April sapeva perché Bella aveva voluto organizzare una festa. Sapeva che il suo era un tentativo di fare breccia nel cuore di suo fratello Scott. Sapeva che in un certo senso lei stava mettendo in gioco tutte le armi che possedeva per farsi notare, e sapeva anche che con tutto quello che faceva, in modo velato, urlava "sono qui, sono io, guardami" e questo la rendeva immensamente e veramente fiera. Ammirava la sua amica per la sua grande determinazione e il carattere che non vacillava neanche se sottoposto a milioni di forze esterne. La sua Bella era la confidente che aveva sempre voluto vedere in Betty, tutto quello che in realtà aveva desiderato, ma mai posseduto, e ora che finalmente era entrata a far parte della sua vita, in un certo senso aveva paura che, prima o poi, un giorno, anche lei le avrebbe voltato le spalle, senza mai voltarsi indietro, senza mai guardarla più in faccia. Sì, era terrorizzata alla sola idea di dover vivere un altro tradimento, un altro dolore, un'altra notte passata a pensare a quale posto del Mondo potesse essere adatto per una fuga dalla tristezza, ma aveva capito che avrebbe dovuto vivere quella nuova amicizia cercando di lasciare dietro di se le paure che la avrebbero perseguitata però ancora per molto.
Il suo telefono cominciò a vibrare, ma in un primo momento lei non se ne rese conto. Era sdraiata sul suo letto, con le gambe che le penzolavano fuori e quasi toccavano terra. Le lucine appese alla sua parete sempre accese e i capelli in disordine. Aveva ancora i residui di un rossetto color carne un po' sbavato sulle labbra che aveva provato per la festa di quella sera, ma che non le era piaciuto. Stava pensando al perché ancora una volta il corpo e il viso di Axel Jones le perseguitavano i pensieri. Le immagini del loro incontro la sera precedente iniziarono a scorrerle nella mente. Lui era così dannatamente bello e possentemente alto da incutere un senso esasperato di insicurezza che le faceva bollire il sangue nelle vene e fremere la pelle del corpo in una maniera così tanto eccitante quanto pericolosa. Chiuse gli occhi ricordando le sue spalle larghe e i riccioli che gli scendevano sensualmente sulla fronte, le grosse mani incrociate sul bancone e i suoi respiri alternati al silenzio dei loro corpi, le labbra piene di passione e la sua pelle urlante. Un brivido le iniziò a percorrere la spina dorsale, si portò le mani ai capelli e se li scostò dalla fronte, sospirò e aprì gli occhi puntandoli sul soffitto, ma neanche allora la voce di Axel decise di lasciarla in pace. Si alzò dal letto e cominciò a camminare per la stanza, doveva fare qualcosa. Prese il cellulare e sbloccò lo schermo. Le era arrivato un messaggio da Bella che la stava aspettando per aiutarla con i preparativi della festa, le rispose che ci avrebbe messo un po' e che lei avrebbe benissimo potuto iniziare a fare le prime cose, poi aprì instagram e digitò il nome di Axel nella barra di ricerca. Continuò la sua nervosa passeggiata per la stanza mentre il cellulare caricava i risultati della ricerca. Lui era in cima alla lista. Bloccò lo schermo del cellulare nell'esatto momento in cui stava per andare a controllare il suo profilo. Lo lasciò sulla scrivania e chiudendo gli occhi cominciò a respirare a fondo. Le sue forze la abbandonavano completamente ogni volta che Axel Jones le veniva a far visita dentro la sua testa e dentro la sua vita. Non riusciva a ragionare di niente, né tanto meno a pensare a qualcos'altro.
Continuò a a guardare il cellulare mordendosi le unghie nervosamente. Fece un altro giro della stanza e poi cedette. Sbloccò nuovamente il cellulare e cliccò sul suo profilo. Cominciò a guardare le sue foto e a pensare a quanto fosse bello, poi immaginò a quanto sarebbe stato bello vederlo sdraiato accanto la mattina appena svegli, a quanto sarebbe stato bello vederlo addormentarsi sotto i suoi occhi, a quanto sarebbe stato bello sentire la sua lingua esplorare i percorsi tortuosi che lei gli avrebbe potuto mostrare. Si vergognò quasi subito di tutto quello che in quel momento la sua mente stava immaginando, quando si accorse che accidentalmente aveva messo un mi piace ad una foto postata da lui la scorsa estate. Chiuse improvvisamente il telefono, che cosa aveva appena fatto? Si maledisse per essere stata così maldestra e arrossì improvvisamente, poi si gettò sul letto ancora un'altra volta e si morse le labbra
"Che stupida" disse a se stessa
"Che stupida" ripetè portandosi il cuscino sul viso nascondendosi per la profonda vergogna che provava in quel preciso momento. E ora che cosa gli avrebbe detto quando lo avrebbe incontrato? Quale scusa avrebbe inventato? Si sentiva davvero stupida.Guardò l'orologio e cercando di togliere dalla mente ciò che aveva appena, accidentalmente, fatto, si infilò nella doccia soffocando i pensieri con l'acqua calda.
Dopo essersi preparata, afferrò i vestiti che avrebbe dovuto indossare alla festa e che aveva riposto sulla sedia della sua scrivania e si incamminò verso l'uscita di casa, ma Scott la fermò prima che lei potesse uscire
"Stai già andando?" le chiese
"Vado ad aiutarla. Per caso vuoi unirti a noi?" disse lei sorridendogli
"Assolutamente no" disse lui timidamente. Lei lo guardò sorridendogli e lasciò i vestiti per avvicinarsi a lui
"Non la trovi fantastica?" gli chiese
"Cosa? Chi?"
"Come chi? Scott non essere sciocco"
"Ei, attenta a come parli" disse lui sorridendole
"Andiamo, sai benissimo di chi parlo"
"Credo di sì, credo, insomma si, è divertente" disse lui nervosamente alla fine
"Solo divertente?" disse April sollevando un sopracciglio e guardandolo da sotto le ciglia
"Perché questo quarto grado?"
"Sto conversando normalmente con mio fratello"
"È carina" ammise lui sfinito abbassando lo sguardo
"Ma non giungere a conclusioni affrettate" continuò puntandole un dito contro. Lei gli sorrise e istintivamente lo andò ad abbracciare. Per la prima volta poteva vivere le emozioni di suo fratello senza ricorrere ad una misera videochiamata, per la prima volta lui stava cercando di farle conoscere il suo mondo interiore e renderla partecipe della sua vita. Era felice. Molto felice. Lo baciò sulla guancia, prese i suoi vestiti e poi uscì di casa dirigendosi verso quella di Bella. Una volta arrivata lei aveva quasi finito di preparare tutto. La rimproverò per il ritardo e lei si giustificò dicendole che Scott aveva usato il bagno prima di lei per fare la doccia e aveva impiegato molto tempo e lei arrossì subito pensando al fatto che quella sera lo avrebbe rivisto e magari lui le avrebbe chiesto di uscire insieme. Abbracciò la sua amica e un minuto dopo le strappò dalle mani i vestiti che quella aveva portato. Diede un'occhiata veloce
"Non se ne parla nemmeno, sali in camera mia, ti mostro un po' di moda vera"
"Dovrai rinnovare il tuo guardaroba" continuò dicendo mentre la accompagnava su per le scale.Nel frattempo April cominciò a pensare ad un probabile incontro con Axel quella sera e sentendo echeggiare nella sua mente le vibrazioni delle sue corde vocali, dovette afferrare saldamente la scala per non cadere. Le gambe le tremavano incessantemente. Si sentiva svenire. Decise che sarebbe stato inutile evitare di volerlo pensare in ogni istante della sua vita, e si lasciò andare all'immagine delle loro labbra che si sfioravano, nel buio della notte.
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𝑼𝒏𝒅𝒓𝒆𝒔𝒔𝒆𝒅 |h.s|
Подростковая литератураCon uno scatto felino preme le sue labbra contro le mie e per quanta forza impiego cercando di staccarmi dalla sua presa, lui stringe ancora di più il mio polso, facendomi gemere dal dolore. Due lacrime mi rigano le guance, mentre le sue labbra cont...