Capitolo 4

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Ricordava come se fosse ieri il giorno in cui aveva incontrato Isabel per la prima volta. Era un pomeriggio autunnale, e una pioggia leggera cadeva, accompagnata da un vento fresco che scompigliava capelli e abiti dei passanti.

Lei era incantevole, e a colpirlo furono i suoi sgargianti capelli rossi, così vividi da sembrare fiamme, in perfetta armonia con il colore caldo dei suoi occhi.

Elias era seduto su una panchina alla fermata dell'autobus. Quando sollevò lo sguardo, la vide.

Dall'altra parte della strada, accanto alla pensilina gremita, c'era una ragazza dai capelli rosso fuoco. Era avvolta nella sua uniforme scolastica verde, che risaltava sullo sfondo grigio del cielo, e teneva in mano un ombrello dello stesso colore dei suoi capelli. Nell'altra mano, stringeva una cartella nera.

Non l'aveva mai notata prima, eppure erano quattro anni che prendeva l'autobus a quella stessa fermata.

Pochi giorni dopo, Elias la incontrò di nuovo, ma in un contesto diverso. La sua migliore amica Lisa si presentò con lei al braccio, come se fosse la cosa più naturale del mondo.

"Elias!"

Stava scendendo dall'autobus, diretto verso la scuola, quando si sentì chiamare. Si voltò e vide Lisa correre verso di lui con la ragazza misteriosa al seguito.

"Ehi, Elias! Aspettaci!"

Lisa sorrise allegra, con la solita energia contagiosa. Accanto a lei, la ragazza dai capelli rossi sembrava più riservata, ma non meno affascinante.

"Buongiorno, Elias," disse Lisa, raggiungendolo con un'aria divertita.

"Buongiorno... a entrambe," rispose lui, incuriosito.

"Ti presento Isabel," continuò Lisa, "frequenta il liceo accanto al nostro. Si è appena trasferita. Isabel, lui è il mio amico Elias."

Da quel giorno, ogni mattina e pomeriggio, i tre percorrevano insieme la strada fino alle rispettive fermate dell'autobus. Col passare del tempo, tra le due ragazze si instaurò un profondo legame d'amicizia, mentre tra Elias e Isabel stava nascendo qualcosa di completamente diverso.

Isabel era molto lontana dal tipo di ragazza con cui Elias era solito legare. Aveva un fascino provocante e una sicurezza disarmante che lo spiazzavano. E, soprattutto, non faceva nulla per nascondere il suo interesse nei suoi confronti.

Fu Isabel a fare il primo passo, un pomeriggio di dicembre, mentre si dirigevano alla fermata.

"Elias..."

Lui si voltò verso di lei, il vento gelido gli scompigliava i capelli.

"Dimmi," rispose con un sorriso appena accennato.

"Mi trovi bella?"

La domanda lo colse di sorpresa, posta com'era con disarmante naturalezza.

"Sì," disse, sinceramente.

"E..." Isabel si fermò, lo abbracciò e appoggiò il viso contro il suo petto. "Ti piaccio?"

"Sì," rispose di nuovo, questa volta stringendola delicatamente per ricambiare l'abbraccio.

"Allora baciami," mormorò lei, senza sollevare il viso.

Elias lasciò cadere la cartella a terra, prese il suo viso tra le mani e la baciò. Le loro labbra si sfiorarono, poi si unirono con dolcezza, e intorno a loro iniziarono a cadere i primi fiocchi di neve.

Anche quel ricordo era vivido nella sua mente: il freddo pungente dell'aria, il calore del bacio, e il ruvido dell'uniforme verde di Isabel sotto le sue dita mentre le accarezzava dolcemente la schiena.

A Moment Too Late - Madelyn CelineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora