggeri lustrini blu, che coprivano in minima parte, poi sotto ricadeva con una gonna morbida che le ricadeva lungo le ginocchia, ma le maniche del vestito e la schiena restavano in trasparenza, dato che erano coperte solo dalla leggera stoffa di tulle, lo chiffon tornava ad aggiungersi, giusto per non lasciar scoperto il fondoschiena.
Era un vestito elegante, ma anche molto provocante e sensuale, dato che lasciava intravedere la schiena con quel tessuto così leggero e trasparente.
Miyu insieme alla commessa, la aiutò ad abbinarci i vari accessori, e poi le fecero provare delle scarpe dal tacco vertiginoso.
"No, io con quelle non ci cammino!" si rifiutò categoricamente.
Le aveva indossate soltanto 5 minuti e già i piedi le dolevano tantissimo.
"Ti stanno benissimo, sono perfette con questo vestito" insistette Miyu, per convincerla.
Miko si fece cedevole, non riusciva a dire di no a quella ragazza tanto carina e gentile.
E poi riusciva davvero ad accrescere il suo ego,con frasi del tipo "Sei stupenda, ti fanno delle gambe mozzafiato!".
Si guardò allo specchio del negozio per un'ultima volta e riconobbe che Miyu aveva proprio ragione, quelle scarpe così tremende da portare, le stavano proprio bene.
La sua figura appariva così slanciata, e poi quanto le piaceva apparire così alta, lei che aveva sempre avuto il complesso di essere troppo bassa.
Miko si era illusa di potersene tornare a casa, una volta uscite dal negozio e invece la cugina, la condusse in un centro di bellezza, per una pulizia al viso, e per sistemarle trucco e capelli.
In quel frangente si trovarono a parlare del più e del meno, come due amiche.
"Kojiro, mi ha detto che avete un bambino, la cosa mi ha sorpreso tantissimo" esclamò Miyu, con un certo fervore.
"Si, ecco..." rispose lei in difficoltà, reggere quella messinscena stava diventando più complicato di quanto credesse.
Era semplice fingere su sé stessa, ma coinvolgere in quella menzogna suo figlio, lo trovava poco carino.
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Fake wife (Tokugawa 1) #wattys2020
RomansaCrescere un figlio da sole è già di per sé difficile, soprattutto se nato da una violenza sessuale... Miko Yamamoto, si prostituisce per mantenere suo figlio, Kaiju, un bambino di dieci anni, ma se la vita le riservasse qualche sorpresa? L' incontr...