È tutta la giornata che sto piangendo, ho perso il mio lavoro e ho paura, paura di non riuscire a uscire da questa situazione, cosa farò con mio figlio?
Jack è a casa di Lydia che gioca con Harry e io sono qui che piango, Lydia è andata a cercare dei fazzoletti a casa sua perchè i miei sono finiti.
Sento un bussare alla porta e mi avvicino, non credo sia Lydia, sarebbe entrata senza bussare.
Asciugo le lacrime e pulisco con le mani il mascara che è colato sulle mie guance.
E ecco davanti a me William Hill.
«Ciao» dice lui nervoso sorridendomi.
Prendo un respiro per non fare uscire il singhiozzo e forzo un sorriso.
«Ciao, entra pure» la voce che mi trema, un'altro uomo entra in casa, penso sia un suo amico.
«Buonasera» mi saluta gentilmente e ricambio con un sorriso.
«Stavi piangendo?» la voce profonda e severa di William mi fa girare e la mia schiena si appoggia alla porta.
«N-no, ma che vai a pensare» faccio un'altro sorriso tirato e cammino a passo svelto per raggruppare tutti i fazzoletti che erano sparsi sul tavolo.
«Non mi mentire Zayra» sbuffo e l'apparizione di Lydia mi salva la vita.
«Ecco fat- No! Nicolas Davidson il figo più bello che ho mai visto!» esclama Lydia lasciando cadere il pacco di fazzoletti per terra.
«In persona! Senti, perché non andiamo a fare una passeggiata?» chiede "Nicolas" a Lydia spingendola dolcemente verso l'uscita.
No!
Non mi lasciate sola con lui!
«Perchè stavi piangendo, ti hanno fatto del male?» chiede prendendo la mia mano nella sua enorme.
«No, non stavo piangendo William» la mia voce tremante mi tradisce.
«Non mi mentire Zayra» questa volte il suo tono di voce è più dolce.Si avvicina a me posando una mano sulla mia guancia destra e chiudo gli occhi per qualche secondo beandomi del suo tocco.
Non resisto e scoppio nuovamente in lacrime.
Mi porto le mani alla bocca per trattenere i singhiozzi, le braccia di William mi tirano verso di lui e mi stringono, e i singhiozzi si fermano per lo stupore, tutto si ferma.
I miei occhi spalancati, il mio respiro irregolare, il battito cardiaco che accelera, i brividi si espandono.
Il mio viso spiaccicato sul suo petto, le sue braccia che mi stringono il suo profumo di Colonia invade ogni poro della mia pelle, le mie narici fino a penetrarmi dentro, il suo mento tra i miei capelli, e io sono ancora immobile con le braccia ormai cadute sui fianchi.
Si separa da me di qualche centimetro, sufficiente per fare incrociare i nostri occhi.
Mi guardano dentro cercando di capire cosa provoca queste lacrime.
Le sue mani sulle mie guance, i suoi polpastrelli che sfregano la mia pelle e nel mentre mi perdo nel suo sguardo le sue labbra si posano sulle mie, per qualche secondo, si separano di qualche millimetro e sento le sue sorridere sulle mie, continuo a tenere gli occhi chiusi per non svegliarmi da questo sogno.
E poi unisco di nuovo le nostre labbra, in un bacio pieno di passione, di desiderio, un bacio bisognoso.
Le sue mani scendono sul mio collo e mi spingono più a lui, poso una mia mano dietro il suo collo spingendolo più verso di me.
E tutti i miei problemi svaniscono, si trasformano in polvere per poi volare via.
Sento il cuore battermi all'impazzata, lo voglio ancora più vicino, la mia mano sale e va tra i suoi capelli scompigliandoli.
Ci separiamo per riprendere fiato, il suo pomo d'adamo si alza su e giù e mi accorgo solo ora di quello che abbiamo appena fatto.
Faccio qualche passo indietro e mi siedo sulla sedia portandomi la mano sulla bocca.
«Zayra, io, mi-» alzo la mano in segno di "stop" e lui si blocca.
«Abbiamo sbagliato, non dire "mi dispiace" è anche colpa mia, dimentichiamo e basta» faccio un sorriso tirato.
Ma chi voglio prendere in giro? Dimenticare questo? Per me è stata la cosa più giusta che abbia mai fatto.
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Caduta Nei Tuoi Occhi...
RomanceZayra, una ragazza di diciannove anni, con un bambino di quattro anni, suo figlio Jack, abita a New York in quartiere pericoloso, dopo avere abbandonato i suoi studi a causa di quel bambino indesiderato ma che ama più di tutto e tutti si è trovata u...