Capitolo 6

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Elias si era seduto di fronte a Madelyn, mantenendo una certa distanza, giustificata da motivi più che ragionevoli. Il primo di questi era che sentiva gli occhi di Lisa puntati sulla sua schiena, come se stesse studiando ogni suo movimento. Questo pensiero, a dirla tutta, lo metteva un po' in agitazione.



Madelyn notò subito la sua preoccupazione. "Va tutto bene?" chiese, alzando un sopracciglio.



"Sì, benissimo. Sono felice che tu sia qui." Elias cercò di sembrare naturale, ma lo sguardo era fisso su Madelyn, quasi rapito. Era attento al suo volto, ai suoi lineamenti, e in particolare alle sue labbra rosee. Prima di fermarsi su di esse, però, aveva già esaminato Madelyn dalla testa ai piedi, forse con un po' di ossessione.



Indossava delle scarpe Nike nere, dei jeans blu e un maglione bianco, morbido, con uno scollo a V dai bottoni lasciati aperti. Elias poteva vedere perfettamente la clavicola, una piccola frazione del petto e il collo completamente scoperto. Si fermò a osservare il punto del collo dove passava una fine catenina d'oro bianco, ma non riusciva a vedere il ciondolo.



La vista di quella catenina gli fece istintivamente leccare le labbra, e mentre stringeva i pugni sotto il tavolo cercando di combattere il desiderio che gli saliva nel corpo... il desiderio di baciarla, e non solo.



Madelyn sorrise compiaciuta da quella dichiarazione. Il suo sguardo non passò inosservato a Elias, che ormai sapeva bene l'effetto che aveva su di lui. Lo aveva capito già dal loro primo incontro. Ma al momento non era lì per tentarlo. "Sono venuta a salutarti."



"Salutarmi?" Elias alzò lo sguardo, interrompendo la sua contemplazione. "Te ne vai?"



Madelyn sorrise dolcemente, il primo vero sorriso che Elias aveva ricevuto da lei da quando si erano conosciuti. "Parto stasera. Starò via per una settimana."



"Ah, capisco," disse Elias, visibilmente più tranquillo. "E... dove vai?"



"A trovare i miei genitori," rispose, portandosi la tazza alle labbra. "Non li vedo da un po'."



"I tuoi...? Ma come, non vivi con loro?"



"Oh no," rispose Madelyn con un sorriso leggero. "Loro vivono nella nostra residenza in periferia. Io mi sono trasferita in un appartamento qui in città, per non dovermi spostare tutti i giorni... sai, per l'università."



"Ah. Quindi abiti da sola?"



"Sì."



Elias rimase piacevolmente sorpreso da quella notizia. Si chiese se Madelyn avesse un ragazzo. La curiosità lo stava mangiando vivo.



Non sapeva bene cosa dire. Era una ragazza interessante, ma avviare una conversazione con lei non era semplice, soprattutto perché ogni volta che parlava, si perdeva ad ascoltare il suono melodioso della sua voce, capendo solo metà di quello che diceva e facendosi per la metà delle volte la figura dell' idiota.



"Com'è il tuo appartamento?" chiese, improvvisando.


A Moment Too Late - Madelyn CelineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora