Cap 26 Bea

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Lex è sparito e nessuno ha più sue notizie da ieri pomeriggio, quando ha mandato un sms ad Enrico. Diceva che non sarebbe tornato in tempo per l'apertura del pub e quindi doveva occuparsene lui per quella sera.

Alle prime luci dell'alba, quando abbiamo chiuso il locale, non mi sono sentita di rientrare a casa.
Ero molto preoccupata per Lex e non sarei comunque riuscita a dormire.

Sono le tre del pomeriggio e di lui ancora nessuna notizia.
Ho provato a chiamare sul suo cellulare un milioni di volte, ma è sempre spento. Gli ho lasciato mille messaggi ma niente, silenzio.
Nelle ultime trentasei ore il mio umore ha subito continui cambiamenti.
Sono passata dallo stato di stupore all'incazzatura, dalla preoccupazione alla delusione, per poi tornare all'incazzatura.
Ma a quest'ora del pomeriggio ormai la mia preoccupazione è arrivata alle stelle.

Ho girato tutta Catania, sia in autobus che a piedi, ma di Lex nemmeno l'ombra.
Non so più dove cercarlo e sono sfinita.
Mi incammino verso casa con la speranza che  sia tornato li.

Stamattina dovevamo fare una gita sull'Etna.
Avevo organizzato tutto nei minimi particolari, grazie anche all'aiuto di Mia.

Qualche giorno fa ho proposto a Lex questa gita, lui ne era rimasto entusiasta, entrambi aspettavamo con impazienza il lunedì, per poterci allontanare un po' dalla città.
Ma lui non è qui con me, ed io mi sento uno straccio.

Sono vicino casa quando mi accorgo di una figura vestita di nero che sta aprendo il portone: è Lex.

Allungo il passo per poterlo raggiungere.
Il cuore va a mille.
Mi blocco subito quando vedo una ragazza accanto a lui.
Riesco a distinguere solo il colore dei capelli, rossi, come i miei, perché anche lei mi da le spalle.

Il mio cuore smette di battere nel momento in cui Lex prende la mano della ragazza per intrecciarla alla sua, regalandole il sorriso che in genere rivolge a me e che tanto amo, o per meglio dire, amavo.

Mi è appena crollato il mondo addosso.
Come ha potuto farmi questo?
Perché sono stata così stupida?
Dovevo immaginarlo che sarebbe finita così, per una volta nella vita ho voluto seguire quello che sentiva il mio cuore e sono rimasta fottuta.

Delle lacrime bagnano il mio viso e le mie gambe iniziano a correre per scappare più lontano possibile da Lex.

Vorrei sfuggire alla sofferenza che sto provando in questo istante, ma non è possibile.
Il dolore che sento al petto è una cosa che non ho mai provato prima.
Non mi sono sentita così vuota neanche quando ho trovato Mattia a letto con una delle mie amiche.
Non mi sono sentita così sola, nemmeno quando i miei genitori mi hanno buttata fuori di casa.

Lex mi aveva avvertita di stargli lontano, ma io non ho voluto dargli ascolto.
Mi sono illusa che quello che stava nascendo tra noi due fosse talmente forte da poter abbattere tutte le sue paure e insicurezze, ma come al solito mi sbagliavo e adesso dovrò pagarne le conseguenze.

Non ho idea di dove poter andare, ma voglio correre fin quando ho fiato, voglio allontanarmi il più possibile da quel traditore.

La mia corsa si interrompe bruscamente perché inciampo e cado finendo a terra.
Cerco di alzarmi, ma sono esausta.

" Bea che ti succede stai  bene?"

Una voce piena di preoccupazione mi costringe ad alzare lo sguardo.
Le lacrime mi impediscono di mettere subito a fuoco, ma poi riconosco la testa rasata di Nino.

È davanti a me, con una mano sospesa per aiutarmi a rialzarmi da terra.
Mi sento in imbarazzo per questa scena patetica.
Sono un disastro in questo momento.

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