Capitolo 14.

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La nostra vita è come una tavolozza di emozioni, certe arrivano da subito e scandiscono la tua vita, altre invece toccano la tua vita fugacemente per poi scomparire e ritornare solo quando desiderano
Ansia, paura di sbagliare e gioia sono quelle che più si stanno mischiando da quando ho visto il palco del serale, gli spalti che questa sera saranno pieni di persone pronte a fare il tifo per ognuno di noi, le sedute bianche che saranno occupate dalla commissione interna e da quella esterna mentre le panchine saranno nostre.

'Buona fortuna ad una ragazza che ha combattuto tanto per la danza, abbandonando tutto quello che la circondava.
Una ragazza che dentro di lei si sente ancora una bambina, che non ha paura di esternare le sue lacrime, lei che ha un sorriso da far invidia alle stelle.
Buona fortuna piccola Ginevra'

Queste sono state le parole di Maria che mi hanno dato ancora più forza di quanta non ne avessi, voglio andare avanti, voglio avere la possibilità di ballare su questo palco fino alla fine.

Simone mi bacia il capo, quando siamo entrati nella casetta ci hanno dato l'opportunità di chiamare la nostra famiglia e il mio cuore si è spezzato nel sentire nostra madre fiera di noi, piangere lacrime di gioia per quello che stavamo conquistando, ho visto mio fratello asciugarsi una lacrima, nonostante non me l'abbia voluto confermare, per apparire come un vero sex symbol freddo.

La casetta è proprio come la immaginavamo, totalmente blu, come le tute del sabato sera, il grande televisore che ad inizio settimana ha annunciato le nostre assegnazioni.
Entrati nelle stanze ho scelto il letto per me e Simone, dormire con lui vicino mi terrà tranquilla come non lo sono durante la giornata.

Affrontiamo prove su prove e a sera ci ritroviamo intorno al tavolo per confrontarci e parlare dei pensieri che ci girano nella menta.
Io e Carmen eravamo in giardino ieri sera e ci siamo lasciate andare a diversi pensieri.

'Che pensi stiano facendo nei bianchi?'

Il pensiero dell'altra squadra è forte e per la prima volta mi ritrovo a parlarne con lei.
Carmen è una persona che va conosciuta a fondo, diciotto anni, una delle più piccole insieme ad Emma, durante il pomeridiano spesso le hanno messe a confronto e si aspetta dal serale lo stesso. Molti non hanno voglia di conoscerla realmente, facendo si che la televisione possa influenzare il loro pensiero con ciò che lascia trasparire.

'Non lo so, Filippo resterà sveglio ogni notte a causa dei troppi pensieri'

Sento gli occhi riempiersi di luce al pensiero del mio fidanzato in giardino a guardare le stelle, proprio come faccio io ogni sera per sentirlo più vicino.

'Come vi siete conosciuti Gin?'

Guardo la mia amica sorridere mentre inizio a parlare della nostra storia, simile ad una montagna russa, con i suoi alti e i suoi bassi.

'Era la persona più odiosa che potessi conoscere, chiuso in se stesso eppure qualcosa di lui mi spingeva a distruggere il muro che ci separava'

Ripenso alle prime discussioni, alla sua chiamata mentre ero a fare colazione con mia nonna.
Le racconto di quella sera al mare e del bacio di quella notte fino ad arrivare al mio compleanno e alla sfuriata per la mia partenza.

'Giunto il giorno della partenza, tutto è cambiato, ci siamo allontanati, lui con il suo successo e io con i miei impegni, ma quello che ci legava è sempre stato più forte'

Accarezzo l'anello che porto al dito fermando il racconto per un attimo, incrocio gli occhi di Carmen, davvero interessati a come siamo arrivati ad essere quelli che siamo oggi e pronti a sorreggermi se dovessi crollare.

Per amore di una rosa./ Irama🌹Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora