L'istante in cui la risposta appare sullo schermo del test rimarrà impresso a vita nella memoria di ogni donna che l'ha vissuto.
C'è chi spera in un esito e chi spera nell'esatto opposto, poi c'è anche chi non sa esattamente in cosa sperare ma vorrebbe comunque conoscere il risultato al più presto... C'è chi fa il test da sola, chi in presenza del partner o di una amica, penso dipenda dalla condizione e dalla personalità di ognuno...Ma, qualsiasi sia la situazione, quei secondi di attesa che precedono il verdetto sembreranno sempre interminabili.
Uno dei due possibili esiti stravolgerà per sempre la vita di chi lo riceve, l'altro invece rassicurerà alcune e sconforterà un po' altre.
Cinque giorni di ritardo per una "regolare" come me erano già in sé un presagio ma, nonostante ciò, avevo atteso pazientemente, evitando di viaggiare con l'immaginazione. Era stato un periodo intenso, con viaggi di lavoro e ritmi sballati, poche ore di sonno e un po' di stress. Tutto questo poteva dunque essere la causa di quell'attesa.
Non volevo darlo a vedere ma dentro di me ero comunque molto nervosa.
Erano giorni di pensieri profondi. Avevo avuto occasione di dialogare con una donna sui 40, single e senza figli. Mi aveva raccontato di quanto si sentisse pienamente soddisfatta della sua vita, fermamente convinta che, con figli, avrebbe dovuto fare molte rinunce e non avrebbe fatto tutte le esperienze di vita di cui era orgogliosa. Come lavoro principale faceva l'insegnante di scuola materna e diceva di vedere molte madri insoddisfatte e perciò invidiose e frustrate. Io ho sempre voluto dei figli ma stavo iniziando a sentire il bisogno di rivoluzionare un po' la mia vita e a pensare che i bimbi potevano certamente aspettare altri 4-5 anni.
Era sabato pomeriggio quando mi decisi e mandai il mio fidanzato Fra ad acquistare il test in farmacia. Lessi più volte le istruzioni con il cuore che batteva forte ma aspettai a farlo, la sensazione di male alle ovaie mi faceva presagire un arrivo del ciclo di lì a breve e quindi temporeggiai un paio d'ore nonostante dentro di me una vocina iniziasse ad insinuarsi dicendomi che forse non dovevo mostrare tutta quella sicurezza.
Poi, presi coraggio e mi decisi.
Per paura di sbagliare qualcosa, avevo incaricato Fra di contare i secondi di pipì sullo stick. Con le mani tremanti attesi poi il verdetto senza osare staccare gli occhi dallo schermo..."incinta", il cuore perse un battito e gridai quella parola spaventata "incinta, c'è scritto incinta!". Continuai a fissare lo schermo pensando che da un momento all'altro potesse comparire il "non", per uno strano scherzo del destino, e invece apparve "2-3 settimane".
Ho pensato a quel "cosino piccolo piccolo", un esserino che poco prima non c'era e invece poi eccolo lì, inconsapevolmente cresce e si sviluppa, anche se chi lo sta ospitando non ne ha ancora la minima idea. E poi, una volta che viene scoperto, si ritrova a generare il panico intorno a sé.
La sensazione di agitata incredulità è durata qualche ora, il tempo di pensare "io incinta?? ma davvero?? non sono preparata, non so cosa posso o non posso fare o mangiare o...e poi fino ad oggi ho mangiato sushi, carne al sangue, bevuto alcolici...".
Non ne ero infelice ma più che altro abbastanza scioccata, non ritenevo fosse il momento giusto e, avendo sentito di coppie che ci provano per mesi, non mi sarei immaginata che a noi sarebbe bastata una sola volta!
Poco dopo però mi sono sentita molto stupida, la vita mi stava facendo il più bel regalo che potesse esserci. Non importava se economicamente non fosse il periodo giusto, o che avrei preferito aspettare di avere di meglio da offrire, stavo per vivere il viaggio più spettacolare di sempre...diventare mamma...e l'emozione e lo stupore batterono due a zero la paura folle e il senso di inadeguatezza.
Mi domando però, se un giorno ci sarà un test con così tante funzionalità da poter anche comunicare: "ehi, colpo doppio! Non solo sei incinta da 2-3 settimane ma, wow, i piccoletti in cantiere sono addirittura due/tre/quattro..!".
Ecco, fino a quel giorno per alcune donne ci sarà sempre un secondo colpo di scena..la sorpresa nella sorpresa!!
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Sono 2 ✌️!!
General FictionStorie di una gravidanza doppiamente non convenzionale. "Sono 2" è il racconto della mia gravidanza, un diario, a posteriori, di quello che ho vissuto e provato. È un libro che mi avrebbe fatto piacere leggere durante la mia gravidanza e spero possa...