Il pomeriggio scorreva lento, ogni minuto sembrava dilatarsi, come se la chiusura del negozio fosse una meta irraggiungibile. Elias si sentiva intrappolato nel passare dei secondi, scivolando tra il desiderio che lo consumava e l'incertezza che gli attanagliava la mente. Non riusciva a distogliere lo sguardo da Madelyn, che era concentrata al computer, le dita sottili e rapide che danzavano sulla tastiera, muovendosi con una grazia che non riusciva a ignorare.
C'era qualcosa in lei che lo attirava magneticamente, come una forza che non poteva né voleva comprendere. Ogni gesto, ogni sguardo sembrava parlare a una parte di lui che non riusciva a controllare. Non è giusto, si ripeteva. Non posso cedere, non posso farmi trascinare... Ma ogni volta che la sua mente tentava di razionalizzare, il corpo reagiva in modo diverso.
Ad un certo punto, le sue mani si fermarono, e lo sguardo di Madelyn incontrò il suo attraverso l'oblò della porta. Gli occhi di Elias, brucianti di desiderio, la fissavano intensamente. Un sorriso malizioso si formò sulle labbra di Madelyn, come se, in quel preciso istante, avesse colto ogni pensiero non espresso. Un brivido percorse Elias, il cuore che accelerava nel petto, mentre la tentazione si faceva strada. Non dovrei, ma lo voglio. La mente gli urlava di fermarsi, ma il corpo era già troppo lontano da qualsiasi logica.
Madelyn si scostò dallo schermo, il sorriso più evidente, ma per Elias era come se il mondo si fosse fermato. Il suo cellulare vibrò, interrompendo il momento sospeso. Elias lo estrasse dalla tasca e aprì il messaggio.
"Non mangiarmi con gli occhi..."
Il brivido che provò non fu solo fisico; il desiderio si insinuò in lui come una forza che non poteva fermare, ma la razionalità, quella che si era sempre sforzato di mantenere, ora sembrava non avere più peso. Elias guardò nuovamente Madelyn, la sua figura concentrata sul lavoro, come se niente fosse accaduto, e sentì la distanza crescere tra i due, anche se, in realtà, tutto in lui urlava per colmarla.
Rispose:
"Sei difficile da ignorare."
Il messaggio non era troppo ardente, ma sufficiente a suggerire che non riusciva a distogliere lo sguardo. Non voleva ammetterlo, ma era evidente.
Il suo telefono vibrò di nuovo. "Non è colpa mia se ti tengo occupato."
Elias si strinse nelle spalle, cercando di rimanere indifferente. La sua presenza lo teneva concentrato su di lei, ma non doveva cedere.
"La tua presenza è... intrigante."
Ancora una volta, una risposta misurata. Ma la parola "intrigante" tradiva una curiosità più profonda, un interesse che non riusciva più a contenere del tutto.
Pochi secondi dopo, un altro messaggio da Madelyn. "Intrigante è solo un altro modo di dire che non riesci a fare a meno di me."
Questa volta, il tono di Madelyn era più diretto, come se volesse smascherarlo. Elias non poteva più fare finta di niente.
Si fermò un attimo a riflettere, prima di scrivere.
"A volte sarebbe più facile se riuscissi a ignorarti."
Non si trattava di un vero rifiuto, ma di un'ammissione: quella lotta tra il desiderio e la razionalità stava diventando più intensa.
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A Moment Too Late - Madelyn Celine
Чиклит| FF X MADELYN CELINE E se due anime gemelle si incontrassero nel momento sbagliato? Immagina di incontrare qualcuno che sembra fatto apposta per te, ma il destino ti pone davanti una scelta impossibile. In un incontro casuale, due anime si riconos...