12- Nick

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«Ti ha baciata!» continua a gridare Lydia.

«Si, ma-» lei m'interrompe e io continuo di lavare i piatti.

«E cosa gli hai risposto dopo?» chiede lei ancora gridando.

«Gli ho detto che era uno sbaglio e di dimenticare» ripongo il piatto sul piano e mi giro verso di lei.

«Ma sei per caso scema?» chiede lei gridando ancora di più.

«Smettila di gridare Lydia, e no, non sono scema, non potremmo mai stare insieme per questo motivo gli ho chiesto di dimenticare, ed è quello che sto cercando di fare, dimenticare quello che è successo» mi siedo sulla sedia e guardo l'ora sull'orologio appeso al muro, le undici di mattino?

«Lydia, perchè non sei a scuola?» chiedo in tono severo.

«Non ho voglia» fa una smorfia.

Non capisco perché la maggior parte degli studenti rifiutano di andare a scuola, o si lamentano, hanno un'opportunità di avere un futuro, e di non finire come me.

***
Sono passate due settimane, e non ho ancora un lavoro, sono arrivata davanti alla super villa di uno di quei ricchi che cercava personale.

Suono il campanello e il cancello si apre poco dopo, un'uomo in un completo elegante si avvicina a me.

«Dovete essere la signorina Hill, io sono Bob il maggiordomo, vi prego seguitemi» non dico niente e lo seguo, facciamo il giro della villa fino ad entrare da una porta sul retro.

Una cucina immensa appare alla mia visuale, tutto è enorme.

«Allora, lavorerete dalle otto di mattino fino alle quattro di pomeriggio e quando ci saranno eventi speciali...» comincia il suo discorso ma io sono troppo occupata a pensare a  lui.

Mi ricordo di quel bacio che non riesco a togliere dalla testa.

«Signorina, comincerete domani mattina» annuisco ed esco da quella casa pronta per tornare a casa mia.

***
«Allora bisogna festeggiare!» esclama Lydia contenta, Jack corre in cucina e prende le candeline della torta.

«festeggiamo!!» esclama Jack alzando il barattolo con le candeline.

«Si Jack festeggiamo» gli bacio la fronte e lui mi sorride.

«Perchè non andiamo a mangiare al McDonald's?» chiede Lydia mentre finisce di mettersi lo smalto sulle unghie.

«Buona idea, Jack prendi la felpa in camera tua dai» corre vero camera sua gridando "andiamo al McDonald's" e io infilo un maglioncino leggero dopo avere tolto la maglietta.

                     **_**.
«Non lo mangi??» chiedo con la bocca piena a Lydia, indicando la metà del suo Cheesburgher.

«No, non ho un buco infinito al posto dello stomaco come te» spinge il suo piatto verso il mio e comincio ad abbufarmi.

«Mamma, mi dici sempre di non mangiare come una scimmia, perché tu lo fai?» chiede Jack.

«Jack, non ascoltare tua madre ok tesoro» annuisce con un sorrisetto e comincia a mangiare con le mani le sue patatine fritte e a sporcarsi con la maionese.

«Tale madre tale figlio, Zayra possiamo andare a fare una passeggiata dopo?» annuisco incapace di parlare e finisco il mio panino.

«Ho la pancia così piena che potrebbe scoppiare!» accarezzo il mio ventre pieno di cibo e sorrido.

«Mamma gelato!» mi siedo su una panchina per riposare le mie gambe ma Jack continua a tirarmi il maglioncino chiedendo gelato.

«Lydia pietà, portalo a prendere il gelato, vi aspetto qui, fate veloce» spariscono dall'altra parte della strada e io chiudo gli occhi per qualche secondo.

«Cosa fai sola Zayra?» apro gli occhi e mi ritrovo davanti Nick, il mio figlio dei miei vicini di casa.

Lo abbraccio forte, è sempre stato un'ottimo amico.

«Ehi! Nick allora come va? Sei venuto in vacanza dai tuoi genitori?» si siede accanto a me sistemando i suoi capelli biondi.

«Sto bene, e si sono venuto, ma perché mia mamma non sta bene è starò qui per un po'» annuisco e continuo a guardare il nulla.

Sto fissando un punto ma l'unica cosa a cui penso è a  lui.

Sempre e solo lui.

«Zayra, sei sempre bellissima e...» non vorrà ricominciare?

«Nick-» mi blocca continuando a parlare.

«Non ho smesso di amarti, mai» mi guarda negli occhi con i suoi azzurri, ma non mi ci perdo, non posso, solo con quelli di William riesco.

Le sue labbra socchiuse, i capelli biondi che svolazzano a causa del vento, veramente un bel ragazzo.

Non dico niente perché non so cosa dire, se n'è andato per dimenticarmi e ora è tornato.

«Starti lontano è difficile, a te e a quel piccoletto che ti assomiglia come due gocce d'acqua tranne per i suoi occhi verdi» sorrido e la sua mano mi accarezza la guancia.

«Nick, mi dispiace» abbasso lo sguardo, sono una stupida.

Come faccio a non innamorarmi di lui, è bello e gentile, mi ama e adora mio figlio.

«Non dire mi dispiace, non è colpa tua ma-» l'apparizione di Jack mi salva la vita.











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