CAPITOLO 26

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Mi risveglio proprio dove vorrei svegliarmi ogni mattina, ma ovviamente questo pensiero lo lascio per me. La notte scorsa i ragazzi non avevano più intenzione di andarsene e Bob ha usato tutto il suo autocontrollo per convincerli ad andar via, dopo che si sono scolati buona parte della riserva del miglior vino di suo padre.

Mi stiracchio sotto le coperte, mentre Bob ovviamente continua a dormire beato. Mi accorgo di sentirmi un po' indolenzita e so perfettamente che questo è dovuto al fatto che stare con Bob richiede al mio corpo uno sforzo fisico più del dovuto.

Un pensiero mi passa per la testa: "Devi muoverti di più"!

Lo scaccio subito via, anche se l'idea di allenarmi non è poi così cattiva.

Lo osservo dormire, questo è l'unico momento in cui è indifeso.

Per quanto tempo non ho voluto accettare quella consapevolezza di essere pazzamente innamorata di questo ragazzo... e anche lui come me, non voleva accettare questi sentimenti... che stupidi che siamo stati! Abbiamo perso così tanto tempo!

- Come fai ad essere già sveglia dopo tutto l'alcol che abbiamo bevuto questa notte e soprattutto dopo tutto quello che abbiamo fatto dopo! Ancora non so come ho fatto a convincere quei pazzi ad andar via!


I suoi occhi restano semi chiusi, ma nonostante questo sono comunque fissi su di me.

- Mi ricarico con poco io Davis!


Il suo sorriso è smorzato perché cerca di camuffarlo, anche se io l'ho notato.

- A cosa pensavi? Sembravi pensierosa.


Da quanto mi osserva di nascosto, fingendo di dormire?

Simulo un movimento con le spalle prima di rispondergli.

- A quanto sono innamorata di te... e poi sono arrivata alla conclusione che devo andare in palestra!


Si sistema meglio sul letto abbracciando il suo cuscino, ma comunque attento al mio discorso.

- Eh queste due cose sarebbero collegate?

- Oh certo che lo sono! Perché tu caro Signor Davis mi sfinisci e per tutte le cose che faccio ho bisogno di reggere le distrazioni per poter restare concentrata su tutto il resto!


E' divertito per ciò che gli ho appena detto, mi avvicino al suo volto per dargli un bacio e poi mi metto a sedere per raccogliermi i capelli in una comoda crocchia.

- Puoi usare la palestra di casa mia!

- Hai una palestra in casa?


Mi volto scioccata per ciò che ha appena detto, mentre lui restando tranquillo annuisce divertito per la mia espressione.

Qualche minuto dopo ci ritroviamo a percorrere di nuovo uno dei suoi corridoi che a quanto pare conduce sul serio ad una palestra privata con attrezzature da urlo.

- E'... molto bella! Chi la usa? Se non ricordo male tu vai da tutt'altra parte a... sfogarti!

- Solo mio padre!

- Per quale motivo preferisci andare altrove con attrezzi del genere!

- Mi piace avere rumori in sottofondo quando mi alleno... qui è tutto troppo "tranquillo"...

Albachiara 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora