11 | "ALL I WANT FOR CHRISTMAS IS YOU"

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Glielo propose Yoongi qualche giorno prima, mentre era seduto su uno degli sgabelli scomodissimi che affiancavano il bancone del bar. Jimin avrebbe finito il suo turno di lì a un'ora e mezza e il più grande gli aveva mandato un messaggio dicendogli che lo avrebbe raggiunto prima del solito perché a casa, da solo, non sapeva che fare. Taehyung stava passando la scopa in un angolo del locale, mentre canticchiava le parole di "All I Want For Christmas Is You" e cercava di non staccare le ghirlande dorate appese ai tavoli, nel tentativo di fuggire da Jin che, invasato dall'allegria delle feste, di tanto in tanto lo braccava e gli tirava manate sul sedere, facendolo squittire indignato. Il biondo, invece, stava spillando una birra e scambiando quattro chiacchiere con Dahyun, una delle clienti abituali – testa rasata e piercing su tutto il viso -, riguardo ai regali che ancora doveva comprare, nonostante mancassero soltanto due giorni alla tanto attesa Vigilia. Yoongi si unì al discorso e, preso da un'improvvisa illuminazione, chiese a Jimin e ai suoi due colleghi di riunirsi a casa sua la sera del ventiquattro. Jimin spalancò gli occhi, sorpreso da quella proposta. Ad essere onesti, non aveva mai pensato di fondere del tutto quelle due differenti parti della sua vita e non si aspettava tantomeno che Yoongi lo volesse.

Eppure ora erano tutti e quattro seduti in cerchio sul tappeto, in salotto, e la televisione era sintonizzata su Mnet che stava mandando la TOP10 delle migliori canzoni natalizie degli ultimi anni. Jin, con addosso un maglione di lana rosso al cui centro spiccava un grande pupazzo di neve sorridente, stava aprendo un pacchetto rettangolare firmato "Taehyung". Il pavimento era cosparso di carte colorate ed infantili con cui erano stati rivestiti i regali già scartati e ovunque appoggiassero le mani si sentiva il classico suono della carta che si stropiccia. La risata cristallina del castano invase la stanza, quando si ritrovò tra le mani un rotolo di carta igienica su cui erano state stampate banconote da duecentomila won; un bigliettino allegato e piuttosto accartocciato recitava: per compensare ai soldi che non guadagni in quello squallido locale. Quando arrivò il turno di Jimin, il ragazzo sbuffò contrariato, alla vista di tre pacchettini che gli erano stati scaraventati sulle gambe. Taehyung gli regalò delle bustine di zucchero, sicuramente rubate dal bar, per renderlo meno acido e il biondo gli tirò subito addosso un cuscino, quando si sentì dire quelle parole. Il pacco di Jin, invece, conteneva una cornice d'argento e una foto di loro tre che avevano scattato qualche mese prima ad una festa; Jimin sorrise e gli strinse una spalla con affetto. Le mani presero a tremargli leggermente – non sapeva bene per quale motivo – quando raccolse il regalo di Yoongi, avvolto da una carta lucida dorata, con ghirigori rossi. Era un bracciale di pelle nera, con incastrata una piccola ancora e una targhetta su cui era incisa la data del loro primo appuntamento. Gli si appannò la vista e si sporse emozionato per lasciare un bacio veloce sulle labbra di Yoongi, che sorrise felice, nel vedere quanto il ragazzo avesse apprezzato quel semplicissimo dono.

AEROPLANINI DI CARTA | YOONMIN [#Wattys2019] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora