Capitolo 26:Don't cry

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Don't you cry tonight, I still love you, baby.
Don't you cry tonight, there's a heaven above you, baby.
And don't you cry tonight.

Guns N' Roses.

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"Stanno bussando alla porta!"

Urlò Jackson seduto pigramente sul divano.
Jaebum,che era mezzo addormentato sulla poltrona,ebbe un sussulto ma non accennò ad aprire gli occhi.
L'uomo aveva passato la notte per le vie losche di Seoul a riscuotere i soldi che spettavano alla banda.

Mark,il suo braccio destro, lo aveva accompagnato.
Jimin entrò nel salotto con il viso ancora segnato dal sonno.

Mark era vicino al biondo.Nonostante la notte lunga,il castano era sveglio ed energico.Una marea di pacchetti di patatine e altre schifezze aveva preso possesso del divano e del pavimento.

"Che cazzo urli di mattina così presto,coglione."
sussurrò Jimin.
Strofinò gli occhi appannati e subito dopo focalizzò il porcile che i ragazzi avevano creato nel suo soggiorno.

'Non è possibile.'

Da un paio di giorni i Got 7 si erano presi la libertà di occupare casa sua.
Sparke,il segugio,aveva trovato posto fisso nel suo giardino e lo aveva disseminato di buche.Jackson si era pure permesso di portare la sua Playstation e di passarci quasi tutta al mattina.

Jimin tossí un paio di volte attirando l'attenzione dei due ragazzi sul divano.
"Punto primo."
Iniziò a contare sulle dita.
"Uno di voi due,alza il culo e va ad aprire.Punto secondo,l'altro fa sparire questo schifo dal soggiorno.
Punto terzo,portate il cazzo di cane a fare un giro.Sta cagando per tutto il giardino.Altrimenti vi ficco quella play su per il culo."

Jimin riabassò le tre dita.

"Intesi?"Gli osservò con occhi glaciali.
I due malcapitati annuirono piano.
"Ottimo...vado a farmi un caffè."sorrise in modo sornione.
Mark tremò mentre Jackson era già scattato verso la porta.

"Fa paura quando dorme poco."
Sussurrò poi il castano a Jaebum,che nel frattempo aveva aperto gli occhi scuri.
Il moro si limitò ad annuire con evidenza.

Nel momento in cui Jackson posò la mano sul pomello della porta Mark urlò.
"Hey!Non abbiamo deciso chi dovesse pulire!"

"Troppo tardi,bello."

Replicò il biondo vittorioso.
L'uomo aprì la porta con troppa velocità e troppo entusiasmo.
Jaebum si portò una mano alla testa e sospirò.
A volte Jackson si dimenticava di essere uno spacciatore e dimenticava i rischi che ciò poteva portare.
Fortunatamente quel giorno,dietro la porta non vi era nessuno in cerca di guai,ma bensì due facce amiche.

"Jinyoung!Yugyeom!"
Esclamò il biondo con euforia.
I tre uomini si salutarono dandosi pacche amichevoli sulla schiena.

"Avete fatto presto!"

Jinyoung passò una mano tra i capelli mori e annuì.Aveva il viso stanco ma gli occhi vispi e lucidi.
Yugyeom,al suo fianco che era il più giovane della banda,era leggermente assonato ma non esitò a parlare con enfasi.

"Abbiamo fatto un affarone!Davvero!Ragazzi non immaginate quanti soldi...e abbiamo portato un regalino."
Il ragazzo dai capelli biondo cenere tirò fuori un sacchettino chiuso con cura e parsimonia.

"Cazzo,amico."
Disse Jackson mentre si avvicinava.

"Fammela vedere."
Jimin era rimasto appoggiato allo stipite della porta della cucina e aveva assistito a tutto in silenzio.
Jackson sobbalzò e portò una mano sul petto.
"Dannazione,perché appari sempre dal nulla, tu?Tieni."

Live Underground -Kim Seokjin(BTS)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora