✔Capitolo 19: How i used to be.

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Ricordava ancora bene quel giorno:
Una mite sera di primavera.

L'aria satura dell'odore di polline e del profumo di fiori.

Il suo cuore in tumulto.

La promessa non mantenuta.

Lei appena sedicenne che aveva deciso di lasciare tutto:Sua madre.

Forse era stata una decisione totalmente pazza,dettata dalla confusione e dal dolore.
La donna non si era nemmeno resa conto che sua figlia fosse uscita di casa.
Paige era stata silenziosa e svelta.
Non aveva preso molto:Pochi spiccioli e una sacca con il minimo indispensabile.

Si era fermata in un parchetto,lontano circa una quindicina di minuti da casa.Aveva pianto e pensato.
Con enorme paura aveva scelto di non tornare indietro.Mai più.

Quel parchetto rappresentava perfettamente la sua vita.Un luogo destinato ai bambini puri ed innocenti che stava andando in rovina.Abbandonato.Solo.

Ricordava l'odore della pioggia e delle foglie bagnate.
Ricordava l'odore dell'asfalto umido e la sensazione ruvida sotto le mani e le ginocchia.

Vedeva i fari della macchina e udiva il suono frenetico dei clacson.
Sentiva ancora il tocco di un uomo che l'aiutava a rialzarsi dalla strada.

Il sorriso così caloroso e dolce,gli occhi piccoli e le guance morbide.
Quella notte Jimin l'aveva trovata,spaventata e confusa.

In fondo,Paige,gli doveva la vita,ma non la libertà che aveva cercato.

"Paige..."
Disse la voce roca di Jin.
Le posò una mano sul capo e la mosse piano.

Lei si strinse solo di più,mentre veniva invasa dai mille ricordi.Lo stomaco di contraeva ad ogni singhiozzo,le mani tremavano e poi tutto il corpo si rilassava per flettersi più forte.

A Jin vibró il cuore nel petto.L'alone di dolore che circondava la ragazza era un pugno nello stomaco.Non capiva cosa fosse successo.
La mano si mosse a stingere il suo collo morbido e sottile.Massaggiò la zona e sospirò.

Era la seconda volta che la vedeva piangere,e quella volta era peggio della prima.Gli spasmi erano così forti,che Jin si chiese come il corpocino di Paige potesse resistere.

"Shhh...respira piccola."
Si sedette al suo fianco, la portò al suo petto e la cinse tra le sue braccia.

La donna scavò il viso nell'incavo del suo collo e strinse la maglia di Jin tra le dita.
Era rotta.Il rumore del suo pianto era straziante.

L'uomo avvertì le lacrime calde bagnargli il collo.
Non seppe dire per quanto tempo rimasero così,ma l'unica cosa che poteva fare era abbracciarla e sentire il suono dei suoi singhiozzi.

Nel pianto,Paige parlò.
"Io..non so cosa mi sia preso.Non so nemmeno perché sto piangendo."
Sentiva il petto pesante e lo stomaco in subbuglio.
L'insieme di tutto quello che era successo e i ricordi era troppo.Si era rifugiata nelle sue lacrime.

"Non serve avere motivi precisi per piangere.Se devi sfogarti io sono qui,al tuo fianco."

"Jin?"sussurò lei.

"Sono qui."Affermò di nuovo.

"Abbracciami ancora.Ti prego."

Ne aveva bisogno.Al diavolo l'orgoglio.
L'uomo la strinse subito più forte e appoggiò le labbra sulla sua tempia.La sua mano si annodò ai lunghi capelli.
Un calore avvolgente si irradiò nel corpo della donna,nei punti in cui i loro corpi si sfioravano.

Jin amava il suo odore.Era femminile,dolce e afrodisiaco.Mandava i suoi sensi in totale caos.
Lo rendeva vulnerabile e docile.Avrebbe ubbidito ad ogni richiesta,se Paige avesse voluto.

Live Underground -Kim Seokjin(BTS)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora