Si sarebbero incontrati al dormitorio di Harry e poi sarebbero andati a prendere un gelato. Quello che sarebbe successo una volta arrivati alla fine del cono lo avrebbe dettato il caso. Harry attendeva di vedere sbucare Rose da un angolo della strada. Probabilmente avrebbe indossato un vestito elegante accompagnato da un golfino, perché quella sera l'aria era più fresca del solito, o almeno così pareva al ragazzo che aveva indossato una felpa sopra la t-shirt.
Controllò il cellulare un paio di volte, constatando che era in anticipo, e poi se lo rimise in tasca. Stava per riprenderlo una terza volta, quando Rose più casual che mai spuntò dall'angolo.
Indossava un paio di jeans a vita alta, una maglia bianca e una giacca nera, che doveva appartenere a un completo elegante, ma che abbinata in quel modo, dava classe a un look davvero semplice.
Si salutarono con un bacio sulla guancia. Harry si accorse di quanto la pelle di Rose fosse profumata e calda, probabilmente aveva usato la metropolitana per arrivare. Rose, al contrario, si accorse quanto la pelle di Harry fosse fresca, a causa dell'aria che decorava quella sera di giugno, l'ultimo spiraglio di primavera prima del caldo torrido.
<<Sei qui da molto? Scusa è che i miei sono dovuti uscire e quindi ho cenato in un ristorante con i miei nonni e ho perso la cognizione del tempo.>> Spiegò la ragazza incamminandosi, seguita da Harry.
<<No tranquilla, sono io che ero in anticipo.>> Le sorrise il ragazzo, schiarendosi la gola.
Proseguirono per qualche isolato, poi Rose si infilò in una via che nessuno avrebbe mai notato passando per la strada principale. Infondo a quella vita, si trovava l'insegna di una gelateria italiana <<Cony Island<<. Il locale doveva essere il retro di un palazzo che dava su un'altra strada, era rosso mattone decorato con dell'edera che si arrampicava fino alle finestre del primo piano. L'esterno era tranquillo, anzi per dirla tutta era vuoto e vi erano stati disposti dei tavoli, protetti da una struttura di ferro decorata con luci di natale. Il tutto aveva un'atmosfera davvero intima e pacifica. L'interno era arredato come una normale gelateria, il bancone che esponeva una quarantina di gusti, il bianco era sovrano di quell'ambiente e lo si notava soprattutto di sera quando dal quasi buio della strada, si veniva accecati.
Rose prese un cono frutti di bosco e lime, mentre Harry optò per pistacchio e nocciola. Harry rimase sorpreso dalla bontà del gelato che aveva comprato a un prezzo ridicolo, non aveva mai mangiato qualcosa di così buono a New York.
<<Come diamine sapevi di questo posto?>> Domandò il ragazzo, riprendendo poi a mangiare il gelato aiutato da una cialda.
<<Una... una mia vecchia amica l'ha trovato e poi mi ci ha portata.>> Rispose la ragazza sorridendo al riccio.
A Harry non passò inosservata quella piccola pausa, come se avesse avuto difficoltà a dare la risposta, come se avesse dovuto pensarci.
<<E questa tua amica, esplora spesso New York alla ricerca di queste chicche?>> In quel momento Harry decise che se voleva portare avanti questa frequentazione doveva liberarsi una volta per tutte dal sospetto che Rose gli stesse effettivamente e volutamente nascondendo qualcosa.
<<È una vecchia amica che non vedo da tempo, ma si lo faceva davvero spesso, non le piaceva chiudersi in casa.>> Rispose rose, con un tono tranquillo.
<<Chi lo farebbe a New York!>> Affermò Harry, che era arrivato all'inizio del cono.
<<Beh a volte è anche bello passare del tempo in casa con la famiglia.>> Disse Rose spiegando il suo punto di vista.
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Bullets, flowers and blood. || h.s.
FanfictionÈ una storia fredda come il ferro. È una storia di fiori che nascono e muoiono, di fiori i cui petali viaggiano trasportati dal vento. È una storia di sangue che scorre nelle vene e che sporca le mani. [I fatti descritti in questa storia sono inve...