Ti odio ma ti amo!

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La festa e' finita,è tardissimo,e Greta è crollata sul divano,io sto sistemando la tavola,rubando ogni tanto qualche avanzo rimasto..distrattamente un bicchiere mi cade a terra rompendosi in mille pezzi,non lo raccolgo subito,anzi lo guardo,osservo tutti quei pezzettini taglienti in terra,questo potrebbe essere il mio cuore in questo preciso instante..
Sento qualcuno correre verso di me,dai passi pesanti capisco non può essere la bambina e infatti è Fabrizio,mi guarda preoccupato,la mia mano sanguina,devo essermi tagliata,senza sentire neanche un pó di dolore...

"Ma che hai fatto?"

"Mi è caduto un bicchiere"

"Ma chi se ne frega del bicchiere,dobbiamo andare al pronto soccorso"

"Non ce ne bisogno,è soltanto un piccolo taglio"

"Nicole servono i punti.."

Si accascia alla mia altezza,dolcemente prende la mia mano e ci poggia una pezza bagnata..
mi esce una smorfia di dolore che mi fa sobbalzare..

"No fabbri,adesso passa da solo"

"Basta fare la bambina,cammina in macchina,con Greta c'è mia madre"

Gli lancio uno sguardo assassino ma so che ha ragione,e per questa volta non replico e mi infilo in macchina..accendo la radio e proprio nel momento in cui partiamo
passa

Elisa - Se piovesse il tuo nome

Ma senza te chi sono io
un mucchio di spese impilate
un libro in francese che poi non lo so neanche
neanche bene io
se devi andare, pago io
scusa se penso a voce alta
scusa se penso a voce alta

Se in mezzo alle strade
o nella confusione
piovesse il tuo nome
io una lettera per volta vorrei bere
in mezzo a mille persone
stazione dopo stazione
e se non scendo a quella giusta è colpa tua..

E si,scusa,tu mi hai tradito e io ti chiedo scusa,scusa perché senza di te io non riesco ad andare avanti,senza di te è tutto cosi difficile,fa paura il futuro senza un noi,fa paura pensare che tra qualche settimana forse ci sarà un foglio con una penna,dove probabilmente firmeremo per dirci addio...
ma come si fa a dirti a addio dopo tutti questi anni..

"Fa dimmi solo perché?"

Un flebile sussurro esce dalle mie labbra,talmente piano che temo non mi abbia sentita e invece per un attimo si gira verso di me..

"Possiamo parlarne dopo..? ti prego"

"E perché non adesso?"

"Sto guidando,tu continui a perdere sangue e non voglio andare a schiantarmi contro un muro"

"sei innamorato di quella?"

"Nicole ma che stai a di?..io non so manco come se chiama.."

"Però conosci il suo corpo"

"Quante volte devo ripeterti che io con quella non ciò fatto niente"

"Infatti quello sul divano spalmato sotto di lei era il tuo gemello.."

"Mi è saltata addosso..cazzo!"

Il tono della sua voce si è alzato e continua a battere le mani sul volante nervosamente..

"Se urli non hai ragione"

"Sei tu che non mi credi!"

"mi dispiace,non ci riesco..."

"Perché?..lo sai che io non ti farei mai una cosa del genere,sei stata e sei l'unica donna che io abbia mai amato,ti ho sposata,e sai che grande passo è stato per me"

"E cosa centra?..nel matrimonio ci sono delle promesse da rispettare e tu non lo hai fatto"

Ho iniziato anch'io a gridare,mentre come sotto fondo la voce di Elisa ci fa compagnia,mi accorgo che si è fermato,siamo in ospedale,senza aspettarlo scendo e salgo al pronto soccorso,fortunatamente qui ci lavoro e ho i miei punti di riferimento..

"Nicole ma che hai fatto?"

La mia collega si precipita verso di me preoccupata ma io la tranquillizzo subito..

"Mi sono tagliata con uno stupido bicchiere"

"Vieni che ti medico"

"Grazie"

"Ma sei venuta da sola?"

"purtroppo no,c'è Fabrizio"

"Ah.."

Conosco la sua espressione,e so cosa sta pensando..

"Non fare quella faccia,lo ha fatto come lo avrebbe fatto chiunque"

"Ma lui non è chiunque"

"Infatti tra poco sarà il mio ex,adesso possiamo chiudere questo discorso e pensare alla mia mano?"

"Nicole.."

"Oh basta,non voglio parlarne con nessuno..NESSUNO!"

So che ci è rimasta male ma devono capirmi,non è facile per me affrontare tutto quello che verrà,da sola e con una figlia..

"Abbiamo finito,puoi andare.."

"Grazie Paola..e.."

"Non preoccuparti,so che e' un brutto periodo per te..domani stai a casa,lo faccio io il tuo turno"

"Ti voglio bene..sei unica"

"Anch'io te ne voglio..e riguardati"

la saluto con un bacio sulla guancia e scappo via,il corridoio è deserto,tutti dormono,ma qualcuno è seduto su una sedia blu,accovacciato su se stesso e con le mani sul viso..

"Fabrizio.."

Sono in piedi davanti a lui,alza la testa nella mia direzione,e scopro che i suoi occhi sono rossi,lucidi...

"possiamo andare?"

"Si,senti fabbri,se non te la senti di guidare,lo faccio io"

Non risponde,si alza e si avvia verso il parcheggio,lo seguo pur non capendo il suo atteggiamento..

"Guido io,e sai che ti dico?..che tu non capisci quanto cazzo ti amo! Ti amo anche adesso,dovrei odiarti ma non credo di esserne capace"

"SONO IO CHE DOVREI ODIARTI,TU MI HAI TRADITO! MENTRE IO TI SONO SEMPRE STATA ACCANTO,NEL BENE E NEL MALE!"

Urlo mentre gli punto un dito contro..voglio fargli capire tutto il dolore che provo,fargli provare anche soltanto una parte di quello che sto passando

"Pensi di star male soltanto tu?..
tu pensi che per me sia facile vivere in un monolocale da solo,senza di te,senza Greta,senza poterti stringere tra le mie braccia,pensi sia facile salutarti come una sconosciuta,quando invece vorrei baciarti!?"

"Potevi pensarci prima,adesso è tardi"

sbatto lo sportello della macchina,da quel momento il silenzio si impossessa di noi,guardo fuori dal finestrino,piove,tuona,l'estate sta finendo e tra poco si tornerà alla solita routine,arriverà l'inverno,e questo mi da sollievo,perché dentro di me lo è già da adesso.

Stai con me in ogni respiroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora