Capitolo XV

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"Baciami, tanto a lungo quanto un bacio può durare!" ― Percy Bysshe Shelley

Dopo aver saputo che la partita di cricket che aveva organizzato sarebbe stata cancellata, Teddy lanciò il suo orologio da taschino contro il muro. Gli ingranaggi e le molle saltarono via dal loro involucro d'argento e rotolarono sul pavimento appena lucidato della sala da pranzo.

Louis sapeva che il suo valletto avrebbe avuto un esaurimento alla notizia, ma non poteva farci nulla. Il suo tempo con Harry era troppo prezioso. Il giovane Duca sarebbe partito per
il Somerset dopo la caccia e Clarence monopolizzava ogni altro minuto della sua giornata.

Il valletto di Harry, Charles, che era proprio il figlio di un orologiaio, raccolse meticolosamente ogni ingranaggio e ogni molla. Mise i pezzi in un fazzoletto e si rivolse
a Teddy. "Lo porterò nella sala della servitù e lo riparerò," disse, e lanciò a Louis un'occhiataccia di rimprovero.

Teddy era così seccato che Louis dovette chiamare uno dei suoi uomini per preparare
il cavallo. Naturalmente William fu il primo ad apparire.

"Cappotto e guanti," disse Louis con tono asciutto.

William chinò il capo, una corona di riccioli gli cadde sulla faccia. A volte somigliava tanto
a Harry. Tranne per gli occhi. Gli occhi di William brillavano come perle nere.

Louis si infilò i guanti di vitello e William gli allacciò i bottoni d'ottone sul cappotto,
le sue mani indugiarono sul petto del Duca.

Louis si allontanò da lui verso la porta e il valletto gli afferrò il braccio.

"Scegliete me."

"William-"

"Vi amo."

Buon Dio! Come faceva Louis a ritrovarsi sempre in situazioni del genere? Aveva fuorviato William? Era stato troppo indelicato nei confronti dei suoi uomini?

"Devo incontrare il Duca."

William lo guardò con ferocia. "So che non sono niente e nessuno ma voi siete tutto per me!"

Louis si guardò attorno per assicurarsi che nessuno stesse assistendo a quello sfogo.
"Mi avete visto con altri uomini. Che cosa vi ha portato a questo? Non è da voi."

"Avete smesso di vedere il Visconte e il Conte nella vostra camera da letto e dormite da solo invece di chiamare un cameriere. Tutto è iniziato nel momento in cui è arrivato qui. Ditemi la verità, ha conquistato il vostro cuore?"

"Sì," ammise Louis. "Ma devo ancora conquistare il suo."

"Avete conquistato il mio," disse William con voce flebile.

Louis scosse la testa e lo abbracciò. "Siete un bel ragazzo e vi sono molto affezionato.
Non rendetelo più difficile di quanto debba essere."

Poi si districò dalle braccia del giovane e se ne andò.

Harry era fuori dalle stalle in piedi accanto ad Achilles sul prato erboso. Le sue gambe sembravano particolarmente lunghe con gli stivali e i pantaloni da equitazione. Anche
se non era un ottimo fantino, Louis amava vedere quelle membra lunghe avvolte attorno
a un potente stallone...

"Buon pomeriggio, caro."

Harry si mise una mano sul fianco. "Sono furioso con te."

Louis sorrise e fece cenno allo stalliere di andare a prendere Albertine. "Che cosa ho fatto questa volta?"

"Teddy è in uno stato miserabile a causa della partita di cricket! Il mio valletto lo ha consolato per tutta la mattinata. Davvero non dovresti irritarlo in quel modo. Abbiamo la responsabilità di prenderci cura di coloro che ci servono."

Victorian Boy || Italian translation || Larry Stylinson ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora