Quella sera, dopo cena, April aveva deciso che sarebbe andata a camminare da sola per chiarire un po' le sue idee e cercare di eliminare i pensieri che non voleva avere dalla sua mente. Scott si era gentilmente offerto di accompagnarla per mostrarle il piccolo parco vicino casa loro e magari darle un po' di conforto anche se non sapeva come fare, ma April aveva declinato la sua offerta dicendogli che non si sarebbe persa e che aveva bisogno di stare cinque minuti da sola con se stessa
"È successo qualcosa?" le chiese lui
"Ho un sacco di pensieri e non so come farli sparire da qui dentro" gli rispose lei indicando la sua testa
"Puoi parlare con me"
Lei gli sorrise e gli schioccò un bacio sulla guancia per poi lasciarlo solo in cucina e uscire di casa. L'aria pulita le restituì subito una grande lucidità. Respirò a fondo e cominciò a camminare senza realmente sapere dove stava andando. Forse l'aiuto di Scott le sarebbe servito, ma in quel momento se si sarebbe persa non le sarebbe interessato realmente. Passò difronte casa di Bella e vedendo la luce nella sua stanza cominciò ad immaginarla sdraiata sul letto a guardare il profilo instagram di suo fratello e per la prima volta in quella giornata, si mise a ridere di gusto. Continuando a camminare vide da lontano un piccolo bar molto ben illuminato e con poca gente, decise che ci sarebbe andata senza realmente sapere il perché, perciò si guardò indietro per fissare bene nella mente la strada che aveva percorso fino a quel punto e quando la imparò a memoria si diresse dentro il bar. Non era mai stata in un luogo come quello da sola prima di allora. Si guardò un po' intorno, forse spaesata, prima di sedersi al bancone. Non appena il barman le si avvicinò chiedendole cosa volesse ordinare, lei si domandò per quale motivo fosse entrata in quel posto. Ordinò una semplice Coca Cola. Il barman le portò l'ordinazione pochi secondi dopo e si allontanò per servire un altro cliente. April cominciò a guardare le bollicine della bibita salire in superficie e prese a girare la cannuccia dentro il liquido senza sosta, poi prese il suo telefono e cliccò l'icona della galleria. Iniziò a scorrere le foto e selezionò l'ultima scattata. Ritraeva lei e la sua amica Betty alla festa di Cody a New York e in quel momento non potette far altro che ricordare.Cody aveva dato una festa per la fine dell'anno scolastico e April e Betty avevano ovviamente deciso di parteciparvi, in realtà non avevano mai partecipato ad una festa così grande ed April era anche abbastanza eccitata. Betty era la figlia della migliore amica di sua madre e come in tutte le storie, dopo un po' di tempo, era diventata la sua migliore amica, anche se all'inizio della loro di storia non andavano molto d'accordo. Aveva un carattere abbastanza ribelle e menefreghista, rifiutava qualsiasi aiuto le offrissero gli altri, tranne quello della sua migliore amica ovviamente. April le voleva molto bene, era stata fin subito parte di se e la aveva fatta sempre sentire parte di un gruppo. Lei fumava parecchio, a volte April la rimproverava dicendole che il fumo non sarebbe stata una soluzione per evadere dai suoi problemi, né tanto meno un tranquillizzante per quando si sentiva nervosa, ma cosa ne sapeva lei di modi per evadere dalla realtà del tempo?
Betty era così, sfacciata e contro tutte le regole, ma April le voleva veramente bene anche se sapeva che, giocando con il fuoco si sarebbe presto bruciata. E così accadde.
Alla festa di Cody ci sarebbe stato anche il suo ragazzo, Alex. Passava molto tempo con lei e Betty. Si ritrovavano quasi ogni venerdì tutti e tre insieme a casa di Betty e ogni giorno a scuola in mensa. Erano inseparabili, unici e perfetti, e, anche solo apparentemente, felici.
Quella sera arrivate insieme alla festa, Betty si allontanò un attimo dalla sua amica dicendole che prima di uscire di casa non aveva fatto pipì. April si mise a ridere e le disse che la avrebbe aspettata prima di cominciare a festeggiare e Betty la baciò sulla guancia allontanandosi.
Il bacio di Giuda. È così che si dice quando chi te lo dà è un traditore, ma April non avrebbe mai voluto che il suo Giuda fosse stato proprio la sua migliore amica di tutta la vita, anche perché, era l'unica.
Dopo cinque minuti Betty non tornava. April cominciò a pensare che le fosse successo qualcosa. Si sa che alla feste a volte può capitare qualche follia e sapeva anche che la sua amica era sempre pronta a mettere la sua vita in pericolo, perciò decise di avviarsi verso il bagno.
Non appena entrò nel freddo locale, cominciò a guardare ovunque, dove si era cacciata? Stava cominciando a preoccuparsi, quando poi, aprendo uno dei tre bagni del locale, vide la sua migliore amica insieme al suo ragazzo.
Non so bene come spiegare che cosa successe dopo. In una frazione di secondo April crollò a terra senza forze, cominciando un viaggio lontano nella sua mente continuando a tenere gli occhi aperti. Non riusciva a capire perché stesse succedendo proprio a lei. Non aveva già sofferto abbastanza per la sua giovane età? Betty e Alex la aiutarono a sollevarsi da terra ma lei cominciò a gridare di lasciarla andare. Si dimenò forte e si allontanò da loro. Cominciò a correre veloce verso casa, aveva anche preso a piovere, ma lei non si curava delle gocce di acqua fredde che le scendevano sul corpo, in quel momento avrebbe voluto essere altrove, essere un'altra e assaporare per la prima volta la vera felicità. Ma non era possibile. Una volta a casa sbatté forte la porta. Sua madre non c'era, era fuori con Anthony, perciò prese il cellulare e digitò il numero di suo fratello Scott. Dopo cinque squilli scattò la segreteria e lei spense il telefono proprio nel momento in cui le stava arrivando una telefonata da Betty. Si tolse il cappotto e andò in salotto. Lì vide le bottiglie di alcolici che Anthony aveva comprato e posizionato sulla credenza. Perché li aveva comprati? In quel momento ad April non interessava. Prese una bottiglia di vodka e cominciò a svitare il tappo. La avvicinò al naso e poi alla bocca. Ne mandò giù un sorso molto velocemente per poi richiuderla l'attimo dopo. Quella era stata la prima volta che aveva provato un alcolico, e anche la prima in cui aveva deciso che non avrebbe mai più bevuto.
Si accasciò a terra e prese a piangere. Come era successo? Perché era successo? Credeva che Betty fosse la sua migliore amica e si era illusa che Alex l'amasse. Si passò una mano tra i capelli e nel buio della stanza prese una decisione.
Il mattino dopo disse a sua madre che voleva trasferirsi da Scott per cominciare una nuova vita. Non le disse di Betty e Alex, a dir la verità aveva anche cancellato i loro numeri di telefono. Sua madre cominciò a chiederle perché, e lei fingendo le rispose che non voleva stare più lontana da Scott. Sophie la abbracciò forte e la baciò sulla fronte. Per lei era diventata adulta e in grado di saper prendere ormai una decisione da sola, perciò credendo che fosse solo una mancanza, acconsentì a lasciarla andare, non sapendo che in realtà lei stava scappando via da un grande tradimento. Dal tradimento della sua migliore e unica amica e da quello della persona che aveva amato di più.
Meet your Betty Clark 😈
Meet your Alex James 😎
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𝑼𝒏𝒅𝒓𝒆𝒔𝒔𝒆𝒅 |h.s|
Ficção AdolescenteCon uno scatto felino preme le sue labbra contro le mie e per quanta forza impiego cercando di staccarmi dalla sua presa, lui stringe ancora di più il mio polso, facendomi gemere dal dolore. Due lacrime mi rigano le guance, mentre le sue labbra cont...