✔Capitolo 9:Fire

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Jin si chinò per raccogliere i cocci di vetro blu del vaso.
Paige era corsa fuori rischiando quasi di tagliarsi.

Nella sua mente continuava a pensare al suo corpo sopra quello fragile di lei,al suo petto candido,alla sua bocca rosea stretta in una smorfia ed ai suoi occhi profondi.

Al modo in cui i suoi polsi erano rimasti stretti fra le sue grandi mani. A come avesse tremato mentre sussurava al suo orecchio.
Ai suoi capelli umidi dal profumo fresco.
Alla sua pelle calda che emanava un profumo più dolce.
A come fosse risultata fragile sotto di lui.
A come lo avesse fronteggiato senza battere ciglio.
Alla piccola ruga che si era formata tra le sue sopracciglia.
Al rossore delle sue guancie che tradiva la freddezza della sua voce.

Quella ragazza era ghiaccio e fuoco e il contrasto faceva bruciare le sue vene e confondere i suoi sensi.

L'alone di mistero che l'avvolgeva era tanto eccitante ed inebriante quanto fastidioso.
Non aveva accennato a nulla e l'uomo aveva notato come due giorni prima l'argomento sulla madre l'avesse infastidita.

Nel suo locale vi era questa bionda testarda e bellissima che non aveva intenzione di rendere la sua corazza di arroganza permeabile.

Almeno non a lui.
Si chiese da dove nascesse questo odio per gli uomini.

Forse la madre  era finita a vivere con un uomo violento.
Il fatto che fosse straniera poteva aiutare tale ipotesi e Paige non sembrava una ragazza di una buona situazione economica.

Sapeva che era solo per una questione di soldi e comodità che Paige fosse rimasta lì.
Era alimenta dal forte desiderio di libertà, come se dopo anni fosse risuscita ad uscire dalla gabbie che la intrappolava.

Quella mattina era sicuro fosse entrata in camera sua per riprendersi ciò che era suo e aveva trovato la sua pistola.

Ora oltre a preoccuparsi di Namjoon Hoseok e Jungkook doveva stare attento a non fare passi falsi anche con Paige.

Sinceramente tutta la situazione stava iniziando ad infastidirlo. Ingannare i suoi amici non era quello che voleva.
Non voleva deludere le ragazze e Karina.

Non capiva perché avesse accettato una cosa simile.
Per i soldi?

No, quelli ora non mancavano.
Doveva ammettere a se stesso che l'unico motivo era il legame affettivo che aveva con quell'uomo.
Erano stato il suo amico per anni. Non poteva lasciarlo andare ai suoi affari che peggioravano.

Guardò l'orologio. Mancava poco a mezzogiorno.
Doveva andare.

Raccolse tutti i frammenti e li buttò nel cestino.

Aprì il suo armadio e prese la sua giacca di pelle. Il tessuto era invecchiato e ciò lo rendeva più bello.

Estrasse una piccola chiave argentata dalla tasca.

La chiave aprì una piccola cassaforte che si trovava sotto al comodino.
Da essa ritrovò il sacchetto di pasticche che Paige aveva con sè.

Portarle tutte con se non era necessario.

Ne prese tre e le infilò nel portafoglio leccandosi poi il pollice e l'indice.
Il sapore leggermente aspro gli fece fare una piccola smorfia.

Uscì dalla stanza percorrendo il corridoio.
Quando raggiunse la sala principale Karina era sola dietro al bancone.

Vide l'uomo e incrociò le braccia.

"Non credere che non abbia visto Paige uscire da lì. Che diavolo stai facendo?"

Live Underground -Kim Seokjin(BTS)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora