Capitolo 31

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Sono nell'appartamento di Simon e mi sta preparando una bella cenetta succulenta. Il menù stasera è a base di pesce: tagliolini agli scampi e aragoste.
Nonostante l'atmosfera rilassata, sembra nervoso e teso quando mi guarda.

"Cosa c'è Simon? Cosa non mi vuoi dire?" Sono seduta sullo sgabello dietro l'isola centrale della cucina e lo osservo.

Lui si gira senza rispondermi e continua a cucinare. Ora mi sta dando le spalle e non riesco più a vedere la sua espressione, ma noto che le sue spalle si contraggono.

"Simon? Cosa ci può essere di peggio della perdita del mio badge ad opera della Triade e la dichiarazione della fine della Neutralità? Per non parlare del mio odore di Nullo che ormai non si può più nascondere. Mi salva solo il fatto che nessuno sa più cosa io sia, ma di certo non profumo come un normale umano!"

A quel punto si gira: "Lo so, hai ragione, non sei in un bel momento ora, ma sono sicuro che insieme potremo affrontare qualsiasi cosa."
Poi si avvicina veloce, ma sinuoso e mi bacia.

Mi perdo nel suo sapore e nei suoi occhi magnetici. Ogni volta è come se fosse la prima e non ne ho mai abbastanza. Vorrei toccarlo e spogliarlo, sentire la sua pelle nuda su di me, i suoi muscoli che si gonfiano.
Le mie mani iniziano a muoversi in autonomia, andando a cercare la sua cintura.
A quel punto anche lui perde il controllo, mi solleva dalla sgabello e con voracità continua a baciarmi: la bocca, l'orecchio, il collo.
In pochi istanti siamo a petto nudo e mi ritrovo con la schiena sul pavimento.
I suoi occhi brillano e sono più da tigre che umani.
Mi manca il respiro e il modo in cui mi guarda, come se fossi solo sua, mi fa battere il cuore a mille.
Mentre mi bacia l'orecchio destro, lo afferro con forza sulla schiena tanto da graffiarlo e mi esce un sussurro dalle labbra: "Ti amo."
L'ho detto davvero?!

Lui si ferma e quasi senza fiato mentre mi guarda dritto negli occhi a pochi centimetri di distanza, dice: "Anche io ti amo. Ho iniziato a vivere solo dopo averti conosciuto."

In un attimo si sfila i pantaloni e con movimenti esperti mi ritrovo del tutto nuda. La sua pelle brucia come fuoco sulla mia e vedo le onde di energia magica lungo tutto il suo corpo che scorrono come un fiume in piena. È affascinante osservarlo e grazie alle mie nuove capacità, è come se potessi vederlo dentro.

Mentre sono distratta dai suoi flussi di magia, con un movimento fluido mi scivola dentro, riempiendo il vuoto che ho nell'anima e che solo lui sa colmare così. Non mi dà il tempo di riflettere perché inizia a muoversi ed io mi adeguo al suo ritmo. L'energia comincia a danzare insieme a lui e in pochi attimi avvolge tutto il mio corpo. Realizzo in questo momento che le onde energetiche che osservo negli altri derivano dalla loro linfa magica ed io ne sono del tutto priva, essendo un Nullo.
Questo mi rattrista perché è come se mi mancasse qualcosa.

Dov'è la mia linfa vitale?

In questo momento però, i nostri corpi sono uno solo e la sua energia danza lungo tutto il mio, avvolgendomi e cambiando colore appena mi sfiora.
Ad un tratto è come se mi staccassi dal mio corpo e mentre guardo il mio stesso volto catturato dal piacere, mi ritrovo a pensare:
Oh Dio come è bella, potrei morire in lei, mi toglie il fiato e la amo più di me stesso.

Inizio a boccheggiare per la mancanza d'aria, sono confusa ed ora mi scoppia la testa. In un istante torno a guardare Simon che si è fermato e mi rendo conto che mi sta chiedendo da un po' qualcosa, anche se non lo sento: "Mak, Mak! Stai bene?! Cosa succede?"

Io lo guardo e finalmente la vista che per qualche secondo è rimasta doppia, si aggiusta. Ritrovo il fiato: "Scusa, non lo so. È successo qualcosa di strano... credo... io credo per qualche istante di essere confluita nella tua testa. Sentivo i tuoi pensieri e mi guardavo dall'esterno."

Lui mi guarda incredulo: "Ma come è possibile?"

Gli metto la mano sul petto e sento che il suo cuore ha accelerato ma non per l'eccitazione in questo caso: "Non lo so, stavo osservando i tuoi flussi di energia come facciamo quando combattiamo, ma poi sono stata ricoperta dai tuoi colori, quasi sommersa dalle tue onde e l'istante dopo ero nella tua testa. Forse è un danno collaterale dell'essere Nulli? So così poco di me!"

Con delicatezza, come se potessi rompermi, mi accarezza la testa: "Mi dispiace..."

Gli metto un dito sulla bocca per zittirlo: "E perché ti devi dispiacere? Mi è piaciuto sentire quello che pensi e se tu fossi nella mia testa ora vedresti che ti amo alla follia, che sei meraviglioso e che non capisco come tu mi possa vedere così... così perfetta!"

Lui mi solleva il mento e con un rinnovato fuoco negli occhi, mi bacia avidamente e inizia a muoversi dentro di me, togliendomi un'altra volta il respiro.
Sempre più velocemente, in profondità e poi finalmente urlo tutto il mio piacere, un brivido mi corre lungo la schiena e con voracità lo mordo sulla spalla. Lo sto marchiando come mio. Anche lui si libera ed emette un ruggito, poi crolla stravolto a fianco a me cercando di non schiacciarmi sotto il suo immenso peso.

Mentre è a terra, con gli occhi ancora semi chiusi e il fiatone, gli monto sopra e con un sorriso malefico, gli sussurro: "Ora tocca a me..."

[...]

Venti minuti dopo siamo abbracciati, ancora sul pavimento e non molto lontani da dove abbiamo iniziato.
Lui osserva il soffitto ed ora ha di nuovo lo sguardo offuscato dalla preoccupazione.

Mi giro a guardarlo mentre gli poggio delicatamente la mano sul petto: "Simon, cosa c'è?"

The Bounty Hunter - Inquisitio (Vol. 3)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora