Ottobre.
Con largo ritardo, Yoongi era finalmente riuscito a laurearsi.
Dopo la rottura definitiva con Jimin, aveva passato una settimana a piangersi addosso, chiuso nella camera da letto del proprio appartamento, senza farsi vedere e senza rispondere a chiamate e messaggi. Poi aveva deciso che era arrivato il momento di rimettersi in carreggiata e di dare una svolta alla sua vita e soprattutto di rimettere in sesto quella accademica. Per cui si era buttato a capofitto nello studio e immergersi nei tomi infiniti di diritto ed economia lo aveva aiutato a distrarsi e a tenersi lontano dal pensiero tabù che Jimin era diventato. Aveva recuperato gli esami che aveva perso nel giro di due mesi e grazie all'influenza e ai soldi di suo padre era riuscito a laurearsi nonostante il tempo di esposizione della tesi fosse già finito da tempo.
Accettare la borsa di studio al merito che gli avrebbe consentito di eseguire un tirocinio di un anno all'estero era venuto da sé. Così come da sé era venuta anche la scelta di New York. Preparando le valigie, aveva ripensato a tutti i momenti belli passati in quella città e per un attimo lo sciocco pensiero di non lasciarla si era impossessato di lui. Andarsene da Seul gli era sembrato un errore madornale. Poi si era reso conto, per la prima volta da quando aveva preso quella decisione, che quella partenza non era altro che una fuga. Come suo solito, non si sarebbe nemmeno dovuto sorprendere. Una fuga da tutto ciò che Seul era stata per lui, una fuga da una storia d'amore grandiosa finita male, un cuore spezzato e ancora dolente.
Durante il check-in si guardò più volte indietro, in un'ultimissima possibilità di abbandonare tutto e tornare alla stessa dolorosa monotonia. Si chiese se avrebbe dovuto chiamare Jimin, dirgli che sarebbe partito e che sarebbe stato lontano per molto tempo, ancora non sapeva quanto. Un anno sicuramente e poi chissà. Si chiese se avrebbe almeno dovuto avvisare Jin hyung, perché in fondo il coraggio di parlare direttamente con Jimin o anche solo di mandargli un messaggio non lo aveva. Alla fine salì sull'aereo senza pensarci una seconda volta, senza dire niente a nessuno di quelli che fino a pochi mesi prima erano stati i suoi migliori amici. Salì ad occhi chiusi, per paura di non farcela. E quando l'aereo decollò, lo sguardo fisso sulla pista sotto di sé, nonostante tutti i dubbi che lo avevano assillato in quel periodo, capì che quella era la decisione giusta.
#Nda
Buongiorno! Come stanno procedendo le feste? Non sono pronta ad un'altra scorpacciata di cibo oggi, aiuto🙏
Anyway, mi sono appena svegliata e sto aspettando che sia pronta la colazione, quindi ne ho approfittato per aggiornare visto che alle 11 arrivano i miei parenti e non avrei più avuto tempo.
Alloora....Yoongi parte. Ha fatto bene, ha fatto male? Chi lo sa. Per lui quella era le decisione giusta. Cuore non vede cuore non vuole, si suol dire. Voi che pensate? Provando a mettervi nei suoi panni (anziché in quelli di Jiminie) per una volta, che avreste fatto al suo posto?
Beh, ora vi lascio alle feste e al cibo. Passate una buona giornata, noi ci sentiamo venerdì con il primo capitolo della terza parte.
Ila. xx
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AEROPLANINI DI CARTA | YOONMIN [#Wattys2019]
FanfictionAU! In cui Jimin conosce Yoongi nel bar dove lavora ed è amore a prima vista, ma per riuscire a volare ad alta quota devono prima imparare a sopravvivere alle turbolenze. Solo così l'atterraggio sarà sicuro, o almeno sperano. Pairing: Yoongi/Jimin +...