23- il cielo

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WILLIAM

«Perché sei andato, ti avevo detto di non farlo» continuo a gridare gesticolando con le mani.
Stupido stupido migliore amico!
«Mi puoi ascoltare cazzo!» si alza infuriato ed io mi blocco.
« Jack é all'ospedale, ha bisogno di un trapianto al cuore, ma Zayra non ha abbastanza soldi ed é stata licenziata non so il perché. Jack potrebbe morire da un momento all'altro, e Zayra ha bisogno di soldi per pagare l'operazione, cosa facciamo?» mi lascio cadere sul letto.
E cerco di realizzare il tutto.
Mi alzo e prendo il computer, compro il biglietto per il primo volo.

***
Arrivo all'ospedale, non devo incontrarla.
Anche se sarebbe poco probabile a quest'ora.
«Buonasera, vorrei parlare col dottore in carica del paziente Jack Will.» ;
«Non é disponibile per il momento, tra una mezz'ora dovrebbe essere libero» la ringrazio e mi sorride.
Mi allontano da lì e decido di andare alla caffetteria.
Ma mi blocco quando vedo Lydia che abbraccia qualcuno.
Quel qualcuno é Zayra e sta piangendo disperatamente.
Vorrei correre verso di lei e abbracciarla ma non posso, io a lei non interesso, non ha bisogno di me ed io non ho bisogno di lei.

Continuo a guardarla fino a che il dottore si avvicina a lei.
Subito si separa dall' amica e si avvicina al dottore.
Si scambiano parole e poi Zayra si lascia cadere al suolo piangendo, non riesco a vederla così.
Corro verso l'uscita e mi siedo su un muretto lasciando lacrime scorrere.

ZAYRA

Sono pronta per andare all'ospedale e vedere come sta mio figlio.
Lo trovo intento a dormire beatamente sul lettino.
E le lacrime non possono non scendere.
Non sono arrivata nemmeno alla metà di quello che devo per salvare la vita di mio figlio e il tempo pressa.
Non so più cosa fare.
Sono le undici di sera così dopo aver guardato mio figlio un'ultima volta chiudo gli occhi pronta per riposare un po'.
Così mi addormento.

«Mamma, vieni andiamo al parco.» rincorro mio figlio per casa e quando lo prendo tra le mie braccia sorride, per poi trasformarsi in polvere e volare lontano da me.
«Mamma sto andando in cielo, mi vedi?» cerco la sagoma di Jack ma senza successo allora che la sua voce continua a chiamarmi.
«Pulcino dove sei, torna tra le mie braccia per favore» sento la sua risata, ma di lui nessuna immagine.
Solo una debole voce.
«Mamma vieni, Harry ha rotto il vaso» continuo a correre per casa ma di Jack nessuna traccia.
«Mamma veloce, mamma aiutami, mamma aiuto» Il mio cuore aumenta i battiti.

Sento dei rumori ma ho ancora gli occhi chiusi, un corpo cade al suolo e sento un "Mamma!" Spalanco gli occhi e i "mamma" che continuano ad essere pronunciati mi fanno portare lo sguardo sul corpo di mio figlio al suolo.
Sta tremando e cerca ossigeno ispirando e espirando velocemente.
«Jack, Jack che succede?» il bip dell'apparecchio della frequenza cardiaca si é velocizzato e suona nella mia testa come un' allarme.
«Mamma il cielo» stringo mio figlio nelle braccia e lascio le lacrime scorrere e atterrare sul viso del mio angelo.
«mamma voglio vedere il cielo aiutami, mi fa male il petto forte, forte» accarezzo il suo viso ma il suo corpo continua a tremare.
«Alza gli occhi e guarda tesoro, vedi il cielo?» l'infermiera entra in camera con il dottore e mio figlio smette di tremare e i suoi occhi si chiudono lentamente.
«No, stai con me Jack, non andare» continuo a scuoterlo «Non é morto vero, vi prego ditemi che non é morto» supplico mentre mi prendono il mio angelo dalle braccia.
«Ho bisogno della vostra firma per operarlo, subito» non ci penso due volte e firmo il documento, anche se dopo avrò problemi per pagare l'operazione.

Portano mio figlio lontano da me e con lui la mia vita.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 03, 2019 ⏰

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