Parte 2 - Capitolo 3

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Il pub era collocato in un vecchio stabile che era ancora in via di ristrutturazione ed era vicino all'università. Adam si fece una nota mentale per ricordarsi dove si trovava quel posto che si presentava tranquillo e accogliente allo stesso tempo, il posto ideale per staccare dalle lezioni senza dover attraversare l'intera isola.

Lo stile era quello di un pub inglese, infatti non c'era nulla che non fosse stato costruito in legno scuro. All'entrata si veniva accolti dal bancone che presentava una generosa raccolta di spillatrici per i diversi tipi di birre che il pub Elizabeth I offriva ai suoi clienti.

Procedendo verso sinistra un corridoio conduceva ad una sala dove vi erano tavoli e panche mentre verso destra vi era la sala dedicata ai tavoli da biliardo, l'angolo per le partite di freccette ed alcuni tavoli per le partite a carte, infine la porta che conduceva ai servizi.

I ragazzi si accomodarono nella prima sala e cominciarono a consultare i menù alla ricerca di qualcosa per rinfrescare la gola e un piatto per mettere a tacere lo stomaco.

In sottofondo suonava una canzone dei Queen che a stenti si faticava a percepire a causa del leggero vociferare dei clienti.

Nonostante questo il posto non era esageratamente affollato e, cosa importante, l'aria condizionata rendeva il tutto più gradevole.

Una volta preso l'ordine i ragazzi cominciarono a scambiarsi opinioni sulla partita, sugli errori a cui avrebbero dovuto porre rimedio prima dell'inizio del campionato e complimentandosi per alcune azioni clamorose. Non avendo giocato una partita con un avversario alla loro altezza i commenti finirono presto così il discorso fu spostato da Peter dal football alla coinquilina di Adam.

<<Allora Reed,>> lo richiamò Peter <<per quanto pensavi di tenercela nascosta?>>

Adam dal canto suo non comprese appieno quella domanda, quindi cercò semplicemente di spiegare agli amici come erano andate veramente le cose.

<<Valerie non ama il football quindi probabilmente è per questo che non l'avete mai vista, anche se secondo me l'avete incrociata qualche volta per i corridoi del campus solo che non l'avete notata.>> Rispose il moro, sperando che la questione fosse archiviata.

<<Effettivamente non è una ragazza che noti, non ha nulla di speciale.>> Commentò James.

<<Vero, vuoi mettere la biondina con cui usciva Harry all'inizio dell'estate, con quella in giro spariscono tutte.>> Aggiunse Nate senza perdere d'occhio la reazione del riccio.

<<Visto come è andata con Rose, forse è meglio concentrarsi su chi non si fa notare.>> Ribatté Harry mentre sorseggiava la Pepsi che la cameriera gli aveva appena lasciato sul tavolo.

<<Sono d'accordo con Harry.>> Concordò Adam.

<<È la tua coinquilina è ovvio che sei d'accordo con Harry, è tua amica!>> Lo zittì Peter. Gli altri ragazzi risero, Harry compreso.

<<Cosa sai di lei?>> Domandò il riccio.

<<In realtà non molto, è una persona riservata. Non parla del suo passato ma è davvero intelligente per avere solo sedici anni...>> raccontò Adam mentre cercava di trovare altro da dire.

Appresa l'età della ragazza Michael e Nate che stavano bevendo un po' di Pepsi per poco non si strozzarono per lo shock.

<<Sedici?!>> Urlarono i cinque amici al sesto, attirando l'attenzione di alcuni tavoli vicini.

<<Stai dicendo che lei può...tipo a malapena guidare?>> Chiese Harry. Non si aspettava che fosse così giovane, una ragazza di quell'età ora starebbe iniziando il penultimo anno delle superiori, invece Valerie frequentava già il secondo dell'università.

Bullets, flowers and blood. || h.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora