Capitolo 5

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4°mese

Siria si richiuse lentamente la porta alle spalle. Attraversò il corridoio e si sedette su una delle sedie vuote della sala d'attesa dello studio medico. Prese il cellulare dalla borsa e chiamò Matteo.
'Ehi...' le rispose lui dopo pochi squilli.
'Amore non ho proprio grandi notizie... Sono appena stata dal ginecologo per quei dolori dei giorni scorsi. Mi ha parlato di placenta vecchia... Tante cose. Io non ho più seguito quello che diceva dopo la terza parola... Ho solo capito che devo stare a riposo e... '
' Ehi aspetta... Aspetta! Ma tu mica mi hai detto che stavi così male... Che significa? '
E poi dopo cinque secondi di silenzio disse
' Facciamo così. Io ho finito ci vediamo a casa tra mezz'ora '
' No Matteo. A casa no... Ho bisogno di aria e gente intorno. Ti aspetto al pub di Giulio '
Avevano riagganciato. Siria sapeva che erano bastati quei cinque secondi di silenzio durante la loro conversazione per far rientrare subito Matteo nel "ruolo", per fargli razionalizzare la notizia e realizzare che l'unica cosa era capire in maniera concreta cosa avrebbero dovuto fare.
Era stato questo aspetto del suo carattere, più di altri, a farla innamorare non solo con il cuore, ma anche con la testa. Matteo era l'argine allo straripamento delle sue emozioni. Era la calma dopo la tempesta delle sue sensazoni. L'aveva letta su un muro sotto casa la frase 'sei il pezzo mancante per completare il mio puzzle'. Ecco. Matteo per Siria rappresentava proprio quello. Il pezzo mancante. Quello che fa quadrare tutto e completa.
Siria uscì dallo studio medico e decise di arrivare a piedi fino al pub per cercare di liberare un po' la mente. Aveva solo inviato prima  un breve messaggio a Bea e Flavia sul loro gruppo wapp.

'Stavolta mi fermo al 4 mese... Riposo assoluto per me. Ora non mi chiamate, solo messaggi ❤️'
Bea e Flavia lessero il messaggio quasi subito. Bea era ancora allo studio dentistico presso il quale faceva l'assistente.
Flavia al supermercato. Fu Bea a chiamare per prima e Flavia rispose subito.
' E ora che significa secondo te? Ma perché sempre questa drammaticità teatrale... Non mi chiamate! E che cacchio dovremmo fare per lei?? Ma poi che significa mi fermo al quarto mese??'
Flavia la ascoltava mentre guardava inebetita un pacco di cereali al cocco sullo scaffale del supermercato e pensava a chi mai avrebbe potuto fare un acquisto così disgustoso...
' Ehi ci sei? '
' Si si scusami... Sono anche io abbastanza scioccata. Spero solo che non succeda di nuovo...'
'Io chiamo Matteo', disse Bea con quel suo tipico fare pratico che punta dritto all'obiettivo.
'Ok. Chiamami subito dopo allora' rispose Flavia.

Siria passeggiava. Non aveva paura. Questa volta no. Lo aveva quasi messo in conto dopo quello che era successo cinque anni prima.
A quei tempi era trascorso appena un anno da quando lei è Matteo si erano messi insieme, ed aveva scoperto di essere incinta appena rientrati dalla vacanza in Sicilia. Era felice come pochissime volte le era successo nella vita. Una sensazione che non sapeva spiegare. Anche perché non aveva mai vissuto con quel desiderio di maternità insito invece in molte sue amiche. Lei proprio non ci pensava. Ma con Matteo era stato tutto così spontaneo e semplice che quella gravidanza era vissuta come la cosa più naturale che potesse accadere. Nella vita, le capitò di pensare, succede così, quello che non hai fatto magari in 10 anni, poi lo recuperi tutto in un lasso di tempo molto più breve.
Erano stati cauti. Ma felici. E poi al quarto mese il battito non c'era più... Così riferì freddamente il ginecologo a una Siria e un Matteo che continuavano a guardarlo senza capire cosa volesse dire... Di che battito parlava?

Siria aveva cambiato ginecologo. E con Matteo decisero che non ci avrebbero più riprovato. Troppa sofferenza. Si concentrarono con successo su di loro reciprocamente.
Ma le cose non andarono come avevano preventivato.

Come il latte con i biscotti - Il racconto di Serenella - Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora