Notti intere a piangere, la solita routine.
E siamo ormai fine giugno, niente asilo, per fortuna Anna mi ha proposto di controllare Jack durante le ore di lavoro, dato che lei è casalinga, può controllare mio figlio.Non la ringrazierò mai abbastanza.
Lydia è all' Università ed io sono ancora bloccata qui, in questa cucina, pulisco, cucino, servo.Sbuffo e continuo a guardare quell'orologio.
Solo cinque minuti.
Vado a cambiarmi e poi vado a casa per farmi una doccia.Perchè mi hai lasciato William?
Lascio le lacrime scendere e mischiarsi con l'acqua calda del getto della doccia.
Esco e mi avvolgo il corpo con l'accappatoio.
Mi siedo sulla sedia del tavolo, i capelli ancora bagnati si appiccicano alla mia pelle.Mi sembra ancora che le sue labbra mi baciano il corpo.
Non posso negare che mi sono sentita benissimo nelle sue braccia.Vado a prendere Jack a casa di Anna.
«Buon pomeriggio Anna» mi abbraccia e poi andiamo in giardino insieme.
Jack mi corre tra le braccia, lo stringo forte, dopodomani è il suo compleanno, avrà cinque anni.
Come cresce il mio bambino.
Sarah mi abbraccia, che bella bambina, così cucciola.«Che ne dite di andare a prendere un gelato bambini?» annuiscono felici e andiamo insieme dal gelataio.
«Come ti senti Zayra?» sospiro, e guardo mio figlio che mangia il suo gelato mentre parla con Sarah.
«Male, sono distrutta, ma non posso distruggermi, devo essere forte per mio figlio, anche se vorrei spegnermi. Io William lo amo, non faccio altro che pensare a lui. Sono nella merda» mi accarezza la mano, e mi sorride.
« Andrà tutto bene vedrai» gli sorrido per ringraziarla e poi usciamo dal gelataio.
I nostri bambini stanno correndo sul marciapiede, tra la poca gente, ed io lo guardo, il suo sorriso e enorme.
Ha solo Harry come amico, solo che Harry è più grande di lui di due anni.
Ora ha qualcuno della sua età con cui giocare.Lo guardo fino a quando si ferma, aggrotto la fronte e guardo Anna, anche lei confusa perché Sarah sembra preoccupata.
Quando mio figlio cade a terra, inizo a correre verso di lui a tutta velocità.
«Jack!» lo prendo in braccio, gli occhi chiusi, il corpo senza sensi, il viso pallido.Un'uomo si avvicina a noi «Sono infermiere spostatevi per favore» appoggio mio figlio al suolo.
«Vi prego salvatelo, non è morto vero? Mio figlio non può morire» il dottore non risponde.
« Il suo cuore è troppo lento, bisogna portarlo in ospedale subito» lo prendo subito in braccio e corro verso la macchina.Guido spedita verso l'ospedale.
Mio figlio non può morire.
WILLIAM
Che noia, un mese cavoli, un mese che non la vedo, che non sento la sua voce, un mese che non la tocco, che non mi perdo nei suoi occhi.
Mi sono anche fidanzato con una ragazza, è bellissima, un corpo da Dio, molto timida, capelli bruni, con qualche ciocca bionda.
Due occhi verdi intensi, labbra carnose.
Cioè uno schianto.Mia mamma si è già messa in testa il matrimonio.
È una stilista e si chiama Perla.Potrei anche sposarmi con lei.
Ma no! Che vado a pensare.Eppure Zayra non vuole levarsi dai miei pensieri.
Mi chiedo come sta?
Sta meglio senza di me?
È felice?E se è con quel biondino? Stringo il pugno al solo pensiero.
Devo smettere di pensare a lei.Mi alzo dal letto e mi avvicino alla scrivania, mi siedo sulla sedia e prendo un foglio è una penna.
Inizio a buttare giù delle frasi.
Ho in mente qualcosa per una nuova canzone.Prendo la chitarra classica e mi sdraio sul mio letto.
Inizio a suonare una melodia che io stesso non conosco, lascio le mie dita muoversi su quei fili.
Devo liberare la mente.
«Torno a New York!» esclama Nico entrando in camera mia.
«Cosa?» esclamo alzandomi immediatamente.
«C'è una sfilata, e poi ho un servizio fotografico da fare, devo andare, torno qui la settimana prossima!» dice sedendosi sulla sedia.«E mi lasci solo come una merda?» dico io sbuffando.
Non voglio che torna la, può fare qualche cazzata.« Dai tu e Perla avrete la casa libera» mi fa l'occhiolino e gli lancio il cuscino in faccia .
« Non a dare da lei» lo avverto lui annuisce ed esce da camera mia.
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Caduta Nei Tuoi Occhi...
RomansaZayra, una ragazza di diciannove anni, con un bambino di quattro anni, suo figlio Jack, abita a New York in quartiere pericoloso, dopo avere abbandonato i suoi studi a causa di quel bambino indesiderato ma che ama più di tutto e tutti si è trovata u...