Marzo e aprile sono stati due mesi densi di viaggi. Viaggiare, non importa esattamente dove, mi rende felice. La curiosità è parte di me e scoprire nuove realtà mi emoziona molto. Non ho sempre avuto la possibilità di farlo spesso, ma in quel periodo le trasferte di lavoro si erano intensificate ed ero anche riuscita a prendere qualche giorno di ferie per due mini vacanze.
E così in due mesi sarei partita 5 volte.
Non ero ancora incinta quando a inizio marzo, per lavoro, andai in Arabia Saudita ma lo ero già quando vi tornai venti giorni dopo. Lo ero ma, ovviamente, ancora non lo sapevo.
Avrei soltanto potuto immaginarlo, se avessi considerato che, pur non essendo in ovulazione quell'unica volta senza precauzioni, lo sarei stata a breve, prima del previsto.
Di quel primo viaggio da "donna incinta" la tappa principale era il Bahrein e poi ci sarebbe stata una "toccata e fuga" in giornata a Riyadh.
Partii contenta di visitare per la prima volta il Bahrein, con la speranza di riuscire, nei due giorni di permanenza, ad avere un po' di tempo per scoprire quel piccolo Regno.
In volo attuai la mia consueta routine di relax: bere (champagne) e chiacchierare al decollo - film - mangiare e bere (vino) - dormire - mangiare.
Non bevo spesso e non lo facevo così di frequente nemmeno in quel periodo, se non in compagnia o per poter crollare addormentata in aereo. Nel mese di marzo furono svariate le occasioni e quando scoprii di essere incinta ci ripensai un po' preoccupata e qualcuno, per farmi fare una risata, mi disse "non preoccuparti tanto tutto quello che hai bevuto se lo sono divisi per due!".
Fu in occasione di quel viaggio aereo da Milano che ebbi modo di parlare una donna intorno ai 40 che mi fece riflettere sul fatto che i figli potessero aspettare ancora un po'. In effetti c'erano tante cose che ancora volevo fare, viaggi ed esperienze che probabilmente mi sarebbero state pregiudicate dall'arrivo di un figlio. Dopo alcuni anni di sacrifici per la casa ed il mutuo, quell'anno avevo deciso di iniziare a togliermi un po' di soddisfazioni, a partire dalla vacanza a Cuba prenotata per Agosto...
Ma torniamo al Bahrein. La prima parte del viaggio fu abbastanza rilassante rispetto agli standard frenetici a cui ero solita. Normalmente in trasferta non c'era quasi mai tempo per del turismo ma questa volta avevamo mezza giornata libera e ovviamente ne approfittammo, e riuscimmo a visitare l'antico forte sul mare e la capitale Manama con il suo suk colorato, ricco di lampade e spezie.La seconda parte a Riyadh fu più impegnativa, perché densa di appuntamenti ma, prima di ripartire alla sera, ci fu il tempo per andare a cena con amici del luogo in un locale caratteristico, dove si mangia per terra, seduti su un tappeto.
Ancora non avvertivo alcun tipo di sintomo e, in realtà, fino a poco prima di effettuare il test non mi accorsi assolutamente di nulla. Alcune dicono che quando si è incinta lo si sente, ci si sente diverse, si avverte qualcosa...Io evidentemente non rientro in questo gruppo!
Mi sentivo stanca quello sì, ma non più del solito (a casa crollavo sempre dal sonno la sera, dopo cena) considerati i viaggi e gli straordinari al lavoro.A fine marzo, poi, andai tre giorni in Irlanda con mia mamma. Era stato il suo regalo di compleanno e volevamo cercare di sfruttare al massimo ogni momento è fare più cose possibili. Camminammo molto per Dublino, dormimmo poco, andammo in posti meravigliosi e un po' magici come Giant Causeway e Carrick a Rede Rope bridge, saltellammo nei pub al ritmo di "Wild Rover", "Whiskey in the jar" e altre famose canzoni irlandesi e bevemmo Guinness (un paio) e Bushmill (fortunatamente solo uno).
Ero felice ma ogni tanto un po' nervosa (lo attribuivo al pre-mestruo) e diedi qualche risposta secca e poco carina a mia mamma, poi me ne pentii subito pensando che quello era il suo regalo e io non avrei mai voluto rovinarle nulla di quel viaggio. Ci divertimmo e collezionammo una serie di bellissimi ricordi. Nel frattempo doveva arrivarmi il ciclo il lunedì, o forse già la domenica, e invece nulla... "Meglio" pensai, una seccatura in meno mentre sono in giro.
Il viaggio successivo è stato a metà aprile, era Pasqua, e tornavo in trasferta in Arabia Saudita. Sapevo di essere incinta soltanto da qualche giorno e mi sentivo esattamente come sempre, tutto stava andando avanti senza che me ne accorgessi ma almeno ora ne ero consapvole.
Cercai di stare attenta a quello che mangiavo, passai molte ore in piedi ma non ne risentii, ebbi pochissimo tempo libero e fui un po' dispiaciuta al pensiero che non sarei più tornata a Riyadh per un bel po' di tempo. Avevo passato anni ad andarci così di frequente che ormai era diventato un posto familiare. Nell'ultimo periodo avevo conosciuto persone simpatiche e fantasticato sull'escursione a Edge of The World, una specie di Grand Canyion saudita, molto suggestivo. Volevo visitarlo alla prima occasione in cui avessi avuto una mezza giornata libera...Ma ormai chissà quando sarebbe stato possibile? Me lo chiedo ancora oggi...
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Sono 2 ✌️!!
Fiksi UmumStorie di una gravidanza doppiamente non convenzionale. "Sono 2" è il racconto della mia gravidanza, un diario, a posteriori, di quello che ho vissuto e provato. È un libro che mi avrebbe fatto piacere leggere durante la mia gravidanza e spero possa...