15- Vattene

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Mi stava solo usando, finisco di tagliare le carote è mio figlio si avvicina a me.

«Mamma ma perché io non ho papà?» si siede sulla sedia, le mani sulle guance.

Ancora con questa domanda.

«Amore, ti ho già detto che tuo papà è andato lontano» gli sistemo i capelli e lui sbuffa.

Tra tre giorni è il suo compleanno.

Tra tre giorni il mio piccolo avrà di già cinque anni.

E mi sembra solo ieri quando l'ho preso nelle mie braccia per la prima volta.

«E quando tornerà?» continua lui, e ho solo voglio di piangere.

«Non lo so, presto credo» lo abbraccio e lui mi abbraccia.

«Non voglio che venga mamma, voglio stare solo con te» e li esplodo, lascio una lacrima scolare sul mio viso ma l'asciugo subito.

«Certo pulcino, sempre io e te» passa le sue manine sul mio viso e mi dà un bacio sulla fronte.

«Ti voglio bene mamma!»

Anche io, non sai quanto piccolo.

** **
**

Un mese, un mese che non lo vedo.

Ed è una sensazione strana.

Mi manca.

Sì mi manca un casino
Sento bussare alla porta così vado ad aprire.

«Tu?» chiedo trovandomi William Hill davanti a me.

«si, io» mi spinge facendo aderire la mia schiena al muro e si avvicina alle mie labbra, sento il suo respiro caldo sulle mie, i suoi occhi che mi guardano dentro.

E in questo momento vorrei che il tempo si fermasse per sempre.

Per poterlo guardare negli occhi e perdermi dentro.

La sua mano mi stringe il fianco, e mi bacia con passione e con voglia.

E mi sento morire di piacere.

Lo spingo più forte a me volendolo ancora di più.

Camminiamo all'indietro senza smettere di divorarci le labbra.

Si siede sul divano e io sopra di lui, mi accarezza la schiena sotto la maglietta e sento brividi espandersi su tutto il mio corpo.

«Mi- sei- mancata un casino» mi bacia il collo e quando sento la voce di mio figlio nel corridoio fuori all'appartamento mi alzo dal suo corpo sistemandomi.

Mio figlio fa la sua apparizione in casa e appena nota William gli corre nelle braccia.

« Sei tornato William» il mio cuore si scalda ogni volta che mio figlio lo abbraccia così e che William fa lo stesso.

«Certo campione, ero occupato in questi giorni» quando dice occupato mi ritorna in mente la biondina.

«Jack, puoi andare a giocare con Harry, io e William dobbiamo parlare di cose da grandi» gli accarezzo la guancia e lui annuisce e corre verso la porta.

«William, vattene subito» gli indico la porta guardando verso il basso con le lacrime che minacciano di uscire.

«Cosa ti ho fatto? Perchè mi mandi via?» questo è troppo, osa chiedermi cosa mi ha fatto!

«William esci prima che arriva Jack, per favore vattene» si avvicina a me e mi stringe a lui.

«Guardami negli occhi e dimmi che non vuoi più vedermi» solleva il mio mento con le sue dita e mi obbliga a guardare i suoi bellissimi occhi.

«Per favore» sussurro girando lo sguardo lasciando una lacrima solitaria scendere sul mio viso.

Chiude gli occhi avvicinandosi al mio collo, lo sento respirare lasciando il calore del suo alito sul mio collo e quei maledetti brividi si espandono dappertutto.

«William» sussurro il suo nome ma lui fa come al solito di testa sua, le sue labbra calde si posano sulla mia mascella e sento le gambe tremare.

Perchè mi fa questo effetto?

Si allontana da me e senza dire niente se ne va.

Io sono ancora immobile, nella stessa posizione.

E comincio a piangere.
Non può fare così, non può venire, stravolgere la mia vita e poi andarsene per tornare e andarsene di nuovo.

Non può farlo, perché ogni volta che esce da quella porta ho paura che non possa ritornare.

E sono sicura che questa volta non tornerà.

🍃🍃🍃🍃
Holaaaaa popolo di Wattpad che dedica il suo tempo a leggere la mia storia❤️💞

Spero che tutto vada bene per voi? 😏❤️

Grazie mille ancora per leggere 💞

Buona lettura 🍃

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