È ormai passato un mese dal malore della nonna.
È stato un mese intenso e forse anche per questo è volato senza quasi che io me ne sia resa conto.
Lei si sta riprendendo alla grande.
Non è ancora in forma come prima, ma ha fatto passi da gigante.
Parla ormai senza problemi ed ha recuperato abbastanza bene l'uso del braccio destro.
Fa ancora un po' fatica a camminare ma i medici confidano in un recupero pressochè totale.
E questo è un po' un miracolo vista la sua età e gli acciacchi di cui già soffriva.
Io sono alla fine del terzo mese e sono molto più tranquilla, la nausea mi è quasi completamente passata e devo dire che mi sento molto meglio.
Ieri ho fatto il controllo dalla ginecologa e procede tutto bene, così ho deciso che è venuto il momento di dare la notizia anche al lavoro.
Siamo a fine luglio.
Tra un po' inizierà il periodo delle vacanze, anche se io e Claudio non abbiamo avuto modo di organizzare nulla, e non vorrei farmi rivedere ad agosto con la pancia ormai evidente, senza aver detto nulla.
Le giornate passano tra mille scadenze e scartoffie da sistemare.
Come sempre, quando si avvicina agosto, sembra che il mondo debba finire e che tutto debba essere sistemato prima che ciò avvenga."Visto che tanto noi lavoreremo anche ad agosto non capisco tutta questa fretta di chiudere tutto." Mi lamento con Claudio.
"Con chi è che lavorerai ad agosto?"
"Con te."
"Ah sì? Davvero? Non credo proprio..."
"Ah sentiamo e dove pensa di andare dottor Conforti visto che non abbiamo prenotato nessun viaggio e soprattutto non abbiamo chiesto le ferie?"
"Bè tu non l'hai fatto. Cosa ti fa pensare che non l'abbia fatto nemmeno io?"
Rimango pietrificata.
"Non stai dicendo davvero? Non pensi veramente di andare in vacanza e di mollarmi qui da sola? Non puoi..."
Claudio mi guarda serio ma poi esplode in una fragorosa risata.
Io lo guardo malissimo.
"Bene, allora ti comunico che da lunedì io e te saremo in ferie per tre settimane."
"Ma io non ho mai chiesto le ferie."
"Lo so, ma l'ho fatto io per te."
"Dici davvero? Non posso crederci!"
Sprizzo gioia da tutti i pori.
"E non mi chiedi nemmeno dove andiamo? Fai bene, tanto non te lo direi comunque!"
"Andiamo in vacanza?"
"Vacanza ora.... Non esageriamo!"
"Dai dimmi dove andiamo!"
"Ti dirò solo che partiamo martedì, preparati una valigia ma non esagerare, tanto userai prevalentemente costumi da bagno e infradito."
Questa storia mi sembra di conoscerla...
"Ma non puoi dirmi solo questo. Cioè come faccio a fare una valigia così? E poi, quanto stiamo via una settimana? Insomma mi devi dare qualche altro indizio."
"E va bene, mi sa che stavolta mi tocca cedere alla tua curiosità" e tira fuori una busta dal cassetto della scrivania che mi porge.
La apro e ci trovo due biglietti aerei.
Sono senza parole.
"Claudio andiamo alle Seychelles??"
Lui sorride.
"Sorpresa!"
"Io non.... non so cosa dire"
"Non devi dire niente. L'aereo parte comunque sai?"
Gli butto le braccia al collo e lo stringo forte.
Poi mi rendo conto di una cosa fondamentale.
"Claudio, temo che ci sia un problema."
"Quale?"
"Non mi ricordo se e quando ho rinnovato il passaporto."
"Ahia, allora dovrò sbrigarmi a trovare qualcun'altro, anzi qualcun'altra che venga con me."
"Dai piantala! Stavolta non ci casco!"
"Menomale! Il tuo passaporto è a posto. Ho controllato io."
"Davvero?" Sono sempre più stupita. "Come sei efficiente!"
"Avevi dubbi?"
In effetti, no.La notizia della mia gravidanza ha creato parecchio scompiglio tra i miei colleghi.
Lara è rimasta con la bocca spalancata per circa due minuti.
"Nooo, non ci posso credere! Allora avevo ragione, non poteva essere solo il reggiseno!"
Paolone pensava scherzassi.
Le altre due hanno visto sfumare davanti ai loro occhi qualsiasi pur remota possibilità di conquistare Claudio.
La Boschi ha fatto una delle sue solite smorfie di sdegno, facendomi percepire tutta la sua disapprovazione.
Ma non mi importa.
Martedì parto per le Seychelles con Claudio e tutto il resto in questo momento non mi tocca per niente!Dopo aver impiegato un'intera giornata a passare in rassegna tutto il mio guardaroba per decidere cosa portare e a pesare e ripesare la valigia per riuscire a stare dentro il peso massimo consentito, finalmente è arrivato il giorno della partenza.
"Ci sei riuscita allora a chiuderla questa valigia?"
"Stiamo via 18 giorni, non è mica così facile!"
Lui ride.
"Lo sai che esistono le lavanderie e che in ogni caso userai una metà scarsa di quello che hai portato vero?"
"Vabbè meglio essere previdenti."
Ride scuotendo il capo mentre deposita i bagagli sul carrello dell'aeroporto.
Ripenso per un attimo all'ultima volta che sono stata qui è mi vengono i brividi.
Ma ora i miei pensieri devono essere solo positivi.
E poi stavolta, qualunque cosa accada, siamo insieme.
Così mi concentro sul fatto che sto partendo con Claudio e che stiamo andando in uno dei posti più belli del mondo.
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L'allieva.... quattro anni dopo
FanfictionLa mia storia propone un seguito della fiction L'allieva partendo da quattro anni dopo i fatti narrati in tv, nella prima stagione della serie.