Quando si è incinta si entra in un giro infinito di controlli, esami del sangue, lunghissime attese telefoniche e altrettanto lunghe conversazioni con gli operatori del numero verde della regione.
Fortunatamente, almeno per le analisi del sangue, non c'è da prenotare e le donne in gravidanza possono fare la coda prioritaria, per tutto il resto bisogna armarsi di molta pazienza.
Quello che comunque ho capito nel giro di pochi mesi è che:
1) è bene portarsi il più avanti possibile con le prenotazioni tramite sistema sanitario nazionale se si vuol trovar posto in determinate strutture (praticamente si dovrebbe prenotare ancora prima di essere incinte!) o, in certi casi, se si vuole trovare posto in generale.2) Vedi sopra. Quando la gravidanza è gemellare è ancora più difficile trovare posto perché devono riservarti due posti anziché uno e perché certe strutture e ambulatori sono ritenuti idonei solo per le ecografie di gravidanze singole.
Iniziai a rendermi conto di tutto questo quando il ginecologo mi disse di prenotare il bi-test, il test combinato, da effettuare a 12-13 settimane di gravidanza, che permette di valutare statisticamente l'eventualità di una anomalia cromosomica (trisomia).
Era inizio maggio e l'esame dovevo farlo a fine mese. Quando riuscii a prendere la linea, l'operatore del numero verde della regione mi spiegò che per questo esame andavano contattate direttamente le strutture. Chiamai tutte quelle di Milano, tre risposero che non avevano posto, una nonostante ripetuti tentativi non rispose mai e l'ultima comunicava con messaggio registrato che il numero non era attivo per le prenotazioni e bisognava recarsi di persona in ospedale.
Mi informai presso un'altra struttura per effettuare l'esame in forma privata e mi dissero che, essendo due i feti, avrei dovuto pagare doppio, per un totale di circa 700 euro. Decisi che, a quel costo, non l'avrei fatto.
Mi ero quasi rassegnata, avrei fatto gli ultimi tentativi di prenotazione andando di persona o telefonando più e più volte, poi ci avrei rinunciato. Una mattina, però, mentre andavo al lavoro, provai a richiamare quell'ospedale che non mi aveva mai risposto e, dopo vari squilli, presero la telefonata e mi dissero che ero fortunata perché avevano avuto una cancellazione e quindi potevano inserirmi. Una botta di...fortuna!! Non riuscivo a crederci...!!
Fu un'esame che mise un po' di tensione, suddiviso su due giorni di due settimane diverse: colloquio di gruppo e prelievo il primo giorno, ecografia il secondo.
Al colloquio ci spiegarono che si trattava di un esame statistico, molto valido ma non infallibile e che, in caso di dubbi,avrebbero consigliato esami più invasivi quali villocentesi ed amniocentesi. Ci dissero inoltre che il fatto di escludere queste tre trisomie non significava con assoluta certezza che il bimbo fosse totalmente sano, in quanto vi sono anche altre patologie non rilevabili con gli strumenti disponibili ad oggi. Poi ci proposero di partecipare ad uno studio universitario che valutava la rilevanza dell'assunzione di integratori in gravidanza. Partecipando si avrebbe avuto diritto, se necessari, ad integratori gratuiti e inoltre tutte le future visite sarebbero state gratuite presso la loro struttura. Ci pensai e, interessata, chiesi maggiori informazioni, ma venni liquidata in fretta perché mi dissero che le gravidanze gemellari non rientravano tra i casi di studio.
L'ecografia del bitest mi emozionò tantissimo perché per la prima volta li vidi. Distintamente e senza ombra di dubbio. La risoluzione per quel tipo di esame infatti doveva necessariamente essere ottima e, appena il medico appoggiò la sonda sulla mia pancia ancora pressoché piatta, vidi due piccole sagome che si muovevano con movimenti rapidissimi. Quella più in alto sembrava saltellare come su di un tappetino a molle e quella più in basso nuotava a testa in giù. Si vedevano già molto bene testa, braccia, mani gambe e piedi...Erano minuscoli ma già due perfette miniature. Non mi aspettavo di vedere già tutto ciò e mi si sciolse il cuore. Ero anche davvero sorpresa al pensare che ancora non sentivo nulla ma quei due, dentro di me, intanto facevano un bel casino. Erano scatenati a mia totale insaputa!
Ci dissero che i valori andavano bene e che quindi si escludeva la possibilità delle trisomie (il risultato scritto fu "basso rischio", voce che si ritrova in tutte le casistiche in cui, quasi con certezza, si escludono le patologie in questione), tirai un gran sospiro di sollievo.A metà giugno, invece, provai a prenotare l'ecografia morfologica per fine luglio e nessuna struttura della regione Lombardia aveva posto. Infine riuscii a prenotare al Centro Diagnostico (che apriva le prenotazioni più avanti) per poi sentirmi dire, il giorno dell'ecografia, che la struttura non effettuava morfologiche gemellari e che avevano sbagliato a darmi l'appuntamento. Mi fecero comunque l'ecografia, ma con qualche riserva, dicendo che avrei dovuto rifarla presso un ospedale specializzato in gravidanze gemellari con la massima urgenza. Ovviamente quando poi mi recai in ospedale il medico mi disse tutt'altro, ovvero che non avevo bisogno di rifare l'ecografia perché andava già bene, e che non avrebbero dovuto darmi una ricetta con il bollino dell'urgenza perché si dà solo a chi è in pericolo di vita. Ma, almeno, dopo tutto ciò, il medico si assicurò che per l'ecografia successiva riuscissi a trovare posto presso la loro struttura, quella in cui avrei voluto partorire.
Un esame che invece non dà problematiche di attese o posto in fase di prenotazione ma che è alquanto lungo, noioso e, per molte donne, sgradevole è la "famosa" curva glicemica!
È un esame che si fa tra le 24 e le 28 settimane ed è poco piacevole in quanto, per misurare la variazione dell'indice glicemico nel sangue, si deve:
- effettuare un primo prelievo (e fino a qui tutto ok)
- bere nel giro di 5 minuti una bevanda a base di glucosio dal gusto estremamente dolce, contenuta in una boccetta delle dimensioni di quelle per sciroppi
- effettuare un secondo prelievo dopo un'ora (un'ora in cui non hai potuto bere, leggere, camminare o far alcun tipo di attività e hai pregato di non vomitare quella schifezza ingerita per non compromettere l'intero esame)
- effettuare un terzo prelievo, a distanza di due ore dal primo (passando quindi un'altra ora nella nulla facenza totale, contando i minuti che passano e non vedendo l'ora di tornare a casa)Io, per paura di sbagliare e non stare nei tempi (e per cercare di sentire il gusto il meno possibile), anziché metterci 5 minuti, scolai la bevanda nel giro di due minuti. Un consiglio? Non fatelo! Tenete d'occhio i minuti e procedete a piccoli/medi sorsi...
L'effetto del mio bere quasi alla goccia fu un immediato giramento di testa. Rimpiansi di non aver seguito il consiglio di un'amica di andare accompagnata da qualcuno. Fra non si era offerto di venire con me, e io non glielo avevo chiesto, a lui e a nessun altro, essendo abituata a far tutto in autonomia, senza scomodare nessuno.
Guardai fisso e cercai di concentrarmi, ero seduta e ben presto il giramento di testa passò ma si fece strada una sensazione di nausea dovuta, in parte, a quello che avevo bevuto e, in parte, a un'odore fastidioso che aleggiava nell'aria. Cercai di concentrarmi ancora di più per non vomitare anche perché, come detto sopra, avrei dovuto rifare l'esame se ciò fosse successo.
Alla fine andò bene, trovai anche una ragazza con cui chiacchierare, ingannando il tempo. Concluso l'esame, sentivo ancora il retrogusto dolciastro (come se avessi bevuto 4-5 cappuccini iper-zuccherati) che dopo qualche ora cercai di compensare con grandi scorpacciate di salato.
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Sono 2 ✌️!!
Fiksi UmumStorie di una gravidanza doppiamente non convenzionale. "Sono 2" è il racconto della mia gravidanza, un diario, a posteriori, di quello che ho vissuto e provato. È un libro che mi avrebbe fatto piacere leggere durante la mia gravidanza e spero possa...