Capitolo 3

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Bea

Bea era appena rientrata a casa. Si sentiva sfatta, non era riuscita a concentrarsi nemmeno un minuto quel giorno sulle cose importanti da fare. Il cellulare fece uno starnuto, la suoneria per i suoi messaggi speciali... Non aveva voglia di leggerlo. Non in quel momento perlomeno. Squillò il telefono di casa e dopo essersi sfilata velocemente le scarpe impugnò il cordless 'Pronto Bea! Finalmente... Ma dov'eri?'
Le telefonate con sua madre iniziavano da anni tutte allo stesso modo, il suo tono di voce era quello di chi ti sta cercando da giorni senza risultati, mentre in realtà era la prima volta che chiamava da una settimana a questa parte.
' Mamma... Sono appena rientrata. Ho fatto un po' di servizi e ora devo mettere a posto la spesa. Ti chiamo dopo? '. Non aveva voglia di sentire nemmeno lei.
' Ok ok... Chiama però, volevo solo dirti che settimana prossima ho intenzione di venire da te per qualche giorno. Così ci organizziamo'.
'Ti chiamo dopo cena. Promesso'.
Riagganciò con la consapevolezza che non aveva né voglia di richiamare, né di farla stare lì da lei.
La verità era che le parole di Flavia e Siria della sera precedente le pesavano dentro come un macigno. Sapeva che avevano ragione, sapeva che era almeno un anno che continuava a ripetere che avrebbe troncato la storia con Samuele. Sapeva soprattutto che Samuele non avrebbe mai lasciato sua moglie. Lei a tavola tra un sorso di birra e una bruschetta aveva esordito dicendo che era decisa, l'indomani avrebbe chiamato Samuele, l'avrebbe incontrato e gli avrebbe detto che era finita. Siria e Flavia contemporaneamente avevano appoggiato la forchetta nel piatto e si erano guardate. Poi l'avevano guardata ed era bastata una sola frase di Siria per farla sprofondare e far crollare la sua determinazione
'Sono mesi che lo dici. Poi lo chiami, lo incontri e ci vai a letto'.
Arriva un momento in cui all'amicizia perdoni tutto, tranne il fatto di volerne sapere piu di te. Perché in certi casi sai che ha troppa ragione e proprio non ce la fai ad ammetterlo. Ci sono dei momenti in cui non vorresti assolutamente sentirti dire  quelle cose che puntualmente solo un amico vero ti dice, senza badare a forme, ma puntando unicamente ai contenuti. Nonostante questo, nessuna delle tre avrebbe più potuto fare a meno delle altre.
Quella amicizia era una benedizione fosse solo per l'amore investito in anni anni trascorsi insieme.
Bea quella sera non chiamò Samuele e non rispose al suo messaggio di poche parole 'SONO LIBERO... VENGO DA TE?'.
Non chiamò sua madre. Spende il telefono. Si fece un toast, si mise comoda sul divano e attaccò la terza stagione di Breaking Bad.
Si sentiva già meglio.

Come il latte con i biscotti - Il racconto di Serenella - Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora