✔Capitolo 21: Naughty boy

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Quella notte fu la più dura per Kim Namjoon.
In quell'appartamento di Seoul,si sentí le gambe molli e le guance in fiamme.
Non importava come Hoseok avesse cercato di farlo ridere,o anche solo farlo stare un pò meglio.

Dopo poco più di mezz'ora,il castano aveva iniziato a singhiozzare,le mani strette sulle tempie ed il rosso che picchiettava dolcemente la sua spalla.

Per il ragazzo era la prima volta che vedeva il suo amico così in pena.Non ricordava un momento,in cui gli occhi del leader,avevano rivelato confusione o debolezza.Ora invece piangeva come un bambino,per una donna.

Il cuore di Namjoon si stava contorcendo nel petto,mentre il suo respiro cercava di tornare normale.

Anche nel locale,Eun non potè chiudere occhio.
Nel buio della sua stanza,però,non riuscì a piangere.
Non ne aveva il diritto.Non poteva soffrire,quando era stata lei a causare dolore.Le lacrime sarebbero state un privilegio riservate ad una vittima.

Aveva visto il viso dell'uomo che si era sempre preso cura di lei,l'uomo dalle movenze calme e rassicuranti e dal sorriso luminoso.
Eppure qeulla sera,quando lui l'aveva guardata,di quell'uomo non vi era traccia.
Lo aveva ucciso nel cuore,lo aveva colpito nell'orgoglio.
Non aveva visto la natura violenta che si nascondeva ruggente nelle sue viscere.
Quegli occhi arrossati e le mani piene di sangue,le sarebbero rimaste per sempre nella memoria.

Così come il suo peccato.
Per quanto amasse Namjoon,per quanto gli fosse grata,Yoongi le era piaciuto.

Il suo tocco rude,i suoi baci infuocati ed il suo assalto le avevano fatto girare la testa.
Era una passione legata totalmente al piacere carnale,eppure ne voleva ancora.

Dio,sto impazzendo.
Buttò via le lenzuola,che le parevano pesanti come non mai e prese una stampella.

La caviglia si era gonfiata e faceva male.Eun cercò di concentrarsi solo su quello per alleggerire il suo cuore.
Quando la porta di legno cigolò e lei si ritrovò in corridoio,aveva ancora gli occhi lucidi.

Vide la porta della camera di Anya aperta,così come quella di Karina.
Dalla stanza della rossa ne uscì la più grande.

Con la sua vestaglia nera e le gambe chiare emanava la solita eleganza austera.
Eppure,quando la corvina vide Eun,i suoi occhi pallidi erano gentili e rassicuranti.
Mosse le labbra carnose in un sussurro.

"Eun..."
La coreana scosse il capo e camminò verso la donna più veloce che potè.
Karina allungò le braccia e la strinse.Scoppiò a piangere sul suo petto.
La maggiore non fece altro che scorrere le mani tra i lunghi capelli ebano di lei.

"Karina...io"
La voce le si spezzò in gola e non riuscì a formulare una frase.
"Shh...respira."

"Ho fatto u-una cosa...terribile a Namjoon.Mi odio."
disse la piccola tra i gemiti ed i respiri affranti.

La russa sospirò e chiuse gli occhi.
Quella sera prima,nel locale,aveva visto gli occhi di Namjoon ed il sorriso di quel Yoongi.
Forse era l'esperienza dovuta all'età o il suo istinto,ma aveva capito subito cosa fosse successo.

Non se la sentiva di dare la colpa ad Eun,non era giusto e lei non era l'unica responsabile.
Eun era stata ingenua,ovviamente,ma Yoongi l'aveva sedotta e ammaliata.

"Eun,hai sbagliato e Namjoon ne soffrirà molto...ma non è colpa tua.Hai fatto sesso con un uomo..."

" Come fai-"
Eun spalancò gli occhi.

"Conosco queste cose da molto prima di te e non è stato difficile capirlo."

La vergogna crebbe come una furia nel petto della ragazza e chinò ancora il capo.
Era ovvio che Karina sapesse.Sapeva sempre tutto eppure non rivelava mai le sue carte fino al momento giusto.

Live Underground -Kim Seokjin(BTS)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora