Dopo, averle detto apertamente, che lei avesse smentito un po' la sua bassa opinione sulle donne, il loro modo di guardarsi, di colpo mutò.
Si lanciarono occhiate più intense e complici, e nessuno dei due abbassò neanche per un attimo lo sguardo.
I loro occhi si intrecciarono tra loro, con avvolgente dolcezza.
Kojiro ancora scosso e affranto da quanto accaduto, a fatica realizzava che suo padre fosse morto; si sentiva rassicurato da lei, dalla sua dolcezza e premura.
Nessuna donna lo aveva mai guardato, abbracciato e toccato con quella dolcezza, solo Miko era stata così gentile e carina con lui.
Gli venne una voglia matta e sconsiderata di baciarla sulla bocca.
Non era da lui, desiderare qualcosa del genere, ma adesso, le sue labbra divennero il suo chiodo fisso.
Anche se, il pensiero di quel video, di lei che succhiasse avidamente il pene ad un uomo, che non fosse lui, lo tratteneva.
Mentre rifletteva, se cedere o meno al desiderio bruciante delle sue labbra, il cellulare di Miko squillò ininterrottamente.
Lei non sollevò neanche lo sguardo verso il cellulare,sapendo che si trattasse di uno dei suoi clienti; aveva già ricevuto in precedenza altre chiamate e messaggi.
"Perché non rispondi?" domandò Kojiro, seduto dinnanzi a lei.
Nascose il suo nervosismo, prese la tazza di tè e se la portò alla bocca.
Sorseggiò il tè,e poi rispose con disinteresse "Non è niente di importante!".
Per quanto cercasse di nasconderlo, quella chiamata era stato un brusco risveglio.
Prima era stata la moglie di Kojiro e si era così perfettamente immedesimata nel ruolo, e poi quello squillo la destava da quel sogno, ricordandole chi fosse realmente, solo una puttana, e lui solo un cliente come altri.
Il suo telefonino scuro e decennale, con ancora i tasti, squillava incessantemente.
"Sicura di non voler rispondere?" domandò lui, inzuppando uno quei biscotti insipidi per diabetici.
"No, non è importante!" ripeté lei.
Voleva evitare lo scontro con quella cruda realtà.
E poi, aveva già deciso di smettere, e quella gli parve l'occasione giusta per farlo.
Non sapeva neanche lei, perché adesso si sentisse più motivata:
Forse, per la proposta di Kojiro; anche se fosse finita male tra loro, le avrebbe garantito un mantenimento e degli alimenti, ma non era l'unica ragione.
Dovette ammettere, che probabilmente Rika ci avesse preso: Aveva fatto l'amore con Kojiro, e adesso, non aveva più voglia di fare dello squallido sesso per soldi.
Quell' associazione "sesso e soldi", appariva sempre meno allettante.
Ma allo stesso tempo, si domandava cosa avrebbe fatto dopo, quando la storia con Kojiro si fosse conclusa.
Era certa di voler trovare un lavoro- un lavoro vero, questa volta.
Per quanto, la rattristasse pensare al termine del loro contratto, era ragionevole e fondamentale pensarci, l'idea che lui si innamorasse veramente di lei, non poggiava su solide basi, si fondava solo sulle sue sciocche fantasticherie da innamorata.
Glie lo aveva ribadito più di due volte di "non innamorarsi di lui", e lei aveva perfettamente colto il messaggio.
Adesso, intuiva anche, perché lui non non volesse lasciarsi coinvolgere emotivamente da una donna, peccato però, che il suo cuore avesse fatto di testa sua.
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Fake wife (Tokugawa 1) #wattys2020
РомантикаCrescere un figlio da sole è già di per sé difficile, soprattutto se nato da una violenza sessuale... Miko Yamamoto, si prostituisce per mantenere suo figlio, Kaiju, un bambino di dieci anni, ma se la vita le riservasse qualche sorpresa? L' incontr...