WILLIAM
La serata si sta passando bene, Lydia non si scolla dal mio corpo ma ormai ho l'abitudine.
Ma l'unica donna che sto guardando questa sera è Zayra.
Zayra.. un bellissimo nome, quanto lei.
Lei è bellissima, nella sua semplicità.
Soprattutto quando guarda suo figlio, gli occhi le s'illuminano, il sorriso si aggrandisce, lo guarda come se fosse la cosa la più preziosa hai suoi occhi.
Ma domande mi girano in testa.
Chi è il padre?
Come mai ha un bambino ai suoi diciannove anni?«Si e poi Harry ha nascosto la testa nel bagno era troppo divertente!» Jack sta parlando di come lui e il suo amico hanno decapitato il peluche di Lydia.
Da quanto non passavo un momento cosí?
«Jack guarda che ti sei sporcato la maglietta di mozzarella» lo rimprovera Zayra.
«Scusa mamma» si guardano sorridendosi e penso che hanno un legame molto forte.
Alcune volte mi chiedo cosa sarebbe successo se lei non mi avrebbe lasciato se Camilla sarebbe ancora in vita, lei e il bambino che aspettava da sole tre settimane.
Sarei molto felice e non sempre solo e triste.
E da quel giorno non mi affeziono più a nessuno, uso solo le persone a mio piacere e Zayra la voglio nel mio letto.
Una sola notte con lei e poi me ne andrò lasciandola.
È da stronzi lo so, ma è troppo bella nella sua semplicità e non posso lasciarla passare.
«William ci sei?» chiede Lydia, potrei anche lei aggiungerla alla mia lista.
«Si, stavo solo pensando» mi gratto la nuca.
«Lydia vaffanculo!» grida Jack sorridendo, un silenzio da cimitero si fa spazio, io guardo il bambino di quattro anni con occhi spalancati, Lydia fa la stessa identica cosa che me mentre sua madre scoppia in una risata battendogli il cinque.
Guardo Zayra, Lydia e infine Jack e infine scoppio a ridere.
Il telefono di qualcuno suona, è quello di Lydia.
«Pronto»
«Uff, ma mamma! Ok... Arrivo... Si!» si alza dal tavolo e ci saluta, o meglio mi saluta per poi uscire di casa e lasciarci soli.«Mamma ho sonno» Zayra si alza dal tavolo e poi prende Jack per la manina.
«Arrivo, fai ciao ciao a William» Jack lo saluta e poi spariscono in un corridoio, mi alzo da tavola e mi avvicino alla parete trovando qualche foto appesa, tutte rappresentano lei e Jack, quando sul mobiletto davanti a me c'è una foto che attira la mia attenzione.
È una foto di Zayra che sorride, è bellissima.
La prendo e la infilo in tasca.
Ritorno al tavolo e continuo a guardare la casa, così piccola ma che contiene tanto, la mia è enorme e ci abito solo, senza l'amore di nessuno.
Ma poi cos'è l'amore se non una stupida illusione che ti rende felice e poi svanisce.
Proprio come Camilla, mi rendeva felice ed è sparita per sempre.
«Si è addormentato» dice sedendosi al tavolo per massaggiare le sue tempie.
Un silenzio imbarazzante fa spazio tra di noi.
«Allora, cosa fai nella vita?» le chiedo per rompere il silenzio.
«Lavoro» dice raggruppando i cartoni della pizza.
«dove? Ti piace il tuo lavoro?» continuo a chiederle.
«No, ma devo lavorare per vivere e per fare vivere mio figlio, e lavoro come operaio in un'azienda di fabbricazione di tubi» sospira, un operaio?
«Capito» non aggiungo niente e gioco con un pezzo di cartone.
«Zayra» alza lo sguardo verso di me «e il padre di Jack?» chiedo cercando di essere meno invadente.
S'irrigidisce sul posto e già mi pento di averle fatto una domanda così intima.
«Jack non ha un padre» dice come per sputare acido.
«scusa, non volevo essere invadente» lei mi guarda e mi sorride «tranquillo, è normale chiedere sapendo la mia situazione» picchietta le dita sul tavolo freneticamente.
«Mi dispiace» riesco solo a dire.
Sto avendo una conversazione seria con una ragazza, questo non è da William Hill.
«perchè sei venuto a casa mia?» la sua domanda mi sorprende, nemmeno io so perché sono venuto.
Forse volevo solo vederla, lei e suo figlio.
«Devo andare, arrivederci e grazie per la bellissima serata» mi alzo dalla sedia e guardo i suoi occhi che aspettavano una risposta.
«Arrivederci William» esco dall'appartamento e mi scendo le scalinate, metto il cappuccio e gli occhiali da sole per non farmi riconoscere e salgo in macchina.
«Andiamo a casa James» mette in moto e sento una mia canzone alla radio.
Prendo il mio cellulare dalla tasca e una foto cade, la prendo e mi ricordo di averla presa sul mobiletto.
La guardo e più la guardo più mi sembra bella.
Continuo a guardare la foto fino ad arrivare a casa.
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Caduta Nei Tuoi Occhi...
RomanceZayra, una ragazza di diciannove anni, con un bambino di quattro anni, suo figlio Jack, abita a New York in quartiere pericoloso, dopo avere abbandonato i suoi studi a causa di quel bambino indesiderato ma che ama più di tutto e tutti si è trovata u...