Immagine della Fera 'o Luni in piazza Carlo Alberto.
***
Sono solo le otto del mattino quando decido di alzarmi per uscire da questa casa; non voglio e non posso incontrare Lex.
Dopo ieri sera prenderò distanze chilometriche da lui.Quella di ieri è stata la serata più strana della mia vita.
L'incontro con Mattia, la fuga con Lex, le sensazioni provate mentre mi stringevo a lui, l'adrenalina che sentivo scorrere nelle vene in sella alla moto. E quel sentimento che credevo stesse nascendo in me, fatto a pezzi in un secondo dalle parole cattive di Lex.Dopo che sono scappata via mi è preso il panico.
Dove potevo andare alle tre del mattino da sola, a piedi, in un posto che non conoscevo?
Così ho pensato bene di prendere un taxi, ma non prima di aver versato fiumi di lacrime per un ragazzo che credevo avesse anche una parte buona sepolta chissà dove.Stava andando tutto bene finché non gli ho chiesto della sua ragazza, deve esserci stato qualcosa di forte tra di loro per reagire come ha fatto.
Ma questo non gli da il diritto di trattarmi come stanotte.Adotterò l'indifferenza, ma in questo momento devo uscire da qui, se lo incontrassi anche solo per sbaglio potrei fare cose di cui potrei pentirmi, per esempio ucciderlo.
Mi vesto velocemente con i soliti jeans e una maglietta di cotone bianca, metto le mie vans ed esco di casa.
Chiudo il portone alle mie spalle e faccio un lungo respiro: i profumi delle spezie e del pesce arrivano forti sotto le narici.Gli ambulanti urlano nel loro dialetto per attirare l'attenzione dei passanti, la città è già sveglia da un po', io invece mi sento uno zombi che cammina.
Sento chiamare il mio nome e mi giro nella direzione dove sono sistemati i banchi del pesce: è Ture il pesciaiolo.
"Buongiorno signorina Beatrice."
Mi dice con un sorriso contagioso."Buongiorno Ture, sei allegro stamattina?"
"Signorina io sono sempre allegro, ho già la vita triste quindi perché non mostrarsi positivi? Può fare solo bene."
Forse Ture non ha tutti i torti, bisognerebbe ridere di più, nonostante i macigni che ognuno di noi porta nel cuore.
"Signorina cos'è quell'espressione triste? Oggi è una bellissima giornata di sole, godetevela, siete troppo pallida un po' di sole non può farle che bene."
Ci rifletto su per un attimo e decido che è un buon suggerimento.
Me ne andrò al mare, ho dormito solo poche ore stanotte, servirà a rilassarmi e a non pensare al fatto che stasera dovrò affrontare Lex.
Non potrò sfuggirgli per sempre."Grazie Ture, penso proprio di seguire il tuo consiglio e di andare qualche ora al mare."
"Eh brava a signuri'."
"Ture posso chiederti un favore?"
"Tutto quello che desidera."
"Puoi chiamarmi Bea? Il lei con me non dovresti usarlo. Puoi darmi del tu."
Ture mi sorride."Ok signorina, le darò del tu, ma solo se viene a pranzo da me oggi. È troppo magra e sciupata, devo sgridare quel californiano quando lo vedo."
Io sorrido imbarazzata e decido di accettare l'invito a pranzo di questo simpatico uomo.
"Ci sto! A che ore devo venire da te?"
"Torna qui al banco per le due, il mio appartamento è qui vicino possiamo andare insieme."
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Tu sei il mio destino
RomanceDA REVISIONARE Lex è sempre stato un ragazzo problematico, arrogante e pieno di se. Fin quando, un giorno non si è trovato ad affrontare un amore non corrisposto che gli ha fatto mettere in discussione tutta la sua vita incasinata. Decide così di...