Cap 28 BEA

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Tento con molta fatica di aprire gli occhi, nonostante la luce fioca della stanza, non ci riesco.
La testa mi martella, sento forti dolori alla bocca dello stomaco e ho la nausea.
Tutto il mio corpo è scombussolato.
Batto le palpebre più volte cercando di mettere a fuoco.

Sono in una stanza anonima, fatta di pareti bianche e spoglie.
L'odore forte del disinfettante mi fa presumere di trovarmi in una camera di ospedale.
Ma se la mia deduzione fosse giusta, la domanda nasce spontanea: che cavolo ci faccio in ospedale? Cosa mi è successo?

Un senso di ansia inizia a impossessarsi di me.
Provo ad alzarmi, la nausea si fa ancora più prepotente costringendomi a sdraiarmi nuovamente.

In quell'istante la porta si apre, due donne in camice bianco fanno il loro ingresso posizionandosi di fronte a me.

"Sei sveglia finalmente?"

La donna più alta si avvicina prendendomi la mano, ed è in quell'istante che la riconosco.

"Daniela?"

"Si tesoro sono io. Come ti senti?"
Mi chiede in modo gentile.

"Ho mal di testa e la nausea. Daniela, perché mi trovo qui? Cosa mi è successo?"

Lei guarda per un attimo la donna che è rimasta in fondo al mio letto con dei fogli in mano.

" Non ricordi niente di ieri sera? "
Mi soffermo un attimo per capire cosa dovrei ricordarmi visto il mio malessere, ma le fitte alla testa rendono tutto più difficile.

"Dovrei? "
Chiedo confusa.

"Vedi tesoro, ieri sera Mia e Alberto ti hanno portata qui priva di sensi. Quando sei arrivata al pronto soccorso hai avuto un arresto respiratorio."
Io mi irrigidisco per un attimo.

"Abbiamo deciso così di fare una serie di esami. Voglio tranquillizzarti dicendoti che stai bene, che non hai niente e sei in salute."

"E allora cos'è successo?"
Non riesco a nascondere l'ansia.

"Abbiamo trovato tracce di GHB."
La donna che fino ad adesso era rimasta in silenzio, si avvicina a me.

" Bea lei è la dottoressa Scilletta."

"Salve."
La saluto e sul suo viso sbuca un leggero sorriso.

"Bea tu sai cos'è la GHB?"
La dottoressa è tornata seria.

" Si, ho sentito parlare di questa sostanza , pare che vada molto di moda e che sia la droga preferita dagli stupratori. Io non ne ho mai fatto uso, com'è possibile che ci sia traccia nel mio corpo?"
Mi acciglio.

"Vedi, pensiamo che qualcuno ti abbia messo la droga nella bevuta, pensiamo pure che abbia esagerato visto le condizioni in cui versavi quando sei arrivata qui."

Il mal di testa a queste rivelazioni aumenta ancora di più. Quasi non riesco a capire quello che sta dicendo la dottoressa.

" Bea, forse è meglio se adesso tu ti riposi un po', parleremo dopo di come quella droga sia finita nel tuo bicchiere, ok?"

Forse ha ragione Daniela, adesso non riuscirei a pensare lucidamente e la nausea e il mal di testa non sono di aiuto.

"Va bene, cercherò di dormire."

" Ti daremo qualcosa per il mal di testa, noi andiamo a dire ai tuoi amici che sei sveglia."

" I miei amici?"
Dico sorpresa. Non pensavo che qualcuno fosse qui fuori.

"Enrico, Alberto e Mia non si sono mai mossi da qui, se non per andare a prendere Lex e tra poco dovrebbero arrivare anche Sandra e Sandro."

"Lex è qui?"
Domando ancora più stupita.

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