CAPITOLO 9

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La sua auto sfreccia percorrendo la strada di ritorno verso casa.

In questo momento sono così felice da non pensare più alle mie paure, che fino ad ora mi hanno assillato. Ogni tanto la sua mano gioca con i miei capelli e io inspiro ogni volta a quel contatto così delicato.

- Che programmi hai per oggi?


Riporta la mia attenzione su di lui.

- Avevo intenzione di dipingere la mia stanza... certo devo ancora scegliere il colore... ma l'intenzione era questa.

- Sul serio?


Mi guarda con quel sorriso sulle labbra che come sempre mi lascia ammaliata, mentre annuisco per rispondergli.

- Bene... vorrà dire che lo faremo insieme!

- Questo si che sarà divertente!

- Lo peno anche io.


Ridiamo entrambi senza aggiungere altro, mentre io appoggio la testa sul finestrino e inizio a viaggiare con la mente per quel poco di tragitto che ci resta.

Non mi sono accorta di essermi addormentata e Bob prova a svegliarmi dolcemente, ma quando apro gli occhi non mi trovo davanti a casa mia.

Sono indecisa se dirlo o meno, ma preferisco non rovinare questo momento.

- Bob perché siamo qui?

- Come dovremmo dipingere le pareti?

- Io mi riferisco al posto... perché proprio qui?

- I magazzini Marshall sono i più riforniti!


So che lo sa... che potremmo incontrare Jordan visto che questo posto è di suo padre e lui qui ci lavora, ma se per lui non ci sono problemi starò al suo gioco.

- Va bene andiamo allora!


Varchiamo l'ingresso dirigendoci direttamente verso il reparto dei colori e, giustamente, tutti ci fissano, visto che non è normale trovare in questo posto un ragazzo vestito in smoking e una ragazza con un abito bianco lungo.

- Allora avevi già in mente qualcosa? Che colore ti piacerebbe?

- Bella domanda! Non ne ho proprio idea...

- E dunque come pensavi di pitturarla? Di bianco?

- Spiritoso!


Non sembra essere nervoso per il luogo in cui ci troviamo.

- Le sorprese non finiscono mai a quanto pare!


Riconosco subito la sua voce ed entrambi ci voltiamo.

Jordan è con la sua divisa da lavoro e per fortuna non ha più seni della lita fatta con Bob.

Mi volto verso Bob, cercando di capire il suo stato d'animo, e mi accorgo che sta serrando la mascella chiudendo gli occhi in due fessure, mentre stringe i pugni.

Credo che ancora non abbia digerito il fatto che Jordan mi abbia riferito tutto.

Il mio istinto ha la meglio, lo prendo per mano e d'un tratto il suo viso si rilassa. Mi volto verso Jordan e mi accorgo che ha osservato con attenzione questo mio gesto.

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