The Bounty Hunter - Inquisitio (Vol. 3)

Capitolo 19

La figura alta e slanciata dà le spalle alla porta e, in apparenza calmo, osserva intensamente la città illuminata nella notte dall'attico all'ultimo piano di un alto grattacielo in vetro. Gli è sempre piaciuto stare in alto, dominare, osservare le piccole inutili formiche che si adoperano per avere un qualche scopo nella loro vita.
In mano ha un bicchiere di scotch e gira lentamente il liquido nel bicchiere senza assaporarlo. Il ghiaccio sbatte sui bordi facendo un rumore sordo.

Poco dopo si apre la porta d'ingresso del grande e lussuoso appartamento e sente dire: "Signore, ci sono aggiornamenti".

Si gira con calma e guarda il nuovo venuto di cui non ricorda nemmeno il nome, ma non ha importanza chi sia, piuttosto cosa ha da dire.

Con voce profonda e leggermente rauca risponde: "Cosa aspetti ad aggiornarmi? Un applauso per caso?"

L'uomo di fronte a lui trema leggermente al suono della sua voce impregnata di potere e magia, si schiarisce la gola per prendere tempo e poi: "No signore, sono qui per fare rapporto come da lei richiesto. Tutto è andato come pianificato: gli umani vengono accusati di aver tramato e perpetrato l'omicidio del Comandante degli Hunter, gli Hunter sono sul piede di guerra, puri e impuri continuano a litigare. Il Consiglio dei Sette è nel caos più totale, ormai. È arrivato il momento di mettere in atto l'ultimo tassello del suo piano."

L'uomo appoggia il bicchiere sul tavolino posto davanti al divano, poi si siede e scoppia a ridere. Una volta ripresosi dall'attacco d'ilarità, dice: "Non ancora, ma molto presto dichiareremo la fine della Neutralità dello Stato di New York. Ah, l'avete trovato?"

L'uomo, ora più rilassato, sorride convinto: "Sì signore, abbiamo localizzato il fuggitivo della Dead Zone, Gin. Si trova a Las Vegas. Uno volta raggiunto lo interrogheremo come da lei richiesto e sicuramente scopriremo come ha fatto a rompere l'incantesimo che tiene dentro i prigionieri. Avrà la risposta che cerca."

Annuisce deliziato dalla notizia: "Molto bene, facciamo ottimi progressi. L'indagine sulla morte del Comandante come sta andando?"

"Tutto come previsto, nessuno può sospettare lo schema che c'è dietro. L'umana Hunter che si sta occupando delle indagini ha scoperto quello che volevamo scoprisse, nulla di più. C'è una cosa però..."

L'uomo seduto irrigidisce le spalle e si sporge in avanti causando un arretramento dell'altro uomo, spaventato dall'improvviso movimento quasi serpentineo: "Su forza, parla." Inclina la testa di lato, sempre in un modo innaturale. I suoi occhi freddi e glaciali, privi di qualsiasi emozione, inchiodano il pover'uomo che si blocca trattenendo il respiro.
Il pomo d'Adamo salta su e giù con velocità e una volta assestato, ritrova la voce e dice: "Durante la protesta in strada, come sa, abbiamo messo diversi osservatori oltre che i fomentatori. Ben due di loro hanno osservato la Hunter umana combattere e hanno notato che è stranamente forte, quasi come se fosse un mutaforma. Cosa assolutamente insensata. Li ho però interrogati più volte e sono certi di quello che hanno visto anche se non se lo sanno spiegare."

L'uomo seduto tamburella con le dita sul divano, pensieroso: "Fammi avere i loro nomi, li interrogherò io stesso."

"Sì, signore."

"Bene, se è tutto, puoi andare e aggiornami non appena l'interrogatorio dell'evaso si sarà concluso."

Una volta che l'ospite se ne è andato, riprende il bicchiere in mano e beve alla goccia lo scotch senza assaporarlo veramente. Un liquido quasi insapore per il suo palato.
La Hunter e il suo compagno stanno diventando troppo curiosi e secondo lui non sono così sprovveduti o ciechi su quanto sta succedendo in città come tutti gli altri infimi stolti. Deve farli tenere d'occhio, ogni loro mossa, ogni respiro che fanno, vuole sapere tutto. Vuole capire che cosa sanno o sospettano, perché per quanto il suo piano sia ormai in moto e giunto quasi alla fine, non bisogna mai sottovalutare la voglia di libertà e autonomia degli esseri inferiori. Spesso dimostrano tenacia e una forte riluttanza ad arrendersi... o morire.