Bea è tra le mie braccia, ed è una bella sensazione.
Stasera, quando è uscita di casa, ho pensato di farmi un bicchierino di rum, da uno sono diventati molti di più.
Non sopportavo l'idea di Bea con un altro.
La gelosia che ho provato quando l'ho vista entrare stringendo la mano di Alberto è stato un qualcosa di incontrollabile.Per un po' sono riuscito a starmene buono, ma quando li ho visti abbracciarsi per ballare un lento, tutto il mio autocontrollo è andato a puttane.
Ho quasi preso a botte il mio amico e ho spintonato la ragazza che è tra le mie braccia.
Avrei potuto farle molto male e non me lo sarei mai perdonato.Dopo il casino che ho combinato dentro la villa, la sbornia è come sparita, la disperazione si è impossessata di me facendomi versare lacrime per una ragazza che conosco da pochissimo tempo e alla quale continuo a fare del male.
Ho pensato di venire a cercarla per parlare con lei, devo chiarire con Bea, devo farle capire che posso migliorare.
Ho passato un anno a lavorare sul mio carattere, sulla mia impulsività, la mia arroganza. Posso riuscire a migliorare per una ragazza per la quale inizio a sentire qualcosa.
Non so esattamente cosa provo per lei, ma sicuramente devo darmi una possibilità per scoprirlo, non posso più far finta di niente.Noto che Bea ha una grossa ferita sul ginocchio destro e una piccola sbucciatura su quello sinistro.
Cazzo, pensavo sul serio di non averle fatto del male nella spinta? Che idiota."Ehi che hai?"
Mi chiede scostandosi leggermente da me."Devi disinfettare le ferite se non vuoi che ti si infettino."
Dico seriamente.
Lei si guarda curiosa e poi nota i tagli."Non mi ero accorta di essermi ferita."
"Non ti sei ferita da sola, sono stato io a farti male quando ti ho spinta."
Mi sento una merda in questo momento, perché in fondo è quello che sono."Lex, tu non mi hai fatto male."
"Sicura?"
Le dico indicandole le ferite.
Bea si acciglia."Più che sicura!! Sono caduta un paio di volte prima di riuscire ad arrivare in questo piccolo paradiso."
I suoi occhi sono bellissimi in questo momento, hanno una luce tutta propria, ma io non posso fare a meno di sentirmi in colpa.
"Se non avessi fatto tutto quel casino lì dentro tu non saresti ferita, io ci combino sempre Bea. Sono uno che porta solo guai e ferisce le persone; dovresti starmi alla larga."
"Fallo decidere a me per favore."
Dice determinata."Poi non dirmi che non ti avevo avvertita."
Lei si acciglia ma non dice nulla."Andiamo, ti porto a casa, devo medicarti."
Mi allontano mal volentieri da lei per aiutarla ad alzarsi, intreccio la mia mano alla sua e andiamo via.BEA
"Cavolo brucia."
"Lo so! Ho quasi finito."
Lex è la persona più strana e più complessa che io abbia mai conosciuto, ma non riesco a resistergli.
Quegli occhi neri come la notte, quella folta chioma scura dove ho affondato le mani stasera, quelle labbra che bacerei ancora e ancora e quell'accento californiano che lo rende ancora più sexy, tutto mi attrae di lui.
Questo però mi fa paura, mi ha chiesto di stargli lontano e qualcosa mi dice che dovrei dargli ascolto. Facile a dirsi.
È così carino in questo momento chino sulle mie ginocchia a curare le sbucciature che mi sono procurata per la mia stupidità.
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Tu sei il mio destino
RomanceDA REVISIONARE Lex è sempre stato un ragazzo problematico, arrogante e pieno di se. Fin quando, un giorno non si è trovato ad affrontare un amore non corrisposto che gli ha fatto mettere in discussione tutta la sua vita incasinata. Decide così di...