✔Capitolo 13:Sansone

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"Perché non hai detto ancora nulla Paige?"

Il moro la guardò dolcemente mentre erano seduti uno di fronte all'altro.
Paige aveva appena rivelato come fosse finita a vivere con Jimin.

La bionda strinse il biccherie di acqua ghiacciata tra le mani.
"Perché... Ho paura."

La voce le suonò lontana, come se fosse in tunnel, ammetterlo era stato difficile.

Ora l'uomo si sarebbe preso gioco di lei. Era ancora una bambina. Di cosa avrebbe dovuto avere paura?

"Ti capisco, non preoccuparti."
Il tono così dolce e sincero le fecero spalancare gli occhi di sorpresa.
Lui la capiva.

"Ora mi puoi dire come sei finita qui?"
La donna annuì col capo.

"Sono scappata. Ho lasciato Jimin."

Respiró a fondo.
"Io... Ho aspettato che uscisse e poi ho fatto tutto."
Jungkook corrucció le sopracciglia.
"Perché lo hai fatto? Perché dopo tutto questo tempo?Paige, sono passati quasi tre anni."

La donna tremò.
Per quei lunghi anni era rimasta a fianco di Jimin.
Non era stato terribile.
Sicuramente lui l'aveva trattata meglio della madre.
Dopo i primi periodi aveva però notato come l'uomo consumasse lui stesso la droga che vendeva.
Non era mai stato violento, ma l'aveva spaventata più volte. Diventava arrogante e poi la sera si calmava e tornava l'uomo dolce con cui aveva fatto l'amore per la prima volta.

"Ho aspettato. Jungkook,ero letteralmente chiusa in casa quando lui usciva. Ho studiato le sue abitudini e quando tutto è diventato troppo soffocante sono fuggita."

Il moro la guardò da sotto le ciglia scure e si allungò per stringere la sua mano.
Era gelida così prese anche l'altra e le strinse tra le sue molto più grandi e calde.

Era la seconda volta che si vedevano, ma era come si conoscessero da sempre. Come se per tre anni avessero mantenuto l'invisibile promessa di rincontrarsi.

"Non lo sapevo. Credevo che fossi la donna di Jimin.Ero convinto lui ti amasse."
Ricordò come l'uomo avesse ubbidito alla sua supplica di fermarsi. Ricordò come Jimin l'aveva spostata dolcemente e il suo sguardo.

Paige ridacchió.
"In realtà nemmeno io so la natura del nostro rapporto. Sono rimasta per molto. Avevo una casa calda, cibo e... "

Arrosí ripensando alle mani di Jimin sul suo corpo.

Jungkook annuì.
"Jin hyung non lo sa quindi?"

"Io vorrei sapere cosa c'entra lui. Perché deduco che se tu conosci Jimin debba essere così anche per lui."

"Ero venuto qui per capirlo.Non mi aspettavo di trovare te ed ora è tutto più strano."

Non avrebbe mai pensato ad una cosa simile.
Ma ora che Paige era davanti a lei tutti era più complicato ma si era in qualche modo chiarito.

"Jimin ci conosce tutti:Namjoon,Hoseok,Jin e me."

Lei tremò.
"Siete suoi clienti?"
"No. Tanto tempo fa... Abbiamo fatto quello che fa lui ora.Eravamo amici.Avevamo una banda."

Un senso di vergogna si impossessò di lui. Dire che un periodo della sua vita aveva spacciato non era molto onorevole.
La bionda era di fronte a lui silenziosa. I suoi occhi non esprimevano  emozioni.
Si era come imbambolata.
Per qualche secondo cercò di rimettere in ordine le cose.

Prima che potesse parlare Jungkook la bloccò.
"Tutto questo non devi dirlo alle ragazze. Ci occuperemo dopo di spiegare la tua situazione agli altri."

Live Underground -Kim Seokjin(BTS)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora